Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 5 settembre 2025 - Santa Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu) (Letture di oggi)

Quando penso alla guerra in Ucraina, spesso il mio pensiero vola a quell'episodio biblico che riguarda la battaglia tra Israeliti e Amaleciti. Soltanto che lo scrittore sacro, invece di descrivere la guerra e i suoi eroi, ci parla di Mosè che ne sta fuori della mischia, appartato in preghiera. È proprio questa la chiave cristiana per combattere la guerra e per arrivare alla vittoria: la preghiera. La guerra viene vinta da coloro che non vi partecipano direttamente e usano l'arma della preghiera. Allora quali sono i veri protagonisti della storia? Quelli che appaiono sempre in primo piano, riempiono i giornali e schermi televisivi oppure quelli che lavorano in disparte, in silenzio, in profondità , che si dedicano alla preghiera? In un mondo fatto di apparenza, di propaganda e di esibizionismo, ci sono delle persone speciali che fanno un lavoro sotterraneo. E solo grazie a loro che il mondo non si inceppa. (Don Nikola Vucic)

Preghiera di un pio agricoltore

 Preghiera di un pio agricoltore

Dio onnipotente, che avete in mano le sorti degli uomini, e nell'ordine della vostra Provvidenza a ciascuno fissate la propria condizione, voi mi avete posto in uno stato molto penoso. Io in questo mondo non ho bene alcuno, se non il lavoro delle mie mani. La terra che io coltivo è sovente per me una terra ingrata, la quale non produce che triboli e spine. Le disgrazie del tempo, i disordini delle stagioni, gli uragani, le grandini, le siccità, le innondazioni devastano assai frequentemente le campagne, e ci tolgono la speranza delle raccolte; e spesso dopo aver bagnato la terra co' miei sudori, sono costretto ancora a bagnarla delle mie lagrime.

Conosco, o mio Dio, che sono i nostri peccati, che ci attirano i vostri flagelli, e pure tale è il nostro acciecamento, che non cerchiamo di disarmare la mano che ci percuote. Invece di calmare il vostro sdegno colla nostra sommessione, colla nostra pazienza, col nostro pentimento, noi ci abbandoniamo ai lamenti, alle mormorazioni, e talvolta anche alle imprecazioni e alle bestemmie contro la vostra Providenza. Me disgraziato! io fui di questo numero. Nel tempo stesso che voi mi punivate delle mie offese, io vi offendeva nuovamente!

Dio di misericordia, abbiate pietà dei vostri figli. Per colpevoli che eglino siano, sono pur sempre opera delle vostre mani, e prezzo del vostro sangue. Mi sono abusato della vostra bontà, è vero, o mio Dio; ma ora me ne pento, per l'avvenire vi sarò più fedele, più obbediente, più rassegnato.

Io risolvo, o mio Dio, coll'aiuto della grazia vostra di correggere la mia condotta. Io adorerò in tutto la vostra Previdenza, bacierò la mano che mi flagella, e quando voi vi degnerete di spandere sopra le mie fatiche le celesti benedizioni, che ora imploro, io non mi dimenticherò di esservene riconoscente, e sciogliervi inni di ringraziamento, e sempre mi adoprerò per regolarmi in modo da meritarmi la vostra amicizia nel tempo e nell'eternità.

mail mail telegram facebook twitter twitter