Sotto il Tuo Manto

Domenica, 20 luglio 2025 - Sant'Apollinare di Ravenna (Letture di oggi)

Subire un'ingiustizia o un'offesa non è mai una cosa piacevole. Ma la risposta migliore che si può dare è quella di trarne beneficio. Soltanto le persone dotate di una grande fede sanno trarre vantaggio e fecondità  da una perdita o da una sconfitta. Quando - in seguito a una sofferenza superata o un'offesa perdonata - ascolto le persone, mi meraviglio delle loro affermazioni: "ora mi conosco meglio... ora ho compreso il mio valore e la mia dignità ... ora mi sento più forte, più libero... ora mi sento più vicino a Cristo." Una prova vissuta nella fede può portarti a una maggior consapevolezza: avere una reale conoscenza di sé e riprendere con maggior forza e maturità  il cammino della vita. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Giovanni di Don Fabio Rosini



Gv 20,1-9 (Versione 7)

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario “ che era stato sul suo capo “ non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Sono disponibili altre versioni di questo commento
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11