MaM
Messaggio del 27 novembre 1983:Pregate il più spesso possibile questa preghiera di consacrazione al Sacro Cuore di Gesù: “O Gesù, noi sappiamo che tu sei misericordioso e che hai offerto il tuo cuore per noi. Esso è incoronato dalle spine e dai nostri peccati. Noi sappiamo che tu ci supplichi costantemente affinché noi non ci perdiamo. Gesù, ricordati di noi quando siamo nel peccato. Per mezzo del tuo Cuore fa’ che tutti gli uomini si amino. Sparisca l’odio tra gli uomini. Mostraci il tuo amore. Noi tutti ti amiamo e desideriamo che tu ci protegga col tuo Cuore di buon pastore e che ci liberi da ogni peccato. Gesù, entra in ogni cuore! Bussa, bussa alla porta del nostro cuore. Sii paziente e non desistere mai. Noi siamo ancora chiusi perché non abbiamo capito il tuo amore. Bussa continuamente. Fa’, o Buon Gesù, che ti apriamo i nostri cuori almeno nel momento in cui ci ricordiamo della tua passione sofferta per noi. Amen”.

Notizie dai giornali cattolici



GennaioFebbraioMarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre



“L’esempio dei Santi Apostoli Simone e Giuda, di cui oggi celebriamo la festa, susciti in ciascuno di voi il desiderio di testimoniare sempre Cristo e il suo vangelo di salvezza”. Lo ha affermato Benedetto XVI al termine dell'Udienza generale di questo mercoledì salutando i pellegrini ucraini presenti in piazza San Pietro. Simone e Giuda, i cui nomi sono accoppiati nel canone della Messa, sono ricordati con un'unica festa, forse per un loro comune apostolato in Mesopotamia e in Persia, dove sarebbero stati inviati a predicare il Vangelo.
Nella splendida cornice della Basilica di San Lorenzo fuori le mura a Roma, si è concluso martedì 25 ottobre il convegno di studi su Pio XII, nel settantesimo anniversario dell’enciclica Summi Pontificatus. Organizzato dal Comitato Papa Pacelli-Pastor Angelicus (www.comitatopapapacelli.org) e dalla rivista “Cultura & Libri” (www.culturaelibri.it) l’incontro aveva lo scopo di far conoscere la vastità degli interventi e dei contributi forniti dal Pontefice Pio XII alla pace e al progresso civile e morale dell’umanità.
Esse, ha detto Benedetto XVI nel corso dell’udienza generale, sono “le ali con le quali lo spirito umano si innalza verso Dio”. Nel XII secolo nacquero la teologia monastica e quella scolastica, l’una ascolto orante della parola di Dio, l’altra che mirava a mostrare la fondatezza dei misteri di Dio, con la fede certo, ma anche con la ragione.
La settimana scorsa sorprendeva la notizia per cui Benedetto XVI permetterà ad alcuni gruppi di anglicani che desiderano entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica di farlo attraverso Ordinariati personali, mantenendo allo stesso tempo elementi della tradizione spirituale e liturgica anglicana. Gli Ordinariati sono la risposta del Vaticano agli anglicani che hanno espresso il desiderio di diventare cattolici. Si stima che tra 20 e 30 Vescovi anglicani abbiano presentato una richiesta di questo tipo.
Papa Benedetto XVI sarà il prossimo 2 maggio a Torino, in occasione dell'ostensione della Sindone. Lo ha annunciato questo martedì con una lettera l'Arcivescovo di Torino, il Cardinale Severino Poletto. L'ostensione della Sindone, dopo le precedenti avvenute nel 1998 e nel 2000, è prevista dal 10 aprile al 23 maggio 2010.
La libertà religiosa continua a essere ampiamente violata nel mondo. E le vittime principali sono i cristiani. A denunciarlo, in modo chiaro e forte, è l’arcivescovo Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, nel corso del suo intervento di fronte al Terzo Comitato della 64ª sessione dell’Assemblea generale dell’Onu, in corso nel Palazzo di Vetro a New York, sul tema "Promozione e protezione dei diritti umani". Brani del testo pronunciato dal presule lunedì, sono stati significativamente rilanciati dal notiziario della Radio Vaticana di ieri.
Nei 27 Paesi dell’Unione europea l’aborto è la causa di mortalità più estesa, ben prima dei decessi dovuti a incidenti stradali o a malattie come il tumore…
Ci sono voluti ben tre giorni di viaggio per raggiungere Isohe, sperduto villaggio nella Contea di Ikotos, nello stato dell’Equatoria orientale in Sud Sudan. Ben pochi sanno dove questo villaggio sia e son rare le carte geografiche che riportano il suo nome. Sono stato là per poco meno di un mese, lavorando come medico chirurgo nella clinica St. Teresa, una struttura della diocesi di Torit fondata nel 2000 e ancora non completamente realizzata. La strada che ci arriva passa dall’Uganda e precisamente da Kitgum: da qui circa 200 chilometri di piste devastate dalla pioggia e dal passaggio di stracarichi camion conducono oltre confine, in Sud Sudan attraverso un paesaggio che a tratti ti porta indietro di secoli. L’Africa come l’avevano vista i missionari che oltre cento anni fa o più raggiungevano queste savane dopo mesi di viaggi e di stenti.