Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 5 settembre 2025 - Santa Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu) (Letture di oggi)

L'umiltà  che Filippo praticava personalmente, voleva che la imparassero anche gli altri, soprattutto i suoi discepoli. Per questo li prendeva di mira con scherzi, burle, umiliazioni di ogni genere. Chi più di tutti ebbe a soffrire le burle di Filippo fu Cesare Baronio, uno dei primi e più noti discepoli, scrittore e storiografo di fama tale che meritò di essere insignito del titolo cardinalizio. Il Baronio era un tipo austero, meditabondo, e ciò non era nello spirito della Congregazione dell'Oratorio e bisognava correggerlo. San Filippo perciò non perdeva mai le buone occasioni per metterlo in ridicolo. Un giorno, sposandosi la figlia di una certa vedova di nome Gabriella da Cortona, della quale Filippo si era preso cura materiale e spirituale, il Santo dovette andare al banchetto di nozze. L'invito di Filippo portava naturalmente l'accompagnamento di un certo numero di discepoli dell'Oratorio, e tra questi non poteva mancare il Baronio. Immaginiamo la scena. Tra tante facce allegre e tante bocche chiacchierone, la faccia del Baronio più che da nozze doveva essere da funerale: sempre serio e in continua meditazione. Filippo lo nota subito e pensa: Ora ti aggiusto io. Ad un certo momento intimò al giovane cogitabondo di alzarsi e di intonare il Miserere. La scena sarebbe stata già  di per se stessa esilarante, ma il Miserere cantato in quelle circostanze da quel giovane impacciato, grosso e tutto severo, dovette essere un vero spasso. La beffa del canto era una delle trovate più frequenti. Quante volte il Gallonio, un altro discepolo del Santo, anche lui uomo grave e autorevole, dovette rassegnarsi a cantare delle canzonette popolari dinanzi a prelati, cardinali, grandi personaggi ed anche davanti a monache. A tutti i costi san Filippo voleva edificare i suoi all'umiltà : ma non a quell'umiltà  musona che fa paura; a un'umiltà  burlona, socievole, che facendoci stare ai piano dei nostri simili, è più facilmente praticabile. (San Filippo Neri)

Levitico, 18

1Il Signore disse ancora a Mosè:2"Parla agli Israeliti e riferisci loro. Io sono il Signore, vostro Dio.3Non farete come si fa nel paese d'Egitto dove avete abitato, né farete come si fa nel paese di Canaan dove io vi conduco, né imiterete i loro costumi.4Metterete in pratica le mie prescrizioni e osserverete le mie leggi, seguendole. Io sono il Signore, vostro Dio.5Osserverete dunque le mie leggi e le mie prescrizioni, mediante le quali, chiunque le metterà in pratica, vivrà. Io sono il Signore.
6Nessuno si accosterà a una sua consanguinea, per avere rapporti con lei. Io sono il Signore.
7Non recherai oltraggio a tuo padre avendo rapporti con tua madre: è tua madre; non scoprirai la sua nudità.8Non scoprirai la nudità della tua matrigna; è la nudità di tuo padre.9Non scoprirai la nudità di tua sorella, figlia di tuo padre o figlia di tua madre, sia nata in casa o fuori.10Non scoprirai la nudità della figlia di tuo figlio o della figlia di tua figlia, perché è la tua propria nudità.11Non scoprirai la nudità della figlia della tua matrigna, generata nella tua casa: è tua sorella.12Non scoprirai la nudità della sorella di tuo padre; è carne di tuo padre.13Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre, perché è carne di tua madre.14Non scoprirai la nudità del fratello di tuo padre, cioè non ti accosterai alla sua moglie: è tua zia.15Non scoprirai la nudità di tua nuora: è la moglie di tuo figlio; non scoprirai la sua nudità.16Non scoprirai la nudità di tua cognata: è la nudità di tuo fratello.
17Non scoprirai la nudità di una donna e di sua figlia; né prenderai la figlia di suo figlio, né la figlia di sua figlia per scoprirne la nudità: sono parenti carnali: è un'infamia.18E quanto alla moglie, non prenderai inoltre la sorella di lei, per farne una rivale, mentre tua moglie è in vita.
19Non ti accosterai a donna per scoprire la sua nudità durante l'immondezza mestruale.
20Non peccherai con la moglie del tuo prossimo per contaminarti con lei.
21Non lascerai passare alcuno dei tuoi figli a Moloch e non profanerai il nome del tuo Dio. Io sono il Signore.
22Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è abominio.23Non ti abbrutirai con alcuna bestia per contaminarti con essa; la donna non si abbrutirà con una bestia; è una perversione.
24Non vi contaminate con nessuna di tali nefandezze; poiché con tutte queste cose si sono contaminate le nazioni che io sto per scacciare davanti a voi.25Il paese ne è stato contaminato; per questo ho punito la sua iniquità e il paese ha vomitato i suoi abitanti.26Voi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni e non commetterete nessuna di queste pratiche abominevoli: né colui che è nativo del paese, né il forestiero in mezzo a voi.27Poiché tutte queste cose abominevoli le ha commesse la gente che vi era prima di voi e il paese ne è stato contaminato.28Badate che, contaminandolo, il paese non vomiti anche voi, come ha vomitato la gente che vi abitava prima di voi.29Perché quanti commetteranno qualcuna di queste pratiche abominevoli saranno eliminati dal loro popolo.30Osserverete dunque i miei ordini e non imiterete nessuno di quei costumi abominevoli che sono stati praticati prima di voi, né vi contaminerete con essi. Io sono il Signore, il Dio vostro".