Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 2 giugno 2025 - Santi Marcellino e Pietro (Letture di oggi)

Di fronte al povero, forestiero, malato, bisognoso... c'è chi ignora e c'è chi si gira dall'altra parte perché "la cosa non lo riguarda". C'è chi all'inizio si sente a disagio, poi pensa a tutta la miseria che si accumula nella vita del bisognoso, si commuove e vorrebbe fare qualcosa. Magari regala un piccolo sorriso, un timido saluto, un gesto d'affetto. Ma deve sapere che per il sofferente questo è davvero un bel regalo. Infine c'è chi, ricordandosi delle parole di Gesù, si avvicina al bisognoso e si china sulla sua sofferenza. Vicino a noi c'è troppo dolore sordo e cieco. Ci sono troppi volti tristi e stanchi. Occorre che nessuno rimandi la carità  a una prossima volta, a più tardi. Altrimenti non avrà  il diritto di essere riconosciuto come figlio di un unico Padre. (Don Nikola Vucic)

Giobbe, 10

1Stanco io sono della mia vita!
Darò libero sfogo al mio lamento,
parlerò nell'amarezza del mio cuore.
2Dirò a Dio: Non condannarmi!
Fammi sapere perché mi sei avversario.
3È forse bene per te opprimermi,
disprezzare l'opera delle tue mani
e favorire i progetti dei malvagi?
4Hai tu forse occhi di carne
o anche tu vedi come l'uomo?
5Sono forse i tuoi giorni come i giorni di un uomo,
i tuoi anni come i giorni di un mortale,
6perché tu debba scrutare la mia colpa
e frugare il mio peccato,
7pur sapendo ch'io non sono colpevole
e che nessuno mi può liberare dalla tua mano?
8Le tue mani mi hanno plasmato e mi hanno fatto
integro in ogni parte; vorresti ora distruggermi?
9Ricordati che come argilla mi hai plasmato
e in polvere mi farai tornare.
10Non m'hai colato forse come latte
e fatto accagliare come cacio?
11Di pelle e di carne mi hai rivestito,
d'ossa e di nervi mi hai intessuto.
12Vita e benevolenza tu mi hai concesso
e la tua premura ha custodito il mio spirito.
13Eppure, questo nascondevi nel cuore,
so che questo avevi nel pensiero!
14Tu mi sorvegli, se pecco,
e non mi lasci impunito per la mia colpa.
15Se sono colpevole, guai a me!
Se giusto, non oso sollevare la testa,
sazio d'ignominia, come sono, ed ebbro di miseria.
16Se la sollevo, tu come un leopardo mi dai la
caccia
e torni a compiere prodigi contro di me,
17su di me rinnovi i tuoi attacchi,
contro di me aumenti la tua ira
e truppe sempre fresche mi assalgono.
18Perché tu mi hai tratto dal seno materno?
Fossi morto e nessun occhio m'avesse mai visto!
19Sarei come se non fossi mai esistito;
dal ventre sarei stato portato alla tomba!
20E non son poca cosa i giorni della mia vita?
Lasciami, sì ch'io possa respirare un poco
21prima che me ne vada, senza ritornare,
verso la terra delle tenebre e dell'ombra di morte,
22terra di caligine e di disordine,
dove la luce è come le tenebre.