Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 2 giugno 2025 - Santi Marcellino e Pietro (Letture di oggi)

La dispersione è il nemico numero uno della preghiera. Quando preghi in uno stato dispersivo, finisci sempre per essere frustrato. Invece quando sei in Dio ti senti unito, solido, forte, felice. Ma prima di entrare in Dio hai bisogno di silenzio di un luogo adatto: una chiesetta, un bosco, una stanza appartata. Scegli un momento in cui non sei perseguitato dalla fretta né da preoccupazioni. Una volta ottenuto il silenzio, apriti alla presenza di Dio. Rimani con Lui con un'attenzione come chi ama e si sente amato. Non guardare te stesso. Non pretendere di comprendere. Non analizzzare ciò che vivi. Esiste solamente un Tu per il quale tu sei in questo momento un'attrazione amorosa. Ami e ti senti amato. Tu sei un vaso vuoto, Dio è il contenuto: lasciati riempire. Tu sei un prato in fiore, Lui è il sole: lasciati riscaldare e vivificare. Resta così per lungo tempo, poi torna alla vita concreta pieno di gioia. (Don Nikola Vucic)

Giuditta, 2

1Nell'anno decimottavo, il giorno ventidue del primo mese, nel palazzo di Nabucodònosor re degli Assiri, fu discusso un piano di vendetta contro tutta la terra, come aveva annunziato.2Radunò tutti i suoi ministri e i suoi dignitari, tenne con loro consiglio segreto ed espose compiutamente con la sua parola tutta la perfidia di quelle regioni.3Essi decisero che si dovesse punire con la distruzione chiunque non si era allineato con l'ordine da lui emanato.4Quando ebbe finito la consultazione, Nabucodònosor re degli Assiri chiamò Oloferne, generale supremo del suo esercito, che teneva il secondo posto dopo di lui, e gli disse:5"Questo dice il gran re, il signore di tutta la terra: Ecco tu uscirai come mio luogotenente e prenderai con te uomini valorosi: centoventimila fanti e un contingente di dodicimila cavalli con i loro cavalieri;6quindi muoverai contro tutti i paesi di occidente, perché quelle regioni hanno disobbedito al mio comando.7A costoro ordinerai di preparare la terra e l'acqua, perché con collera piomberò su di loro e coprirò la terra con i piedi del mio esercito e li metterò in suo potere per il saccheggio.8Quelli di loro che cadranno colpiti riempiranno le loro valli e ogni torrente e fiume sarà pieno dei loro cadaveri fino a straripare;9i loro prigionieri li spingerò fino agli estremi di tutta la terra.10Tu dunque va' e occupa per me tutto il loro paese e, quando si saranno arresi a te, li terrai a mia disposizione fino al giorno del loro castigo.11Quanto ai ribelli, non abbia il tuo occhio compassione di destinarli alla morte e alla devastazione in tutto il territorio.12Come è vero che vivo io e vive la potenza del mio regno, questo ho detto e questo farò di mia mano.13Da parte tua bada di non trasgredire alcuna parola del tuo signore, ma eseguisci esattamente ciò che ti ho comandato e non indugiare a tradurre in atto i comandi".14Oloferne uscì dalla corte del suo signore e convocò i comandanti, gli strateghi e gli ufficiali dell'esercito assiro;15quindi scelse e contò gli uomini per le sue formazioni, come gli aveva comandato il suo signore, in numero di centoventimila, più dodicimila arcieri a cavallo,16e li ordinò come si usa inquadrare la truppa per la guerra.17Prese poi cammelli e asini e muli in dotazione alle truppe, in numero grandissimo, e ancora pecore e buoi e capre in quantità innumerevole per il loro vettovagliamento.18Provvide ancora razioni in abbondanza per ciascun uomo e gran rifornimento d'oro e d'argento dal tesoro del re.19Partirono dunque lui e tutte le sue truppe per iniziare la spedizione e precedere il re Nabucodònosor e ricoprire la terra occidentale con i loro carri e i cavalieri e la fanteria scelta.20Si unì anche a loro una moltitudine varia, numerosa come le cavallette e come la polvere del suolo, che non si poteva affatto contare per la grande quantità.
21Mossero da Ninive camminando tre giorni in direzione della pianura di Bectilet e si accamparono a distanza di Bectilet vicino al monte che sta sulla sinistra della Cilicia superiore.22Di là, muovendo tutto il suo esercito, fanti e cavalli e carri, Oloferne si diresse verso la montagna.23Quindi devastò Fud e Lud e depredò i figli di Rassis e gli Ismaeliti, che abitavano lungo il deserto a mezzogiorno di Cheleon.24In seguito passò l'Eufrate, attraversò la Mesopotamia e demolì le città che s'innalzavano sul torrente Abrona e nel territorio fino al mare.25Poi invase i paesi della Cilicia, sterminò quanti gli si opponevano e venne nella regione di Iafet verso mezzogiorno alle frontiere dell'Arabia.26Accerchiò anche tutti i Madianiti e appiccò il fuoco ai loro attendamenti e depredò il loro bestiame.27Proseguendo, scese verso la pianura di Damasco nei giorni della mietitura del grano, diede fuoco a tutti i loro campi e votò allo sterminio i loro greggi e armenti, saccheggiò le loro città, devastò le loro campagne e passò a fil di spada tutti i giovani.28Allora si sparse la paura e il terrore di lui fra tutte le popolazioni della costa, su quelle che si trovavano in Sidòne e in Tiro, fra gli abitanti di Sur e Okina, su tutte le genti di Iemnaan, e anche gli abitanti di Asdòd e Àscalon ne ebbero grande terrore.