Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 2 giugno 2025 - Santi Marcellino e Pietro (Letture di oggi)

Come è difficile credere nel Vangelo! Cioè credere che si vince perdendo noi stessi; credere che sono beati i poveri, i miti, gli affamati; credere che il potere è un pericolo, la ricchezza schiavitù, la vita comoda una tentazione. No, non è facile credere nel Vangelo. Nonostante siano passati duemila anni, ci sono dei cristiani che ancora credono che la benevolenza di Dio si rivela nella forza del potere, nello stare bene o nel possedere molte ricchezze. Ecco perché, davanti alla prova del dolore, circola abbondante l'incredulità . Siamo ancora convinti che la Chiesa deve dominare, possedere molte ricchezze e sconfiggere i propri nemici. Nemici? Ma Gesù ha detto con parole chiare che non abbiamo più nemici da ché sono proprio loro che dobbiamo amare in maniera particolare. Ma possibile che non abbiamo capito i motivi per cui Gesù ha sostituito l'umiltà  all'orgoglio, il perdono al rancore, il servizio al potere? Perché è così difficile capire i paradossi evangelici? Perché nel mio vecchio cuore pagano faccio ancora tanta fatica a comprendere le Beatitudini? Comunque, le parole scomode del Vangelo si comprendono quando cominciamo metterle in pratica. (Don Nikola Vucic)

Pei nostri benefattori vivi e defunti

 Pei nostri benefattori vivi e defunti

Concedete, o Signore, a quelli, che per amor vostro ci fecero del bene, il premio loro promesso. Date ai nostri benefattori viventi il centuplo in questa vita; concedete loro quella pace che il mondo dar non può, tenete da loro lontana ogni sventura, spandete le vostre benedizioni sulle loro persone, sulle loro campagne, sopra tutti i loro beni; ma specialmente donate loro la vostra amicizia, tesoro più prezioso che esser vi possa; fateli perseverare nel vostro amore sino alla morte, affinchè abbiano la bella sorte di giungere al possesso di quella gloria che pur prometteste a chi avesse fatto del bene a qualcheduno dei vostri anche minimi servi.

A quelli poi de' nostri benefattori, che già ci precedettero nell'altra vita, e ancor si trovano nel purgatorio, fate risplendere la luce dei vostri eletti. Sì, o benignissimo Redentore, versate una goccia del vostro preziosissimo sangue su quelle anime affinchè rese monde e candide siano tosto introdotte dai loro angeli negli eterni tabernacoli. Così sia.

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