Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 2 giugno 2025 - Santi Marcellino e Pietro (Letture di oggi)

Chi si scaglia contro il confratello perché ha rivelato la sua mancanza al superiore, disprezza il precetto della correzione fraterna e dimostra che ha poca stima della propria perfezione. (Massime di perfezione cristiana)

Preghiera sullo stato verginale

 Preghiera sullo stato verginale

io Signore, mio Dio, io mi presento al vostro cospetto, e vi prego di quell’assistenza e di quei doni, di cui abbisogno nel mio stato. Io non chiedo alcuna di quelle qualità esterne, che eccitano solo la vanità e spesso diventano pericolose alla virtù. Ma solo io vi domando un cuor puro ed innocente. Questo è il maggior mio bene, la mia bellezza, il mio ornamento. Io vivo in un mondo pieno di pericoli, armatemi di vigilanza e di prudenza. Fate che io diffidi del mio cuore, e stia attento sulle più secrete sue inclinazioni. Fate che io vegli sulle mie parole, su' miei sguardi, e non dia mai al prossimo occasione di cattivi pensieri, o di pigliarsi certe libertà, le quali offendono anche per poco l'angelica virtù della purità. Fate che in tutto il mio contegno si vegga la modestia ed il pudore ed apparisca il rispetto per la virtù, e l’orrore pel vizio. Concedetemi quella dignità dell’innocenza che impone silenzio persino ne' suoi nemici. Fate che io spiri in tutto verecondia ed abbomini ogni cosa che sappia d'immodestia, quand'anche fosse questa autorizzata dalla madre e dall’esempio. Difendetemi dalle passioni che sono le nemiche capitali della purità verginale, cioè la vanità e l'ambizione di piacere. Chiudete le mie orecchie alla voce dell'adulazione e rendetemi insensibile al solletico della sensualità. Svegliate in me un grande aborrimento per ogni cosa, che innanzi a voi mi possa far arrossire. Confortatemi nell'ora della tentazione con buoni pensieri. Fate che io fugga perfin l'ombra del peccato, e non mai stimi da poco quanto offende anche per poco la bella virtù della modestia.

Sovratutto poi, o Signore, imprimetemi il timor vostro nel mio cuore. Solo un fervente amore a voi, ed una vera pietà può farmi superare la debolezza di mia natura. Non mai abbandonerò la preghiera anche nelle quotidiane mie occupazioni, voglio mantenere vivo nel mio cuore il fuoco della divozione. Mi terrò sempre stretto a Voi, mia fortezza. Fate risplendere la vostra potenza in questa debole creatura. Solo le anime pure vedranno voi; mantenete dunque immacolato il mio cuore affinchè un dì possa essere a parte di questa felicità.

O mio Gesù, Voi avete col sangue vostro lavata l'anima mia, ed io avrò l'ardire di macchiarla così facilmente? Voi pendete dalla croce tutto piagato, ed io attenderò a soddisfare questo corpo, seguitando le mie cattive inclinazioni? Io sono proprietà vostra così preziosa, e mi abbandonerò di nuovo al peccato, dal quale mi avete riscattato colla morte vostra? Ah! no giammai, Gesù, sposo diletto dell'anima mia.

Vergine purissima, e presso Dio avvocata potente, il vostro esempio mi sta sempre dinanzi agli occhi. Io voglio onorarvi coll’imitare le vostre virtù, col seguire le vostre pedate. Aiutatemi colla vostra intercessione, affinchè possa piacere a Dio menando una vita purissima. Così sia

La Chiesa cattolica appoggiata alla dottrina del Salvatore e all'autorità degli Apostoli e dei ss. Padri ha sempre stimato lo stato verginale e celibe pel migliore fra tutti. Anzi questo è un articolo di fede definito dal Concilio di Trento (sess. 24). Lo stato matrimoniale è bensì necessario, e nella nuova legge elevato alla dignità di Sacramento; ma lo stato celibe eletto per virtù e per amor di Dio è più perfetto e meritorio. Ma, non tutti, dice Gesù Cristo, comprendono questa parola, ma coloro solamente a cui è dato. I Ss. Padri non hanno espressioni sufficienti per commendare questo stato. Ora lo paragonano allo stato degli Angeli, e lo chiamano immagine dell'incorruttibilità che godranno i corpi nella gloria; altra volta sollevano i vergini fin sopra gli angeli, perchè questi sono puri di natura, queglino in virtù di combattimento. I Vergini, diceva s. Cipriano, sono i più bei fiori della Chiesa, le pecorelle più elette del gregge di Gesù Cristo, il perfetto modello della sua santità, l'ornamento della divina sua grazia, il capo d'opera dell'onore e della gloria. Non meno la esalta s. Atanasio quando dice: « La verginità è un tesoro inesauribile, una margarita preziosa, il tempio di Dio e l'abitazione dello Spirito Santo: essa è la vincitrice della morte, la vita degli Angeli, la corona degli eletti. »

Chi non amerà questo stato e volentieri non lo abbraccerà quando vi si senta chiamato da un’interna voce di Dio, oppure per certe circostanze in cui si trova, conosca che Iddio lo vuole in questo stato?

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