Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 5 settembre 2025 - Santa Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu) (Letture di oggi)

Omobono nuotava un giorno con alcuni amici, quando all'un d'essi girò il capo, sicchè andò al fondo ed affogò. I compagni si posero a far il duolo e disperarsi. Omobono pensò che conveniva soccorrere e non piangere: buttossi al fiume, il trasse fuori, se lo prese sulle ginocchia alquanto inclinato perchè vomitasse l'acqua, ma senza scuoterlo troppo nè capovolgerlo. Poi subito il trasportò nella vicina osteria, collocandolo in un letto ben caldo, colla testa alta ed appoggiato sul lato destro; e si diede a stropicciargli il corpo con pannilani e con vino caldo, ponendogli anche in bocca qualche stilla d'aceto, stuzzicandogli l'interno delle narici e la gola con una penna intrisa nell' acquavite, e tenendogli scaldate le piante dei piedi. Altri intanto era corso pel medico, il quale coll'arte sua ravvivò quell'infelice. (San Giovanni Bosco)

Zaccaria, 11

1Apri, Libano, le tue porte,
e il fuoco divori i tuoi cedri.
2Urla, cipresso, perché il cedro è caduto,
gli splendidi alberi sono distrutti.
Urlate, querce di Basàn,
perché la foresta impenetrabile è abbattuta!
3Si ode il lamento dei pastori,
perché la loro gloria è distrutta!
Si ode il ruggito dei leoncelli,
perché è devastata la magnificenza del Giordano!

4Così parla il Signore mio Dio: "Pasci quelle pecore da macello5che i compratori sgozzano impunemente, e i venditori dicono: Sia benedetto il Signore, mi sono arricchito, e i pastori non se ne curano affatto.6Neppur io perdonerò agli abitanti del paese. Oracolo del Signore. Ecco, io abbandonerò gli uomini l'uno in balìa dell'altro, in balìa del loro re, perché devastino il paese - non mi curerò di liberarli dalle loro mani".
7Io dunque mi misi a pascolare le pecore da macello da parte dei mercanti di pecore. Presi due bastoni: uno lo chiamai Benevolenza e l'altro Unione e condussi al pascolo le pecore.8Nel volgere d'un sol mese eliminai tre pastori. Ma io mi irritai contro di esse, perché anch'esse si erano tediate di me.9Perciò io dissi: "Non sarò più il vostro pastore. Chi vuol morire, muoia; chi vuol perire, perisca; quelle che rimangono si divorino pure fra di loro!".10Presi il bastone chiamato Benevolenza e lo spezzai: ruppi così l'alleanza da me stabilita con tutti i popoli.11Lo ruppi in quel medesimo giorno; i mercanti di pecore che mi osservavano, riconobbero che quello era l'ordine del Signore.12Poi dissi loro: "Se vi pare giusto, datemi la mia paga; se no, lasciate stare". Essi allora pesarono trenta sicli d'argento come mia paga.13Ma il Signore mi disse: "Getta nel tesoro questa bella somma, con cui sono stato da loro valutato!". Io presi i trenta sicli d'argento e li gettai nel tesoro della casa del Signore.14Poi feci a pezzi il secondo bastone chiamato Unione per rompere così la fratellanza fra Giuda e Israele.15Quindi il Signore mi disse: "Prenditi gli attrezzi di un pastore insensato,16poiché ecco, io susciterò nel paese un pastore, che non avrà cura di quelle che si perdono, non cercherà le disperse, non curerà le malate, non nutrirà le affamate; mangerà invece le carni delle più grasse e strapperà loro perfino le unghie.

17Guai al pastore stolto che abbandona il gregge!
Una spada sta sopra il suo braccio
e sul suo occhio destro.
Tutto il suo braccio si inaridisca
e tutto il suo occhio destro resti accecato".