Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 8 settembre 2025 - Natività Beata Vergine Maria (Letture di oggi)

Probabilmente anche la tua vita si alterna tra mille difficoltà , preoccupazioni e incertezze. Probabilmente anche la tua fede è scossa, traballante come la luce tremolante di una candela che il vento contrario vorrebbe spegnere. Ma poi preghi, ti commuovi davanti al Crocifisso, oppure leggi qualche frase incoraggiante, e il tuo cuore si allarga. Insomma, una vita a fisarmonica tra respiri e apnee... Ma io ti dico che quella luce tremula, anche se a tratti si spegnerà , avrà  sempre la forza di essere riaccesa perché c'è ancora in te tanta, tanta cera: è quella la sostanza vera della fede. Perciò torna spesso davanti al Crocifisso e lì, nella preghiera, troverai la forza e sostegno che da buo Dio ti arriverà  per affrontare ogni prova. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Luca di Don Fabio Rosini



Lc 2,22-40 (Versione 4)

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, (Maria e Giuseppe) portarono il bambino (Gesù) a Gerusalemme per presentarlo al Signore “ come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» “ e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perchè i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione “ e anche a te una spada trafiggerà l'anima “, affinchè siano svelati i pensieri di molti cuori».
C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

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