Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 8 settembre 2025 - Natività Beata Vergine Maria (Letture di oggi)

Nel bosco dove vado spesso, c'è un albero secolare che con le sue alte fronde sovrasta tutta la foresta. Se, mentre imperversa la tempesta, guardi il suo robusto tronco, sembra indistruttibile; se invece osservi i suoi rami, pensi che non potrà  farcela. Infatti, ci sono dei momenti in cui la sua grande forza diventa la sua debolezza. Ecco, vicino a lui ci sono degli arbusti piccoli ed esili che sopravvivono alla bufera senza rimetterci nemmeno un ramo, mentre vengono spezzati molti rami dell'albero secolare. Il vento sferza i suoi rami possenti che non vogliono piegarsi, ma non può nulla contro flessibili ramoscelli degli alberelli. Qualche volta, per vivere meglio, dobbiamo accettare le nostre debolezze e arrenderci alle nostre fragilità . C'è un equilibrio in ogni cosa: debolezza e forza sono necessarie per la nostra crescita. Accettare il fatto di avere delle debolezze è una dimostrazione di grande forza. Al contrario, sopravvalutare il proprio vigore può diventare una forma di debolezza. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Matteo di Don Fabio Rosini



Mt 25,31-46 (Versione 1)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra:“Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perchè ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno:“Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro:“In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra:“Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perchè ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch'essi allora risponderanno:“Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro:“In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

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