Sotto il Tuo Manto

Martedi, 3 giugno 2025 - San Carlo Lwanga (Letture di oggi)

Il digiuno non è una pratica esteriore. Si digiuna per la mancanza dello Sposo. Il digiuno vero è quello che ci fa digiunare da tutto ciò che ci allontana dallo Sposo. Si digiuna per amore. Altrimenti non vale. Privarsi di qualcosa per amore apporta gioia di chi è amato. Nell'amore la privazione dà  senso della completezza. Gesù non ha nulla da offrire a chi si sente pieno di sé, a chi è sazio. Gesù si concede a chi ha sete d'acqua viva, a chi ha fame della Sua parola. E qui si trova il senso del digiuno: nell'aver bisogno di Dio, nell'aver bisogno del ritorno dello Sposo, nell'aver bisogno della Sua presenza. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Giovanni di Don Fabio Rosini



Gv 6,51-58 (Versione 5)

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perchè la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

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