Messaggio del 3 luglio 1981:Prima dei sette Pater Ave Gloria pregate sempre il Credo.
Commento al Messaggio del 25 dicembre 1996
Commento del Messaggio del 25 dicembre 1996
Cari figli! Oggi sono con voi in modo speciale tenendo Gesù Bambino in braccio, e vi invito, figlioli, ad aprirvi al Suo invito. Lui vi invita alla gioia. Figlioli, vivete gioiosamente i messaggi del vangelo, che ripeto dal tempo in cui sono con voi. Figlioli, io sono vostra madre e desidero svelarvi il Dio dell'amore e il Dio della pace. Non desidero che la vostra vita sia nella tristezza ma che sia realizzata nella gioia secondo il vangelo per l'eternità. Solo così la vostra vita avrà senso. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!
Un saluto a tutti voi, cari lettori, che spero abbiate passato un felice Natale. Spero anche che, seguendo l'invito che Maria ci ha indirizzato nel messaggio del mese scorso, ci siamo preparati bene alla venuta di Gesù nella preghiera, nel digiuno e nelle piccole offerte. lì suo desiderio è che l'Avvento sia per noi un tempo di grazia e che siamo sempre pronti a fare il bene. In questo modo possiamo sentire la nascita di Gesù nel nostro cuore. Ci ha anche invitatò a farci esempio e segno dell'amore di Dio in questo mondo, portando così la gioia nel cuore di ognuno. Spero che tutti abbiamo provato questa gioia, che abbiamo fatto del bene e ci siamo decisi a farlo in ogni momento. Solo così possiamo dimostrare davvero di essere con Dio e di essere disponibili verso gli altri, come esempi di Dio. Questo è certamente ciò che Maria desidera.
Le cose a Medjugorje procedono come al solito. Per tutto il mese c'è stato un afflusso costante di pellegrini, venuti a pregare assieme a noi. Abbiamo celebrato il Natale in modo meraviglioso. Alla vigilia, alle ore 21.00, i ragazzi di suor Elvira hanno preparato un presepe vivente e molti sono venuti a vederlo.
Poi, alle ore 22.00, siamo tornati in chiesa per l'Adorazione, preparandoci alla Messa di mezzanotte. C'era una meravigliosa atrnosfera di preghiera. Alla mezzanotte abbiamo celebrato la Santa Messa con tutti i pellegrini e molti parrocchiani.
Per il Capodanno stiamo organizzando una cosa simile: cominceremo alle ore 23.30 e a mezzanotte esatta pronunceremo la formula di Consacrazione: 'Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue". Chiediamo a Dio di trasformare i nostri cuori, le nostre famiglie e tutto il mondo, affinché attraverso la nostra conversione abbiano la pace. Spero anche che ci prepareremo bene all'anno nuovo, che possiamo cominciano con Dio e in nome di Dio, aprendoci così alla benedizione che Dio vuole darci.
Stiamo cominciando anche l'Anno del Figlio, visto che il Papa ha voluto dedicare i prossimi tre anni 1997, 1998 e 1999 - al Figlio, allo Spirito Santo e al Padre.
Quindi, cominciamo questo anno~ uovo nel nome di Gesù e viviamo ,davvero la nostra vita attraverso di Lui e con Lui, e troviamo la pace attraversodi Lui e con Lui.
Le apparizioni continuano. Al momento, Vicka, Jakov, Mirjana, lvanka e Marija sono a Medjugorje, mentre Ivan è negli Stati Uniti con la sua famiglia dal mese di agosto. Speriamo che possano tornare a marzo. Marija ha avuto la sua apparizione nella Cappella dell'Adorazione. Poi ci ha rivelato il messaggio, dicendo che Maria è apparsa con il Bambin Gesù in braccio, ma che questa volta Gesù, invece che guardare verso la gente, guardava sua Madre.
Questo messaggio è molto profondo e molto bello. Rappresenta una forte conferma alla sua presenza e non dobbiamo dimenticare che è proprio la sua presenza fra noi che costituisce il messaggio centrale di Medjugorje.
OGGI SONO CON VOI IN MODO SPECIALE
Si può comprendere tutto il fenomeno di Medjugorje solo se si accetta la presenza della Madonna, altrimenti nulla di quanto accade può trovare una spiegazione. Nella lunga storia delle apparizioni, molti hanno cercato di spiegare l'evento ricorrendo ad altre cose. I còmunisti dissero che si trattava di una manipolazione dei francescani - una manipolazione che mirava alla controrivoluzione. Altri hanno poi parlato di insanità dei veggenti, di avidità di denaro e così via, affermando che si trattava dell'opera di Satana. Ma chi è venuto qui e ha vissuto l'evento con il cuore si è reso conto che questo èun dono che Dio fa a tutti noi attraverso la sua umile serva Maria. Come nelle prime apparizioni, anche per questo Natale, Maria viene...
TENENDO GESÙ BAMBINO IN BRACCIO
Così la videro all'inizio i veggenti. Ovunque ci sono Maria e Gesù èBetlemme, è l'inizio di un nuovo mondo. In nome di Gesù, Maria ci invita...
AD APRIRVI AL SUO INVITO
La parola "aprire" compare più volte nei messaggi di Maria e anche in questo. Dobbiamo ricordare che non esiste una chiave magica che apra il nostro cuore. Aprirsi significa crescere, ma in verità noi possiamo solo creare le condizioni di questa crescita, mentre è Dio che ci può dare la grazia di crescere. Quindi, la preghiera, il digiuno, il sacrificio, la Confessione, la Santa Messa e la pratica regolare dì tutto questo allontaneranno da noi la durezza del cuore. Maria ha detto una volta che i nostri cuori sono simili a fiori - dei fiori che nasceranno solo se forniremo loro le condizioni per farlo. Chi dimentica il suo fiore e quindi non gli dà modo di crescere lo farà appassire. Così Maria vuole che prepariamo le condizioni necessarie all'apertura del nostro cuore e che accettiamo ciò che viene a dirci. Gesù ci invita alla gioia e Maria ce lo ripete ancora...
LUI VI INVITA ALLA GIOIA
Naturalmente, dovremmo già sapere che questa gioia risiede in...
I MESSAGGI DEL VANGELO
Gesù ha parlato spesso di gioia e anche laddove non ci si aspetta che sia, cioè nella natura umana. Quando Gesù disse: “Quando gli altri vi cacciano, sparlano di voi perché voi appartenete a me, quando soffrite a causa mia, siate gioiosi perché il vostro nome viene scritto nei Cieli”. Questa èuna gioia che non esclude le lacrime, ma è una gioia profonda che solo Dio può darci. Noi stessi e il n6stro cuore, dopotutto, furono creati per la gi~ia e la gioia in se stessa è una grande forza; una forza che ci fa compiere del bene, una forza che, pur nella sofferenza, ci fa trovare il senso della vita, una forza che ci fa perdonare quando veniamo feriti, una forza che ci fa condividere le cose che abbiamo. E a questa gioia che Gesù ci invita, e non è qualcosa di impossibile da raggiungere. Dio vuole darci gioia; affinché attraverso essa possiamo vivere. Maria vuole che viviamo il messaggio del Vangelo con gioia, i messaggi...
CHE RIPETO DAL TEMPO IN CUI SONO CON VOI
Ripensiamo ai messaggi fondamentali: pace, conversione, preghiera, digiuno e fede. Nello specifico, si intende pregare il Rosario, digiunare due giorni a settimana, confessarsi una volta al mese, leggere la Bibbia, andare a Messa più spesso possibile. E lo faremo con gioia se amiamo. L'amore ci dà la forza di agire e quando facciamo qualcosa per amore la gioia entrerà nel nostro cuore. Quindi, dovremmo deciderci per la preghiera ogni giorno e vivere ogni cosa con gioia. Chi prega, digiuna e va a Messa con contrizione è davvero un cristiano afflitto e qualcuno disse una volta che un santo triste è davvero un triste santo.
Ripensiamo a quello che Gesù ci ha detto a proposito del digiuno: dovremmo mostrare gioia in volto e non tristezza.
E gli angeli alla sua nascita dissero: "Siate gioiosi, perché Lui vi porta la buona novella. Dio è nato per voi".
Sappiamo che molti non amano pregare, non amano digiunare e non vanno più a Messa. Molti pensano che la preghiera e il digiuno siano noiosi, ma dipende solo da noi provare amore, perché quando amiamo qualcuno desideriamo stare con lui, anche quando è malato o sofferente.
A questo punto abbiamo davvero bisogno di una conversione profonda, così che saremo felici di stare con Gesù e con Maria ed essere felici che loro siano con noi. Pensiamo al rapporto fra genitori e figli. Il bambino èsempre gioioso quando i genitori sono presenti e viceversa. L'assenza causa sempre sofferenza e una presenza amorevole è sempre la migliore e l'unica via della gioia. Se accettiamo Maria e viviamo con gioia quello che ci dice di fare secondo il Vangelo, allora quello che ci dice nel seguito di questo messaggio diventerà realtà.
IO SONO VOSTRA MADRE E DESIDERO SVELARVI IL DIO DELL'AMORE E IL DIO DELLA PACE
E quando Dio ci dà la grazia di riconoscerlo come il Dio d'amore e di pace, allora tutti i problemi della vita saranno risolti. Se capiamo che Dio DAWERO ci ama incondizionatamente, i nostri cuori reagiranno con e risponderanno con gioia al suo amore. Se questo non accade, saremo sempre oppressi e non saremo ma i capaci di pregare, di digiunare e di andare alla Santa Messa. E talmente importante che scopriamo l'amore di Dio che dal 2 agosto 1987 Maria viene ogni secondo giorno del mese a pregare con Mirjana per i non credenti, per coloro che ancora non conoscono l'amore di Dio.
Quando scopriamo l'amore di Dio, cambiamo vita e siamo capaci di amare noi stessi e gli altri. Allora tutti i sentimenti negativi non avranno più la possibilità di influenzare il nostro cuore.
Quando incontriamo il Dio dell'amore la gioia entra nel nostro cuore e la pace diventerà una realtà. lì cuore che ha gioia e amore ha anche la pace. Se non siamo amati, non possiamo avere la gioia e nemmeno la pace. Ed èproprio questo il nostro grande problema.
Se non abbiamo la pace che viene da Dio, la cerchiamo qui sulla terra e così torniamo sulla strada sbagliata e ai mezzi sbagliati che non possono darci la pace. Maria passa quindi a parlare di un problema molto importante.
NON DESIDERO CHE LA VOSTRA VITA SIA NELLA TRISTEZZA, MA CHE SIA REALIZZATA NELLA GIOIA SECONDO IL VANGELO PER L'ETERNITA
Tutti abbiamo avuto delle esperienze di dolore. E possiamo parlare di due tipi di dolore. Il primo si prova quando si perde qualcuno che si ama o quando succede qualcosa di molto brutto e questo dolore porta lacrime.
lì tempo fa superare questo tipo di dolore. C'è poi un tipo di dolore che possiamo definire esistenziale e che dipende dallà volontà di Dio e da come ci poniamo di fronte alla volontà di Dio. Gesù ha detto: "La mia gioia è fare la volontà di Dio".
Credo che tutti possiamo dire di essere gioiosi quando compiamo la volontà di Dio e che viviamo nel dolore quando non cerchiamo nè compiamo la volontà di Dio. E questo dolore è cominciato con il peccato originale, quando l'uomo ha rifiutato la volontà di Dio, generando per sé il dolore e la paura, desiderando nascondersi da Dio, perché la sua presenza non gli era più tollerabile.
Poi venne il momento in cui l'uomo rifiutò di assumersi la responsabilità di ciò che aveva fatto. Adamo disse: "Non sono stato io, ma la donna che tu mi hai dato" e la donna disse a sua volta: "No, non sono stata io, ma il serpente, il diavolo". Così, ogni volta che pecchiamo contro Dio proviamo dolore e così possiamo definire il nostro mondo "un mondo di dolore".
Sappiamo che il dolore porta con sé la paura e l'aggressività e la violenza. E porta gli uomini a desiderare di distruggere la propria vita e quella degli altri. Quindi, il dolore è davvero il frutto dell'orgoglio e con l'orgoglio noi rifiutiamo la volontà di Dio.
La via della gioia quindi è la libertà dall'orgoglio e l'umiltà con cui siamo aperti alla volontà di Dio. Non è difficile riconoscere la volontà di Dio, perché la sua volontà è che abbiamo la pace e la pace può crescere dove c'è amore, perché l'amore porta la gioia e la pace. Molta gente oggi vive nella depressione e nella paura ed è questo che porta a tanta aggressività, violenza, a tanti suicidi e alle dipendenze letali dalla droga e dall'alcol e a una vita dissipata. È più evidente nei giovani, che si lasciano trascinare dalla corrente, che cercano disperatamente con ogni mezzo di giungere alla felicità. E chiaro che stanno cercando una gioia profonda, ma questa gioia viene SOLO da Dio.
La gioia esiste quando la vita viene identificata secondo il Vangèlo. Sentiamo spesso ripetere le parole "crisi d'identità", che indica lo stato in cui una persona, un giovane o una famiglia non sanno più chi sono, che cosa devono fare o che strada prendere.
lì Vangelo invece dà precise indicazioni su chi si è, che cosa si deve diventare e come ci si deve realizzare per essere felici. Secondo il Vangelo, una persona è veramente realizzata quando ama Dio, quando sa di essere amata, quando per amore di Dio e di se stessa è capace di amare anche gli altri. E amare gli altri significa essere capaci di servirli con umiltà con i doni ricevuti da Dio. Chi vive in questo modo vive nella gioia.
Credo che quando pensiamo a Madre Teresa o a suor Elvira e a tutti i problemi che hanno affrontato, dobbiamo riconoscere anche la profonda gioia che traspare dai loro volti. Chi non si realizza in questo modo, chi non sa di essere amato, chi non è capace di amare non può avere gioia e quindi resta nel dolore.
Ma se non vogliamo restare imprigionati in questo mòndo, Maria ci parla di ETERNITÀ.
lì nostro cammino in questa valle terrena ci porta alla vita eterna, all'eternità di Dio che ci ama e alla vita con Dio nell'amore eterno.
Facciamo difficoltà ad immaginarcelo, eppure nel cuore proviamo il profondo desiderio dì eternità nella gioia e nell'amore.
Con altre parole, san Paolo ci dice che VALE LA PENA di offrire tutto, di liberarsi di tutto e di essere capaci di amare, perché così un giorno si possa arrivare all'eternità in cui Dio ci ha preparato una vita così bella che l'apostolo poteva descriverla così: "lì cuore umano non l'ha mai sperata, l'occhio mai veduta e l'orecchio mai percepita".' E con questo profondo desiderio di gioia e amore eterni riceveremo anche la forza di realizzarci secondo il Vangelo.
E laddove l'uomo è realizzato può avere la gioia. Vorrei ricordare un pensiero del filosofo e teologo fra' kirin Vasilj, un francescano che vive negli Stati Uniti. Egli dice che è più facile essere un buon cristiano che un mezzo cristiano: un buon cristiano è chi vive il Vangelo e quindi ha pace e gioia; un mezzo cristiano è chi, invece che vivere nella gioia, vive nel dolore. Maria continua dicendo che...
SOLO COSi LA VOSTRA VITA AVRÀ SENSO
Sappiamo bene tutti che quando ci realizziamo e troviamo un'identità diamo anche un senso alla nostra vita. Non occorre essere in salute o in ricchezza per dare un senso alla propria vita. I malati e i poveri possono trovano ugualmente. Tutto dipende dalla propria capacità di sentirsi realizzati, e quanti giovani ricchi e sani si sentono infelici e inutili, mentre quanti poveri e ammalati e persino infermi invece si sentono realizzati perché hanno scoperto il senso della vita.
GRAZIE PER AVER RISPOSTO ALLA MIA CHIAMATA
Ecco, quindi, che ci si prospetta un nuovo tempo, un tempo dedicato aI Figlio, a Gesù, in modo speciale. Gesù è l'uomo nella sua pienezza, perché in Lui il Dio d'amore e di pace si è rivelato. Gesù sta di fronte a noi e da Lui possiamo imparare un modo nuovo di porci di fronte a noi stessi, agli ammalati e ai sofferenti, alla natura e a Dio Padre. Quando Lo guardiamo e stiamo con Lui nella preghiera, anche noi cresceremo, con il suo esempio e la sua grazia. E per questo vogliamo pregare:
Dio, Padre nostro, Ti ringraziamo di averci inviato Maria assieme al Bambin Gesù e di essere il Dio della vita e della pace. Ti rin graziamo, o Padre, di rivelarTi a noi attraverso Tuo Figlio Gesù, di darci amore, gioia e pace. Ti chiediamo di liberarci dall'orgoglio, così che possiamo liberarci anche del nostro dolore. Dacci la grazia di pròvare nel cuore la gioia che viene da Te, affinché diventi una gioia per noi stare con Te, o Padre, come Tu provi gioia a stare con noi.
Ti rin graziamo per tutte le parole che ci hai dato attraverso Tuo Figlio Gesù, dicendoci che provi la gioia del padre che aveva perduto suo figlio, del buon pastore, della donna che ritrova la sua perla perduta.
Padre, fa' che proviamo !d gioia del Tuo cuore, così che il nostro cuore pro-vi gioia e diventi un segno del Tuo amore e della Tua gioia. Ti preghiamo, o Padre, benedici coloro che si sono allontanati da Te e che rifiutano la Tua volonta a causa della loro paura. Padre, per intercessione di Maria, la Tua umile serva, e di Tuo Figlio Gesù, liberaci da tutto ciò che ci impedisce di scoprire Te, il nostro Dio di amore e di pace. Dacci la grazia, in questo nuovo anno, di riconoscere il Tuo amatissimo Figlio, di ascoltarLo e attraverso di Lui raggiungiamo Te, nello Spirito che regna con Te nei secoli dei secoli. Amen.
Medjugorje, 29 dicembre 1996