Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 2 giugno 2025 - Santi Marcellino e Pietro (Letture di oggi)

Camminavo verso la mia cella. All'improvviso, venni circondata da una quantità  di esseri simili a cani neri, enormi urlanti, quasi che coi loro balzi contro di me mi volessero sbranare. Compresi che erano demoni. Uno di essi parlò ringhiando con furore: «Poiché tu questa notte ci hai sottratto molte anime pregando in favore di quei peccatori che hanno perduto la speranza, noi ti faremo a brani!». Risposi: «Sbranatemi pure, se questa è la volontà  di Dio. Vuol dire che l'ho meritato; ma, esercitando la giustizia, egli non perde la misericordia». A queste parole, i demoni ringhiarono tutti insieme: «Via, via! È con lei l'Onnipotente!». Scomparvero come la polvere, come il rumore della strada. Ripresi il cammino verso la mia cella, riflettendo sull'imperscrutabile misericordia divina. Udii la voce di Gesù: «Satana odia ogni anima, ma per te si strugge d'una rabbia forsennata, perché strapperai molte anime all'inferno diffondendo il culto della mia misericordia». (Santa Faustina Kowalska)

Genesi, 11

1Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole.2Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono.3Si dissero l'un l'altro: "Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco". Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento.4Poi dissero: "Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra".5Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo.6Il Signore disse: "Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile.7Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro".8Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città.9Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.
10Questa è la discendenza di Sem: Sem aveva cento anni quando generò Arpacsad, due anni dopo il diluvio;11Sem, dopo aver generato Arpacsad, visse cinquecento anni e generò figli e figlie.
12Arpacsad aveva trentacinque anni quando generò Selach;13Arpacsad, dopo aver generato Selach, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie.
14Selach aveva trent'anni quando generò Eber;15Selach, dopo aver generato Eber, visse quattrocentotrenta anni e generò figli e figlie.
16Eber aveva trentaquattro anni quando generò Peleg;17Eber, dopo aver generato Peleg, visse quattrocentotrenta anni e generò figli e figlie.
18Peleg aveva trent'anni quando generò Reu;19Peleg, dopo aver generato Reu, visse duecentonove anni e generò figli e figlie.
20Reu aveva trentadue anni quando generò Serug;21Reu, dopo aver generato Serug, visse duecentosette anni e generò figli e figlie.
22Serug aveva trent'anni quando generò Nacor;23Serug, dopo aver generato Nacor, visse duecento anni e generò figli e figlie.
24Nacor aveva ventinove anni quando generò Terach;25Nacor, dopo aver generato Terach, visse centodiciannove anni e generò figli e figlie.
26Terach aveva settant'anni quando generò Abram, Nacor e Aran.
27Questa è la posterità di Terach: Terach generò Abram, Nacor e Aran: Aran generò Lot.28Aran poi morì alla presenza di suo padre Terach nella sua terra natale, in Ur dei Caldei.29Abram e Nacor si presero delle mogli; la moglie di Abram si chiamava Sarai e la moglie di Nacor Milca, ch'era figlia di Aran, padre di Milca e padre di Isca.30Sarai era sterile e non aveva figli.
31Poi Terach prese Abram, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, figlio cioè del suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie di Abram suo figlio, e uscì con loro da Ur dei Caldei per andare nel paese di Canaan. Arrivarono fino a Carran e vi si stabilirono.
32L'età della vita di Terach fu di duecentocinque anni; Terach morì in Carran.