Benedetto XVI ha rilasciato un intervista a padre Johannes Nebel, curatore del volume Il mondo della fede cattolica (edizioni Vita e Pensiero), opera dello scomparso cardinale tedesco Leo Scheffczyk. Ratzinger racconta la sua amicizia con Scheffczyk: dopo essere stati entrambi professori, i due teologi si ritrovano nella commissione dottrinale della Conferenza episcopale tedesca. Sono gli anni turbolenti del post-concilio. «A quel tempo la situazione era estremamente confusa ed irrequieta - afferma il Papa - e la stessa posizione dottrinale della Chiesa non era più sempre chiara». Ratzinger ricorda come venissero fatte circolare delle tesi, «diventate improvvisamente possibili» nonostante «non coincidessero, in realtà con il dogma». Scheffczyk, in quelle circostanze, era sempre il primo a prendere posizioni chiare e inequivocabili. «Io stesso ero - aggiunge Benedetto XVI - in quel contesto, quasi troppo timoroso rispetto a quanto avrei dovuto osare per andare in modo così diretto “al punto”».
Benedetto XVI condanna il terrorismo con pseudo-motivazioni religiose e chiede alle confessioni mondiali di impegnarsi contro l’intolleranza e per la soluzione dei conflitti.
Non si puó mai giustificare la violenza in nome di Dio, ha detto Benedetto XVI ai rappresentati cristiani, ebrei e musulmani e di altre religioni presenti questa domenica a Napoli.
Per la rubrica di Bioetica di questa settimana pubblichiamo una intervista al dott. Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, sulla crisi del matrimonio.
E' nata sul web una “piazza” virtuale per i cattolici italiani: piuvoce.net, per entrare in rete e mettersi in rete.
Si moltiplicano le iniziative per ridestare interesse alla riconciliazione.
La divisione dei cristiani indebolisce la testimonianza che essi offrono a Cristo e al suo Vangelo, ha affermato il Papa.