Sotto il Tuo Manto

Martedi, 3 giugno 2025 - San Carlo Lwanga (Letture di oggi)

Il papa Paolo VI dice che vocazione significa ca­pacità  di prestare attenzione alle voci imploranti nel mondo; voci di anime innocenti che soffrono, che non hanno conforto, guida, amore. Questa richiesta viene soddisfatta dal nostro voto di servizio libero, e com­piuto con tutto il cuore nei confronti del povero. Pro­prio come Cristo è venuto a fare il bene, curando gli infermi, scacciando i demoni, predicando il regno di Dio, anche noi dobbiamo dedicarci interamente alla ricerca del povero, dell'abbandonato, del malato, del­l'infermo, dell'agonizzante, sia che si trovi nelle città  o nei villaggi, o magari in mezzo alle immondizie; dobbiamo cercare di aver cura di essi, aiutandoli, re­candoci a visitarli, e portando loro il messaggio di Cristo, facendo del nostro meglio per condurli a Dio. (Madre Teresa di Calcutta)

Commento al Vangelo di Marco di Don Fabio Rosini



Mc 1,7-11 (Versione 3)

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».

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