Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 5 settembre 2025 - Santa Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu) (Letture di oggi)

Il digiuno è indispensabile nel cammino di fede, perché non di solo pane vive l'uomo. Lascia che ti chieda con sincero rispetto: come puoi sperare di avanzare nel cammino di conversione, controllare i propri impulsi, mortificare la carne... se non riesci a digiunare neanche un po'? Oltre ad avere il merito di elevare l'anima, migliorare la memoria e ottenere la ricompensa abbondante della grazia, il digiuno ti aiuta a controllare l'avidità  e mantenerti aperto e sottomesso allo Spirito Santo. Il digiuno ti rende più presente a te stesso, più creativo, più forte; apre il tuo cuore alle nuove grazie e ti predispone per la conversione. Il senso del digiuno sta nel bisogno di Dio. Il diavolo resta molto impressionato quando ti vede digiunare, e ci pensa mille volte prima di avvicinarsi a te. (Don Nikola Vucic)

Ezechiele, 42

1Allora mi fece uscire nell'atrio esterno dal lato settentrionale e mi condusse all'appartamento che sta di fronte allo spazio libero prospicente l'edificio verso settentrione.2Nella facciata aveva una lunghezza di cento cubiti, verso settentrione, e cinquanta cubiti di larghezza.3Di fronte ai venti cubiti dell'atrio interno e di fronte al lastricato esterno, vi era un porticato davanti a un altro porticato a tre piani;4davanti alle stanze c'era un corridoio di dieci cubiti di larghezza per cento di lunghezza: le porte delle stanze guardavano a settentrione.5Le stanze superiori erano più strette delle inferiori e intermedie, perché i porticati occupavano parte dello spazio.6Erano a tre piani, ma non avevano colonne come quelle degli altri, e perciò le stanze superiori erano più strette rispetto a quelle intermedie e a quelle inferiori.7Il muro esterno parallelo alle stanze, dal lato del corridoio esterno, aveva, davanti alle stanze, una lunghezza di cinquanta cubiti.8Infatti la lunghezza delle stanze dell'atrio esterno era di cinquanta cubiti, mentre dal lato del tempio era di cento cubiti.9In basso le stanze avevano l'ingresso rivolto verso oriente, entrando dall'atrio esterno, sulla larghezza del muro dell'atrio.
10A mezzogiorno, di fronte allo spazio libero e alla muraglia di cinta, c'erano stanze11e, davanti ad esse, un passaggio simile a quello delle stanze poste a settentrione: la lunghezza e la larghezza erano uguali a quelle, come anche le varie uscite e le loro disposizioni; come le porte di quelle,12così erano le porte delle stanze che davano a mezzogiorno; una porta era al principio dell'ambulacro, lungo il muro corrispondente, a oriente di chi entra.13Egli mi disse: "Le stanze a settentrione e quelle a mezzogiorno, di fronte allo spazio libero, sono le stanze sacre, dove i sacerdoti che si accostano al Signore mangeranno le cose santissime: ivi riporranno le cose santissime, le oblazioni e le vittime di espiazione e di riparazione, perché santo è questo luogo.14Quando i sacerdoti vi saranno entrati, non usciranno dal luogo santo verso l'atrio esterno, ma deporranno là le loro vesti con le quali hanno prestato servizio, perché esse sono sante: indosseranno altre vesti e così si avvicineranno al luogo destinato al popolo".

15Terminato ch'egli ebbe di misurare l'interno del tempio mi condusse fuori per la porta che guarda a oriente, e misurò la cinta intorno.16Misurò il lato orientale con la canna per misurare: era cinquecento canne, in canne da misura, all'intorno.17Misurò il lato settentrionale: era cinquecento canne, in canne da misura, all'intorno.18Misurò il lato meridionale: era cinquecento canne, con la canna da misura.19Si volse al lato occidentale: misurò cinquecento canne con la canna da misura.20Da quattro lati egli misurò il tempio; aveva intorno un muro lungo cinquecento canne e largo cinquecento, per separare il luogo sacro da quello profano.