Commento al Vangelo di Matteo di Don Fabio Rosini

Mt 23,1-12 (Versione 3)
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perchè essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati“rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare“rabbì”, perchè uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate“padre” nessuno di voi sulla terra, perchè uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare“guide”, perchè uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».