Sotto il Tuo Manto

Sabato, 19 luglio 2025 - San Simmaco papa (Letture di oggi)

L'amore di Cristo per noi lo condusse al Getsema­ni e al Calvario, e il peccato fu la causa di tutto ciò, i nostri peccati e i peccati del mondo. Il peccato porta a questo tuttora. Se fossimo puri come gli angeli e buo­ni come i santi non vi sarebbe bisogno delle Missionarie della Carità . Dio non è amato e onorato come do­vrebbe dalla stirpe che Egli ha innalzato alla sublime dignità  di figli adottivi. Vi è un vuoto e Dio sta cer­cando qualcuno che si ponga in questo vuoto dinanzi a Lui, si adoperi per questa stirpe e preghi perché Egli non abbia a sterminarla. E per colmare questo vuoto che noi, Missionarie della Carità , gioiamo in una situazione che per natura dovremmo odiare. Fac­ciamo tutto quello che ci è possibile proprio per fare dimenticare a Dio l'ingratitudine dell'uomo in cam­bio del suo amore sconfinato e perché non dimentichi di usare misericordia. E lì, davanti a noi, appeso alla croce e grida: « Ho sete ». E per spegnere la sete di questo divino Signore che le Missionarie della Carità  compiono tutte queste opere che sembrano follia per il mondo. Sicuramente è per noi una benedizione ave­re una piccola parte nella sequela della croce. (Madre Teresa di Calcutta)

Seconda lettera ai Corinzi, 4

1Perciò, investiti di questo ministero per la misericordia che ci è stata usata, non ci perdiamo d'animo;2al contrario, rifiutando le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunziando apertamente la verità, ci presentiamo davanti a ogni coscienza, al cospetto di Dio.
3E se il nostro vangelo rimane velato, lo è per coloro che si perdono,4ai quali il dio di questo mondo ha accecato la mente incredula, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo che è immagine di Dio.5Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore; quanto a noi, siamo i vostri servitori per amore di Gesù.6E Dio che disse: 'Rifulga la luce dalle tenebre', rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo.

7Però noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi.8Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati;9perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi,10portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo.11Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale.12Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita.
13Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: 'Ho creduto, perciò ho parlato', anche noi crediamo e perciò parliamo,14convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi.15Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio.16Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno.17Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria,18perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne.