Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 8 settembre 2025 - Natività Beata Vergine Maria (Letture di oggi)

La povertà  del nostro Salvatore è anche più gran-de di quella della più povera delle bestie del mondo. « Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli dell'aria i lo­ro nidi, ma il Figlio dell'Uomo non ha dove posare il capo. » E così era veramente. Non aveva una casa sua, né una fissa dimora. I Samaritani lo avevano scaccia­to ed egli doveva cercarsi un rifugio. Tutto era incer­to, cibo e abitazione. Riceveva qualsiasi cosa come elemosina della carità  altrui. Tale è infatti la grande povertà ... Che commozione si prova quando pensiamo che egli è il Buon Pastore, il Signore del cielo e della terra e quando pensiamo a quello che avrebbe potuto possedere! Ma è proprio questo che rende maestosa la sua povertà , che è una povertà  volontaria dettata dal­l'amore per noi, con l'intento di arricchirci spiritual­mente. Dobbiamo considerarci visitati dalla grazia per casere stati chiamati a condividere nel nostro piccolo la grande povertà  di questo immenso Dio. Ci esalta an­che il magnifico vagabondaggio della nostra vita. Il nostro non è un andare a zonzo, ma un coltivare que­sto vagabondo spirito di abbandono. Non abbiamo nulla su cui far conto, tuttavia viviamo in modo subli­me, non disponiamo di nulla su cui camminare, eppu­re camminiamo senza paura; nulla su cui appoggiar­ci, ma ci appoggiamo su Dio con fiducia: siamo suoi ed egli è il nostro Padre provvidente. (Madre Teresa di Calcutta)

Commento al Vangelo di Luca di Don Fabio Rosini



Lc 3,10-18 (Versione 5)

In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe». Poichè il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

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