«Come non può piangere la Mamma Celeste per tutte le atrocità del mondo?»
Lo ha detto l’ordinario diocesano di Civitavecchia, Gianrico Ruzza nell’omelia notturna dello scorso 1° febbraio. Dopo la lunga pausa per la pandemia sono ripresi i Rosari nel giardino dei Gregori, la famiglia testimone diretta dei prodigi del 1995 e di altri successivi legati a una seconda effigie della Regina della Pace, donata loro da san Giovanni Paolo II. Il Papa polacco credette alle parole di monsignor Grillo e volle venerare la prima Madonnina nel Palazzo apostolico, incoronandola con le sue mani e controfirmando un documento in cui si attesta tutto ciò. Chiarita la vicenda del motociclista che dichiarò in tv a Porta a porta che fu lui ad aver macchiato col suo sangue il simulacro con la conferma della compagna: dal verbale della polizia la loro testimonianza risulta «non veritiera».