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Messaggio del 18 marzo 2007:Cari figli, vengo a voi come Madre con doni. Vengo con amore e misericordia. Cari figli, in me c'è un cuore grande. Desidero che in esso siano tutti i vostri cuori, purificati col digiuno e la preghiera. Desidero che insieme, per mezzo dell'amore, i nostri cuori trionfino. Desidero che attraverso questo trionfo vediate la vera verità, la vera via, la vera vita. Desidero che possiate vedere mio Figlio. Vi ringrazio.

Notizie dai giornali cattolici



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“Ci sentiamo molto incoraggiati quando sappiamo che non siamo soli, quando vediamo che c'è qualcuno dietro di noi, che ci aiuta, che prega per noi”. Sono questi i sentimenti dei cristiani pakistani, espressi sabato scorso dal Vescovo Joseph Coutts di Faisalabad durante l'incontro annuale organizzato dall'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) nella Westminster Cathedral Hall di Londra.
"Dobbiamo trovare l'unità prima possibile e celebrare finalmente insieme, la gente non capisce le nostre divisioni e le nostre discussioni": è quanto ha detto il Vescovo ortodosso bulgaro Tichon al Papa, al termine dell'Udienza di oggi, che "non risparmierà sforzi" per contribuire a ripristinare "presto la comunione tra cattolici e ortodossi". Secondo quanto riferito da “L'Osservatore Romano”, per Tichon, a capo della diocesi per l'Europa centrale e occidentale del Patriarcato di Bulgaria, "è certamente importante il dialogo teologico che si sta portando avanti in questi giorni a Cipro, ma non si deve aver paura di dire che bisogna trovare prima possibile il modo di celebrare insieme”.
Ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima da Radio Vaticana. Il file da scaricare è quello del martedì, il commento è negli ultimi 8 minuti.
All’udienza generale Benedetto XVI illustra la figura di Bernardo di Chiaravalle, l’ultimo dei padri della Chiesa. Espresse la partecipazione dell’uomo all’amore di Dio, si dedicò in particolare alle figure di Gesù e di Maria e non a caso è colui al quale Dante nel Paradiso affidò la preghiera a Maria. Combatté l’eresia dei Catari e l’antisemitismo.
Le preghiere degli anglicani che desiderano entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica sono state più che esaudite questo martedì, afferma il primate della Comunione Anglicana Tradizionale. L'Arcivescovo John Hepworth lo ha affermato in una dichiarazione in risposta all'annuncio vaticano secondo il quale Benedetto XVI permetterà agli anglicani di entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica mantenendo elementi della tradizione spirituale e liturgica anglicana.
La piazza del Duomo di Milano sarà lo scenario della beatificazione di don Carlo Gnocchi (1902-1956), ispiratore della Fondazione che porta il suo nome e che presta il proprio servizio in 28 centri in Italia a uomini e donne con handicap, anziani, malati di cancro e persone in stato vegetativo.
La “Nota informativa” della Congregazione per la Dottrina della Fede pubblicata martedì 20 ottobre “circa gli ordinariati personali per anglicani che entrano nella Chiesa Cattolica” rappresenta una piccola rivoluzione nell’accostamento all’ecumenismo e s’inserisce pienamente nel magistero di Benedetto XVI. Offre anche un modello per il futuro ritorno alla Chiesa Cattolica di altri gruppi dottrinalmente vicini, ma con cui permangono divergenze sul piano disciplinare e liturgico. Dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II molte diocesi cattoliche, e molti esperti di ecumenismo, hanno scoraggiato il ritorno di singoli protestanti, ortodossi e anche anglicani alla Chiesa Cattolica. Accogliere oggi singole persone o gruppi, si diceva, avrebbe irritato i dirigenti delle comunioni o Chiese cristiane separate e avrebbe reso più difficile domani l’integrale ritorno a Roma di queste realtà.
Anche su ilsussidiario.net si è sviluppato un serio dibattito sulla proposta di introdurre l'ora di religione islamica a scuola avanzata sabato scorso ad Asolo dalla Fondazione Farefuturo per voce del Sottosegretario Urso. Il primo intervento qui è stato del Prof. Borghesi, che ha espresso alcuni dubbi sull’applicabilità della proposta, senza però negare il principio che «lo stesso diritto che la Chiesa reclama per sé, quello dell’insegnamento del cristianesimo cattolico nelle scuole italiane, non può essere negato ad un’altra posizione religiosa».
La questione dell’ora di religione nella scuola dello Stato sta diventando argomento di interesse e a volte alcuni interventi generano un po’ di confusione. Innanzitutto chiariamo la ragione per cui si insegna religione cattolica nella scuola dello stato in Italia. Si legge nel Concordato così: «La Repubblica italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i princìpi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado.