Sotto il Tuo Manto

Sabato, 19 luglio 2025 - San Simmaco papa (Letture di oggi)

ro oppressa da varie difficoltà  causatemi dal fatto che Gesù mi parlava ed esigeva da me l'esecuzione di quel quadro del quale ho spesso già  parlato. Gli dicevo, scongiurandolo: «Gesù, abbi misericordia di me, non mi affidare cose tanto grandi! Vedi bene che sono appena un pulviscolo, per nulla all'altezza di ciò che dovrei fare». Egli mi assicurò, dicendo: «Ti darò un aiuto visibile, il quale t'assisterà  nel compiere su questa terra il mio volere». Chiesi perdono dei miei dubbi, e aggiunsi: «O Gesù mio, tu sei la mia unica speranza. Parla tu, attraverso la mia bocca, quando mi troverò con persone che hanno autorità  e dottrina, affinché conoscano che questa causa è tua e da te proviene». (Santa Faustina Kowalska)

Isaia, 38

1In quei giorni Ezechia si ammalò gravemente.
Il profeta Isaia figlio di Amoz si recò da lui e gli parlò: "Dice il Signore: Disponi riguardo alle cose della tua casa, perché morirai e non guarirai".
2Ezechia allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore.3Egli disse: "Signore, ricordati che ho passato la vita dinanzi a te con fedeltà e con cuore sincero e ho compiuto ciò che era gradito ai tuoi occhi". Ezechia pianse molto.
4Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaia:5"Va' e riferisci a Ezechia: Dice il Signore Dio di Davide tuo padre: Ho ascoltato la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco io aggiungerò alla tua vita quindici anni.6Libererò te e questa città dalla mano del re di Assiria; proteggerò questa città.7Da parte del Signore questo ti sia come segno che egli manterrà la promessa che ti ha fatto.8Ecco, io faccio tornare indietro di dieci gradi l'ombra sulla meridiana, che è già scesa con il sole sull'orologio di Acaz".
E il sole retrocesse di dieci gradi sulla scala che aveva disceso.

9Cantico di Ezechia re di Giuda, quando cadde malato e guarì dalla malattia.

10Io dicevo: "A metà della mia vita
me ne vado alle porte degli inferi;
sono privato del resto dei miei anni".
11Dicevo: "Non vedrò più il Signore
sulla terra dei viventi,
non vedrò più nessuno
fra gli abitanti di questo mondo.
12La mia tenda è stata divelta e gettata lontano da me,
come una tenda di pastori.
Come un tessitore hai arrotolato la mia vita,
mi recidi dall'ordito.
In un giorno e una notte mi conduci alla fine".
13Io ho gridato fino al mattino.
Come un leone, così egli stritola
tutte le mie ossa.
14Come una rondine io pigolo,
gemo come una colomba.
Sono stanchi i miei occhi di guardare in alto.
Signore, io sono oppresso; proteggimi.15Che dirò? Sto in pena
poiché è lui che mi ha fatto questo.
Il sonno si è allontanato da me
per l'amarezza dell'anima mia.
16Signore, in te spera il mio cuore;
si ravvivi il mio spirito.
Guariscimi e rendimi la vita.
17Ecco, la mia infermità si è cambiata in salute!
Tu hai preservato la mia vita
dalla fossa della distruzione,
perché ti sei gettato dietro le spalle
tutti i miei peccati.
18Poiché non gli inferi ti lodano,
né la morte ti canta inni;
quanti scendono nella fossa
non sperano nella tua fedeltà.
19Il vivente, il vivente ti rende grazie
come io oggi faccio.
Il padre farà conoscere ai figli
la tua fedeltà.
20Il Signore si è degnato di aiutarmi;
per questo canteremo sulle cetre
tutti i giorni della nostra vita,
canteremo nel tempio del Signore.

21Isaia disse: "Si prenda un impiastro di fichi e si applichi sulla ferita, così guarirà".22Ezechia disse: "Qual è il segno per cui io entrerò nel tempio?".