Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 21 luglio 2025 - San Lorenzo da Brindisi (Letture di oggi)

In una società  di violenza, di intolleranza, di gente che ama primeggiare e fare la voce grossa, Gesù propone le Beatitudini. Ci chiede di essere miti, umili e artefici di pace in una società  che pace non ha. Le Beatitudini sono un grandioso appello alla felicità . Si tratta di una felicità  diversa da quella del mondo; è legata alla sequela di Cristo. Le Beatitudini si possono comprendere, e vivere, solo se si accetta la signoria di Gesù nella propria vita. Esse proclamano "fortunate" - dal punto di vista di Dio - quelle persone che si trovano in situazioni che, secondo una valutazione umana, sono disagiate e poco piacevoli. "Beati i poveri"? Sì, perché la loro ricchezza è Dio: chi ha Dio, ha tutto. Gesù non solo ha proclamato le Beatitudini, ma le ha vissuto: esse non sono un insegnamento ma un vissuto narrato. È Lui il povero, il mite, il misericordioso, l'artefice di pace, il perseguitato... E noi guardiamo a Lui, Lo imitiamo, viviamo di Lui, viviamo per Lui. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Luca di Don Fabio Rosini



Lc 12,32-48 (Versione 3)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non temere, piccolo gregge, perchè al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno.
Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perchè, dov'è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
[ Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro! Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchè, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo». ]
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l'amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo:“Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l'aspetta e a un'ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».

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