La liturgia del 22 luglio porta all’attenzione dei cristiani di tutto il mondo una delle figure femminili più straordinarie del Vangelo e, insieme, delle più enigmatiche: quella di Maria Maddalena. Quasi nessun altro tra i personaggi del Nuovo Testamento ha suscitato e suscita ancora oggi dibattiti, ipotesi, produzioni letterarie più o meno attendibili.
“Ho avuto la gioia di incontrare giovani provenienti da tutto il mondo pronti a lasciarsi guidare dalla forza dello Spirito Santo per contribuire generosamente alla costruzione della civiltà dell'amore”: è quanto ha affermato Benedetto XVI in un telegramma indirizzato al presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano al suo rientro dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney. L’aereo papale è atterrato ieri sera a Ciampino verso le 23.00. Il Pontefice si è poi trasferito nella residenza di Castel Gandolfo, dove resterà fino al 28 luglio, giorno in cui partirà per Bressanone, in Trentino-Alto Adige, per un periodo di riposo fino all’11 agosto. Domani, lo ricordiamo, non si terrà la consueta udienza generale del mercoledì. Ma ora che si sono spenti i riflettori sulla Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney, cosa resta di questo grande evento ecclesiale?
I giovani seguono «il» Papa in quanto vicario, testimone e annunciatore di una Persona viva e presente da duemila anni, la risposta alle attese più profonde del cuore dell’uomo…
Oggi a Sydney oltre 40 mila giovani hanno partecipato al grande incontro vocazionale promosso dalla Comunità neocatecumenale sulla scia della Giornata mondiale della gioventù. Presenti sei cardinali e oltre 40 vescovi. Circa 1500 giovani si sono alzati per rispondere alla chiamata al sacerdozio mentre più di 800 ragazze hanno detto sì alla vita consacrata. Ma come è andato questo raduno? Ci risponde l’iniziatore del Cammino, Kiko Argüello, intervistato da Sergio Centofanti.