Benedetto XVI torna ad esortare a un dialogo fra la fede e la ragione per evitare la “schizofrenia” e il conflitto con le culture non occidentali. Un appello speciale perché cessino le violenze in Libano e nella striscia di Gaza. Coi ragazzi dell’Azione cattolica libera due colombe bianche, simbolo di pace: “Ma i veri messaggeri di pace siete voi”. Ricordata la Giornata mondiale dei malati di lebbra.
La Turchia è un Paese dai mille volti. Oltre ad essere il ponte geografico tra Oriente e Occidente, è un intreccio di laicità e società religiosa. Di recente è stata lo scenario di grandi progressi nel dialogo tra cristianesimo e islam e di dialogo interreligioso tra cattolici ed ortodossi, ma è stata anche la scena di crimini contro la libertà di religione e di pensiero. Per dare uno sguardo da vicino alle diverse realtà della piattaforma turca, abbiamo intervistato padre Claudio Santangelo, missionario vincenziano in Turchia. Tornato a Roma per un anno di studi, frequenta l’Istituto di Studi su Religioni e Culture presso la Pontificia Università Gregoriana, per approfondire la conoscenza dell’islam e le modalità di inculturazione cristiana in ambiente islamico.
Riportiamo di seguito l’articolo pubblicato da “L’Osservatore Romano” del 24 gennaio 2007 dal titolo "Una storia lunga diciotto secoli: il Papiro Bodmer 14-15 (P75) arriva alla Biblioteca Apostolica Vaticana".
Il 27 gennaio è stata presentata a Cracovia l’edizione polacca del libro “Una vita con Karol”, opera del Cardinale Stanislaw Dziwisz, già segretario di Giovanni Paolo II, e del giornalista italiano Gianfranco Svidercoschi. In quell’occasione, Wlodzimierz Redzioch ha intervistato Svidercoschi per conto del settimanale cattolico polacco “Niedziela” (l’intervista sarà pubblicata sul numero 6 della rivista). Riportiamo il testo della conversazione in italiano con Wlodzimierz Redzioch.
I Vescovi italiani sono favorevoli al riconoscimento della libertà religiosa, ma “non tutti i soggetti religiosi sono uguali nel nostro Paese” per presenza numerica o tradizione, ha dichiarato monsignor Giuseppe Betori, Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).