Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 2 giugno 2025 - Santi Marcellino e Pietro (Letture di oggi)

Ecco, questa idea è fantastica: la nostra povera vita è legata all'eternità . Il nostro tempo è un laboratorio della vita eterna. Scusate se vi parlo della morte mentre siamo appena all'inizio del nuovo anno, all'inizio del nostro viaggio. Eppure una parte di me non si sente a disagio, perché pensare alla morte migliora la vita spirituale e ci dà  la possibilità  di concentrarci sulle nostre priorità  e mettere ordine nelle nostre abitudini. Pensare alla morte non è deprimente. Anzi è fonte di ispirazione. Il fatto che i miei giorni sono contati da Dio - qualunque sia la loro durata - infonde in me gratitudine e un senso di urgenza di fare sempre la Sua volontà . Pensare alla morte mi sprona di concentrarmi su ciò che è essenziale per vivere una vita sobria, serena, altruista. Molte persone dedicano i momenti migliori della vita a cercare potere, fama, ricchezza e successo rinunciando a piccole gioie quotidiane, che poi sono più belle. Di fronte alla morte, dove è la bellezza, dove è il successo, dove è la ricchezza, dove è l'arroganza? Di fronte alla morte non siamo che polvere. (Don Nikola Vucic)

Michea, 5

1E tu, Betlemme di Efrata
così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda,
da te mi uscirà colui
che deve essere il dominatore in Israele;
le sue origini sono dall'antichità,
dai giorni più remoti.
2Perciò Dio li metterà in potere altrui
fino a quando colei che deve partorire partorirà;
e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele.
3Egli starà là e pascerà con la forza del Signore,
con la maestà del nome del Signore suo Dio.
Abiteranno sicuri perché egli allora sarà grande
fino agli estremi confini della terra

4e tale sarà la pace:
se Assur entrerà nella nostra terra
e metterà il piede sul nostro suolo,
noi schiereremo contro di lui
sette pastori e otto capi di uomini,
5che governeranno la terra di Assur con la spada,
il paese di Nimròd con il suo stesso pugnale.
Ci libereranno da Assur,
se entrerà nella nostra terra
e metterà piede entro i nostri confini.

6Il resto di Giacobbe
sarà, in mezzo a molti popoli,
come rugiada mandata dal Signore
e come pioggia che cade sull'erba,
che non attende nulla dall'uomo
e nulla spera dai figli dell'uomo.
7Allora il resto di Giacobbe sarà,
in mezzo a popoli numerosi,
come un leone tra le belve della foresta,
come un leoncello tra greggi di pecore,
il quale, se entra, calpesta e sbrana
e non c'è scampo.

8La tua mano si alzerà
contro tutti i tuoi nemici,
e tutti i tuoi avversari
saranno sterminati.
9In quel giorno - dice il Signore -
distruggerò i tuoi cavalli in mezzo a te
e manderò in rovina i tuoi carri;
10distruggerò le città della tua terra
e demolirò tutte le tue fortezze.
11Ti strapperò di mano i sortilegi
e non avrai più indovini.
12Distruggerò in mezzo a te
le tue sculture e le tue stele,
né più ti prostrerai
davanti a un'opera delle tue mani.
13Estirperò da te i tuoi pali sacri,
distruggerò i tuoi idoli.
14Con ira e furore,
farò vendetta delle genti,
che non hanno voluto obbedire.