Sotto il Tuo Manto

Martedi, 3 giugno 2025 - San Carlo Lwanga (Letture di oggi)

Digiunare, fare penitenza, perché? Per amore! Altrimenti sarebbe tutto inutile. Privarsi di qualcosa per amore apporta gioia di chi è amato. Nell'amore la privazione dà  senso della completezza. Gesù non ha nulla da offrire a chi si sente pieno di sé, a chi è sazio. Gesù si concede a chi ha sete d'acqua viva, a chi ha fame della Sua parola. E qui si trova il senso del digiuno: nell'aver bisogno di Dio, nell'aver bisogno della presenza dello Sposo, nell'aver bisogno del Suo ritorno. (Don Nikola Vucic)

Rosario dell'ultima Cena



Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Signore Gesù, eccoci alla tua divina presenza, assetati ed affamati del tuo Amore. Ardentemente desideriamo aprire il nostro cuore alla tua Parola che nutre e disseta. In particolare, quest’ oggi vogliamo rivivere in preghiera i momenti della tua ultima cena, e riascoltare le parole da Te pronunciate durante quegli ultimi momenti trascorsi con i tuoi discepoli prima dell’angoscioO Maria, Madre nostra celeste, noi deboli figli tuoi, ci rivolgiamo a Te che sei la Sposa dello Spirito Santo affinché Tu ci aiuti a rivivere nella preghiera i momenti fondamentali dell’ultima cena di Gesù, tuo Figlio e nostro Signore. Donaci la grazia di penetrare il mistero del suo Amore divino che durante l’ultima cena si è rivelato in maniera del tutto particolare. Aiutaci a preparare la nostra anima intercedendo presso il Padre Celeste perché ci perdoni tutti i nostri peccati ed allontani dal nostro cuore tutte le preoccupazioni ed i pensieri che possono disturbare la nostra preghiera ed intralciare il nostro personale incontro con Gesù. E insieme a Te, Madre dell’Amore, rinnoviamo la nostra professione di fede dicendo insieme.

Credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna.



PRIMO MISTERO: Gesù lava i piedi ai suoi discepoli.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: “Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perchè lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perchè come ho fatto io, facciate anche voi. In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, nè un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica”(Gv 13,1-5.12-17)

PRIMO MISTERO: Gesù lava i piedi ai suoi discepoli.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: “Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perchè lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perchè come ho fatto io, facciate anche voi. In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, nè un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica”(Gv 13,1-5.12-17)

PRIMO MISTERO: Gesù lava i piedi ai suoi discepoli.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: “Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perchè lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perchè come ho fatto io, facciate anche voi. In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, nè un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica”(Gv 13,1-5.12-17)

PRIMO MISTERO: Gesù lava i piedi ai suoi discepoli.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: “Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perchè lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perchè come ho fatto io, facciate anche voi. In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, nè un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica”(Gv 13,1-5.12-17)

PRIMO MISTERO: Gesù lava i piedi ai suoi discepoli.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: “Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perchè lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perchè come ho fatto io, facciate anche voi. In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, nè un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica”(Gv 13,1-5.12-17)

PRIMO MISTERO: Gesù lava i piedi ai suoi discepoli.

O Gesù, sii per noi forza e protezione.

Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: “Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perchè lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perchè come ho fatto io, facciate anche voi. In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, nè un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica”(Gv 13,1-5.12-17)



SECONDO MISTERO: Gesù istituisce l’Eucarestia e il sacerdozio.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Mentre mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: “Prendete, questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: “Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza versato per molti. In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio”.(Mc 14,22-25)

SECONDO MISTERO: Gesù istituisce l’Eucarestia e il sacerdozio.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Mentre mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: “Prendete, questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: “Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza versato per molti. In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio”.(Mc 14,22-25)

SECONDO MISTERO: Gesù istituisce l’Eucarestia e il sacerdozio.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Mentre mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: “Prendete, questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: “Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza versato per molti. In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio”.(Mc 14,22-25)

SECONDO MISTERO: Gesù istituisce l’Eucarestia e il sacerdozio.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Mentre mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: “Prendete, questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: “Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza versato per molti. In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio”.(Mc 14,22-25)

SECONDO MISTERO: Gesù istituisce l’Eucarestia e il sacerdozio.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Mentre mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: “Prendete, questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: “Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza versato per molti. In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio”.(Mc 14,22-25)

SECONDO MISTERO: Gesù istituisce l’Eucarestia e il sacerdozio.

O Gesù, sii per noi forza e protezione.

Mentre mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: “Prendete, questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: “Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza versato per molti. In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio”.(Mc 14,22-25)



TERZO MISTERO: Gesù predice il rinnegamento di Pietro.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Simon Pietro domandò a Gesù: “Signore, dove vai?”. Gli rispose Gesù: “Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi”. Pietro disse: “Signore, perchè non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!”. Rispose Gesù: “Darai la tua vita per me? (Gv 13,36-38) In verità ti dico: voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte. Sta scritto infatti: “Percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge”, ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea”. E Pietro gli disse: “Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai”. Gli disse Gesù: “In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte”.(Mt 26,31-34)

TERZO MISTERO: Gesù predice il rinnegamento di Pietro.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Simon Pietro domandò a Gesù: “Signore, dove vai?”. Gli rispose Gesù: “Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi”. Pietro disse: “Signore, perchè non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!”. Rispose Gesù: “Darai la tua vita per me? (Gv 13,36-38) In verità ti dico: voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte. Sta scritto infatti: “Percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge”, ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea”. E Pietro gli disse: “Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai”. Gli disse Gesù: “In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte”.(Mt 26,31-34)

TERZO MISTERO: Gesù predice il rinnegamento di Pietro.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Simon Pietro domandò a Gesù: “Signore, dove vai?”. Gli rispose Gesù: “Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi”. Pietro disse: “Signore, perchè non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!”. Rispose Gesù: “Darai la tua vita per me? (Gv 13,36-38) In verità ti dico: voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte. Sta scritto infatti: “Percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge”, ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea”. E Pietro gli disse: “Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai”. Gli disse Gesù: “In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte”.(Mt 26,31-34)

TERZO MISTERO: Gesù predice il rinnegamento di Pietro.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Simon Pietro domandò a Gesù: “Signore, dove vai?”. Gli rispose Gesù: “Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi”. Pietro disse: “Signore, perchè non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!”. Rispose Gesù: “Darai la tua vita per me? (Gv 13,36-38) In verità ti dico: voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte. Sta scritto infatti: “Percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge”, ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea”. E Pietro gli disse: “Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai”. Gli disse Gesù: “In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte”.(Mt 26,31-34)

TERZO MISTERO: Gesù predice il rinnegamento di Pietro.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Simon Pietro domandò a Gesù: “Signore, dove vai?”. Gli rispose Gesù: “Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi”. Pietro disse: “Signore, perchè non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!”. Rispose Gesù: “Darai la tua vita per me? (Gv 13,36-38) In verità ti dico: voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte. Sta scritto infatti: “Percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge”, ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea”. E Pietro gli disse: “Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai”. Gli disse Gesù: “In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte”.(Mt 26,31-34)

TERZO MISTERO: Gesù predice il rinnegamento di Pietro.

O Gesù, sii per noi forza e protezione.

Simon Pietro domandò a Gesù: “Signore, dove vai?”. Gli rispose Gesù: “Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi”. Pietro disse: “Signore, perchè non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!”. Rispose Gesù: “Darai la tua vita per me? (Gv 13,36-38) In verità ti dico: voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte. Sta scritto infatti: “Percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge”, ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea”. E Pietro gli disse: “Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai”. Gli disse Gesù: “In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte”.(Mt 26,31-34)



QUARTO MISTERO: Gesù conforta i suoi discepoli.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Gesù disse ai suoi discepoli: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perchè siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via. Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perchè io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me ed io in voi. Vi ho detto queste cose perchè abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia, io ho vinto il mondo!”. (Gv 14, 1-4.18-20; 16,33)

QUARTO MISTERO: Gesù conforta i suoi discepoli.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Gesù disse ai suoi discepoli: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perchè siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via. Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perchè io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me ed io in voi. Vi ho detto queste cose perchè abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia, io ho vinto il mondo!”. (Gv 14, 1-4.18-20; 16,33)

QUARTO MISTERO: Gesù conforta i suoi discepoli.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Gesù disse ai suoi discepoli: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perchè siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via. Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perchè io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me ed io in voi. Vi ho detto queste cose perchè abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia, io ho vinto il mondo!”. (Gv 14, 1-4.18-20; 16,33)

QUARTO MISTERO: Gesù conforta i suoi discepoli.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Gesù disse ai suoi discepoli: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perchè siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via. Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perchè io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me ed io in voi. Vi ho detto queste cose perchè abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia, io ho vinto il mondo!”. (Gv 14, 1-4.18-20; 16,33)

QUARTO MISTERO: Gesù conforta i suoi discepoli.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Gesù disse ai suoi discepoli: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perchè siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via. Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perchè io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me ed io in voi. Vi ho detto queste cose perchè abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia, io ho vinto il mondo!”. (Gv 14, 1-4.18-20; 16,33)

QUARTO MISTERO: Gesù conforta i suoi discepoli.

O Gesù, sii per noi forza e protezione.

Gesù disse ai suoi discepoli: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perchè siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via. Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perchè io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me ed io in voi. Vi ho detto queste cose perchè abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia, io ho vinto il mondo!”. (Gv 14, 1-4.18-20; 16,33)



QUINTO MISTERO: Gesù promette lo Spirito Santo.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

“Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perchè rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perchè non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perchè egli dimora presso di voi e sarà in voi. Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perchè, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato ve lo manderò”. Gv 14, 15-17.25-26; 16,7)

QUINTO MISTERO: Gesù promette lo Spirito Santo.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

“Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perchè rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perchè non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perchè egli dimora presso di voi e sarà in voi. Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perchè, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato ve lo manderò”. Gv 14, 15-17.25-26; 16,7)

QUINTO MISTERO: Gesù promette lo Spirito Santo.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

“Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perchè rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perchè non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perchè egli dimora presso di voi e sarà in voi. Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perchè, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato ve lo manderò”. Gv 14, 15-17.25-26; 16,7)

QUINTO MISTERO: Gesù promette lo Spirito Santo.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

“Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perchè rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perchè non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perchè egli dimora presso di voi e sarà in voi. Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perchè, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato ve lo manderò”. Gv 14, 15-17.25-26; 16,7)

QUINTO MISTERO: Gesù promette lo Spirito Santo.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

“Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perchè rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perchè non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perchè egli dimora presso di voi e sarà in voi. Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perchè, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato ve lo manderò”. Gv 14, 15-17.25-26; 16,7)

QUINTO MISTERO: Gesù promette lo Spirito Santo.

O Gesù, sii per noi forza e protezione.

“Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perchè rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perchè non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perchè egli dimora presso di voi e sarà in voi. Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perchè, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato ve lo manderò”. Gv 14, 15-17.25-26; 16,7)



SESTO MISTERO: Gesù ci lascia la sua Pace.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

“Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perchè il Padre è più grande di me”. (Gv 14,23-24.27-28)

SESTO MISTERO: Gesù ci lascia la sua Pace.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

“Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perchè il Padre è più grande di me”. (Gv 14,23-24.27-28)

SESTO MISTERO: Gesù ci lascia la sua Pace.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

“Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perchè il Padre è più grande di me”. (Gv 14,23-24.27-28)

SESTO MISTERO: Gesù ci lascia la sua Pace.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

“Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perchè il Padre è più grande di me”. (Gv 14,23-24.27-28)

SESTO MISTERO: Gesù ci lascia la sua Pace.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

“Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perchè il Padre è più grande di me”. (Gv 14,23-24.27-28)

SESTO MISTERO: Gesù ci lascia la sua Pace.

O Gesù, sii per noi forza e protezione.

“Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perchè il Padre è più grande di me”. (Gv 14,23-24.27-28)



SETTIMO MISTERO: Gesù viene rinnegato da Pietro.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote; Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: “Forse anche tu sei dei discepoli di quest’uomo?” Egli rispose: “Non lo sono”. Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava. Gli dissero: “Non sei anche tu dei suoi discepoli?” Egli lo negò e disse: “Non lo sono”. Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: “Non ti ho forse visto con lui ne giardino?” Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò. (Gv 18,15-18.25-27). Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: “Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte”. E, uscito, pianse amaramente. (Lc 22,61-62)

SETTIMO MISTERO: Gesù viene rinnegato da Pietro.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote; Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: “Forse anche tu sei dei discepoli di quest’uomo?” Egli rispose: “Non lo sono”. Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava. Gli dissero: “Non sei anche tu dei suoi discepoli?” Egli lo negò e disse: “Non lo sono”. Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: “Non ti ho forse visto con lui ne giardino?” Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò. (Gv 18,15-18.25-27). Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: “Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte”. E, uscito, pianse amaramente. (Lc 22,61-62)

SETTIMO MISTERO: Gesù viene rinnegato da Pietro.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote; Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: “Forse anche tu sei dei discepoli di quest’uomo?” Egli rispose: “Non lo sono”. Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava. Gli dissero: “Non sei anche tu dei suoi discepoli?” Egli lo negò e disse: “Non lo sono”. Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: “Non ti ho forse visto con lui ne giardino?” Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò. (Gv 18,15-18.25-27). Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: “Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte”. E, uscito, pianse amaramente. (Lc 22,61-62)

SETTIMO MISTERO: Gesù viene rinnegato da Pietro.

O Gesù, sii per noi forza e protezione.

Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote; Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: “Forse anche tu sei dei discepoli di quest’uomo?” Egli rispose: “Non lo sono”. Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava. Gli dissero: “Non sei anche tu dei suoi discepoli?” Egli lo negò e disse: “Non lo sono”. Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: “Non ti ho forse visto con lui ne giardino?” Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò. (Gv 18,15-18.25-27). Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: “Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte”. E, uscito, pianse amaramente. (Lc 22,61-62)



SETTIMO MISTERO: Gesù viene rinnegato da Pietro.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote; Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: “Forse anche tu sei dei discepoli di quest’uomo?” Egli rispose: “Non lo sono”. Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava. Gli dissero: “Non sei anche tu dei suoi discepoli?” Egli lo negò e disse: “Non lo sono”. Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: “Non ti ho forse visto con lui ne giardino?” Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò. (Gv 18,15-18.25-27). Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: “Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte”. E, uscito, pianse amaramente. (Lc 22,61-62)

SETTIMO MISTERO: Gesù viene rinnegato da Pietro.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote; Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: “Forse anche tu sei dei discepoli di quest’uomo?” Egli rispose: “Non lo sono”. Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava. Gli dissero: “Non sei anche tu dei suoi discepoli?” Egli lo negò e disse: “Non lo sono”. Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: “Non ti ho forse visto con lui ne giardino?” Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò. (Gv 18,15-18.25-27). Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: “Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte”. E, uscito, pianse amaramente. (Lc 22,61-62)

SETTIMO MISTERO: Gesù viene rinnegato da Pietro.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote; Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: “Forse anche tu sei dei discepoli di quest’uomo?” Egli rispose: “Non lo sono”. Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava. Gli dissero: “Non sei anche tu dei suoi discepoli?” Egli lo negò e disse: “Non lo sono”. Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: “Non ti ho forse visto con lui ne giardino?” Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò. (Gv 18,15-18.25-27). Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: “Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte”. E, uscito, pianse amaramente. (Lc 22,61-62)

SETTIMO MISTERO: Gesù viene rinnegato da Pietro.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote; Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: “Forse anche tu sei dei discepoli di quest’uomo?” Egli rispose: “Non lo sono”. Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava. Gli dissero: “Non sei anche tu dei suoi discepoli?” Egli lo negò e disse: “Non lo sono”. Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: “Non ti ho forse visto con lui ne giardino?” Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò. (Gv 18,15-18.25-27). Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: “Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte”. E, uscito, pianse amaramente. (Lc 22,61-62)

SETTIMO MISTERO: Gesù viene rinnegato da Pietro.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote; Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: “Forse anche tu sei dei discepoli di quest’uomo?” Egli rispose: “Non lo sono”. Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava. Gli dissero: “Non sei anche tu dei suoi discepoli?” Egli lo negò e disse: “Non lo sono”. Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: “Non ti ho forse visto con lui ne giardino?” Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò. (Gv 18,15-18.25-27). Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: “Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte”. E, uscito, pianse amaramente. (Lc 22,61-62)

SETTIMO MISTERO: Gesù viene rinnegato da Pietro.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote; Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: “Forse anche tu sei dei discepoli di quest’uomo?” Egli rispose: “Non lo sono”. Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava. Gli dissero: “Non sei anche tu dei suoi discepoli?” Egli lo negò e disse: “Non lo sono”. Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: “Non ti ho forse visto con lui ne giardino?” Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò. (Gv 18,15-18.25-27). Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: “Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte”. E, uscito, pianse amaramente. (Lc 22,61-62)

SETTIMO MISTERO: Gesù viene rinnegato da Pietro.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote; Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: “Forse anche tu sei dei discepoli di quest’uomo?” Egli rispose: “Non lo sono”. Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava. Gli dissero: “Non sei anche tu dei suoi discepoli?” Egli lo negò e disse: “Non lo sono”. Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: “Non ti ho forse visto con lui ne giardino?” Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò. (Gv 18,15-18.25-27). Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: “Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte”. E, uscito, pianse amaramente. (Lc 22,61-62)



O Gesù, nostro Salvatore, noi siamo consapevoli che tutto quanto ci hai donato durante l’ultima cena è frutto dell’Amore infinito del tuo Cuore misericordioso; per questo, con profonda riconoscenza, ti ripetiamo insieme: Noi ti ringraziamo!

Cuore Sacratissimo di Gesù.... Noi ti ringraziamo!

Cuore formato dal S. Spirito nel seno di Maria... Noi ti ringraziamo!

Cuore sostanzialmente unito al Verbo di Dio... Noi ti ringraziamo!

Maestà infinita... Noi ti ringraziamo!

Tempio Santo di Dio... Noi ti ringraziamo!

Tabernacolo dell’Altissimo... Noi ti ringraziamo!

Casa di Dio e porta del Cielo... Noi ti ringraziamo!

Fornace ardente di carità... Noi ti ringraziamo!

Santuario di giustizia e amore... Noi ti ringraziamo!

Cuore colmo di bontà e amore... Noi ti ringraziamo!

Oceano di tutte le virtù... Noi ti ringraziamo!

Cuore degno di ogni lode... Noi ti ringraziamo!

Re e centro di tutti i cuori... Noi ti ringraziamo!

Cuore ricolmo di sapienza e di scienza... Noi ti ringraziamo!

Cuore pienamente divino... Noi ti ringraziamo!

Cuore in cui il Padre si compiacque... Noi ti ringraziamo!

Desiderio di tutte le genti... Noi ti ringraziamo!

Cuore paziente e misericordioso... Noi ti ringraziamo!

Cuore generoso con chi ti invoca... Noi ti ringraziamo!

Fonte di vita e di santità... Noi ti ringraziamo!

Propiziazione per i nostri peccati... Noi ti ringraziamo!

Cuore ricolmato di oltraggi... Noi ti ringraziamo!

Cuore sanguinante d’amore... Noi ti ringraziamo!

Cuore obbediente fino alla morte... Noi ti ringraziamo!

Cuore trafitto da una lancia... Noi ti ringraziamo!

Fonte di ogni consolazione... Noi ti ringraziamo!

Vita e resurrezione nostra... Noi ti ringraziamo!

Pace e riconciliazione nostra... Noi ti ringraziamo!

Vittima dei peccatori... Noi ti ringraziamo!

Salvezza di chi spera in te... Noi ti ringraziamo!

Speranza di chi muore in te... Noi ti ringraziamo!

Gioia di tutti i santi.... Noi ti ringraziamo!

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,esaudiscici, o Signore.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,abbi pietà di noi.

Padre Santo, donaci la tua santa Benedizione affinché possiamo spargere la fragranza dell’Eucaristia in ogni nostro ambiente. Fa’ che la tua Benedizione inondi il nostro cuore del tuo Spirito e della tua stessa Vita.

Fa’ che penetri nell’intimo di noi stessi e prenda tutto il nostro essere così pienamente che tutta la nostra vita possa essere soltanto una irradiazione della Tua.

E fa’ che ogni fratello che incontreremo, possa sentire la tua Presenza nella nostra anima, possa cogliere nei nostri occhi un riflesso dei tuoi occhi.

Questa particolare Benedizione, Padre Buono, ti chiediamo con fede ardente cantando insieme il Padre Nostro.