Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 2 giugno 2025 - Santi Marcellino e Pietro (Letture di oggi)

L'Eucaristia è il Pane vivo disceso dal cielo. L'Eucaristia è la manna nel deserto della vita. L'Eucaristia è il Pane della vita eterna. L'Eucaristia è la pienezza del dono; è la perla preziosa nascosta nel Mistero. L'Eucaristia è Dio fatto presenza nella tua vita. L'Eucaristia è l'Amore vicino al tuo cuore. L'Eucaristia è Pane nel tuo cammino, che vela e svela Gesù. Nell'Eucaristia Gesù sta li per abbracciarti come amico caro da tanto tempo, sta lì per amarti e sostenerti. Ama e adora L'Eucaristia! (Don Nikola Vucic)

Novena alla Vergine della Rivelazione

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Primo giorno

“Non lasciate mai il Santo Rosario, io sono con voi, sempre, per aiutarvi”. “…pregare sempre, senza stancarsi” (Lc 18,1)

Meditazione

Come ogni buona madre, la Vergine della Rivelazione dà sempre ai suoi figli le indicazioni per camminare nel pellegrinaggio terreno: pregate il Santo Rosario! Ripetutamente Maria propone la stessa preghiera a tutti coloro che cercano il suo aiuto. Tuttavia, ci dona anche la consolazione che lei si trova sempre al nostro fianco nelle tribolazioni. Il pensiero della vicinanza di Maria Santissima ci fa sentire meno soli e aumenta il nostro coraggio nell’affrontare le difficoltà della vita, sapendo che con la sua materna compagnia è sempre al nostro fianco.

All’inizio di questi nove giorni in sua compagnia, affidiamo tutto ciò che abbiamo nel cuore alla sua materna cura, chiedendole aiuto e intercessione.

Insegnamenti della Chiesa

“Difatti, sullo sfondo delle parole Ave Maria passano davanti agli occhi dell’anima i principali episodi della vita di Gesù Cristo. Essi si compongono nell’insieme dei misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi, e ci mettono in comunione viva con Gesù attraverso – potremmo dire – il Cuore della sua Madre. Nello stesso tempo il nostro cuore può racchiudere in queste decine del Rosario tutti i fatti che compongono la vita dell’individuo, della famiglia, della nazione, della Chiesa e dell’umanità. Vicende personali e vicende del prossimo e, in modo particolare, di coloro che ci sono più vicini, che ci stanno più a cuore. Così la semplice preghiera del Rosario batte il ritmo della vita umana”. (RVM n2)

SUPPLICA ALLA VERGINE DELLA RIVELAZIONE

Vergine Santissima della Rivelazione, che sei nella Trinità Divina, degnati, ti preghiamo, di rivolgere a noi il tuo sguardo misericordioso e benigno. O Maria! Tu che sei la nostra potente avvocata presso Dio, che con questa terra di peccato ottieni grazie e miracoli per la conversione degli increduli e dei peccatori, fa’ che otteniamo dal tuo figlio Gesù, con la salvezza dell’anima, anche la perfetta salute del corpo e le grazie di cui abbiamo bisogno. Concedi alla Chiesa ed al Capo di Essa, il Romano Pontefice, la gioia di vedere la conversione dei suoi nemici, la propagazione del Regno di Dio su tutta la terra, l’unità dei credenti in Cristo, la pace delle nazioni, affinché possiamo meglio amarti e servirti in questa vita e meritare di venire un giorno a goderti e ringraziarti eternamente in Cielo. Amen. Nihil obstat +Hilario, Obispo

Preghiamo un Ave Maria.

La Vergine della Rivelazione alle Tre Fontane (Roma)

La Santa Vergine Maria apparve diverse volte a Bruno Cornacchiola (nato nel 1913) come «Vergine della rivelazione». Il luogo delle apparizioni è divenuto oggi una meta di pellegrinaggio molto frequentata e posta sotto il controllo della Chiesa, che però non ha ancora preso una decisione definitiva. A causa del particolare significato di queste apparizioni e delle altre manifestazioni carismatiche esponiamo il caso in modo esteso. Come già citato, nella stessa grotta di Tre Fontane di Roma la Madonna era apparsa all’allora ventenne Luigina Sinapi, nel 1937.

Antefatti - 11 veggente proveniva da una famiglia desolata.
Egli e gli altri cinque fratelli e sorelle erano abbandonati praticameflte a se stessi poiché la madre manteneva la famiglia lavorando. Bruno venne battezzato quasi per caso. A quattordici anni se ne andò di casa e visse, fino al tempo del servizio mffiLre, come scugnizzo e vagabondo a Roma. A ventitré anni si sposò e prese parte alla guerra di Spagna, come volontario dalla parte dei rossi. In Spagna, il Cornacchiola strinse amicizia con un tedesco fanatico protestante e ritornò in Italia, come antipapista e anticattolico, nel 1939. Ottenne un lavoro di controllore nell’azienda tranviaria; aderì al partito d’azione e ai battisti, e più tardi divenne avventista. Per molti anni si impegnò cercando di allontanare sua moglie dal cattolicesimo, incendiò tutte le immagini dei santi, e una volta perfino il crocifisso della sua sposa. Con il passare del tempo il suo atteggiamento intollerante peggiorava sempre più. Nonostante tutti i tentativi fatti da sua moglie per convertirlo, e quelli da lui stessi fatti per accontentare la moglie (come la celebrazione dei nove venerdì del santo Cuore), Bruno divenne uno dei più fanatici agitatori contro l’Italia cattolica e soprattutto contro la Santa Vergine Maria. Infine la moglie, per amore del marito, fu perfino costretta a ritirarsi dalla Chiesa. Prima apparizione (12 aprile 1947) - Tre Fontane è un luogo alla periferia di Roma; la tradizione del nome si riporta al martirio e al capo decapitato dell’apostolo Paolo che rimbalzando, all’atto dell’amputazione, avrebbe battuto tre volte al suolo e nei tre punti toccati sarebbe sorta una fonte. Il paesaggio si presta molto bene a belle escursioni e gite; il luogo è ricco di grotte naturali scavate nelle rocce che spesso divengono rifugi per i vagabondi ospitano incontri d’amore furtivi. Non distante dall’Abbazia trappista di Tre Fontane, un bel sabato primaverile, si recò Bruno con i suoi tre figli per fare una gita. Mentre i bambini di Bruno giocavano, egli scriveva una relazione da esporre in una conferenza, nella quale voleva dimostrare l’assoluta inesistenza della verginità e dell’Immacolata Concezione di Maria, quindi anche, secondo lui, l’assoluta infondatezza dell’Assunzione in cielo. Improvvisamente il più piccolo dei figli, Gianfranco, per cercare la palla scomparve. Bruno, appresa la notizia dagli altri figli, si pose alla ricerca del bambino. Dopo un certo tempo trascorso in infruttuose ricerche, i tre trovarono il più piccolo che, inginocchiato dinanzi a una grotta, se ne restava estasiato ed esclamava con un filo di voce: «Bella Signora!». Poi Gianfranco chiamò gli altri due fratelli, che appena gli si accostarono caddero anch’essi in ginocchio pronunciando a fil di voce: «Bella Signora». Frattanto Bruno continuava a chiamare i figli che non reagivano in alcun modo perché erano in uno stato di “trance”, fissati su qualcosa che egli non riusciva a vedere. Alla vista dei figli in quelle condizioni, l’uomo, indispettito e stupito, varcò la soglia della grotta e penetrò fino all’interno alla ricerca di qualcosa che non poteva vedere. Nell’uscirsene e passando dinanzi ai suoi ragazzi in trance esclamò spontaneo: «Dio salvaci!». Appena pronunciate quelle parole vide immediatamente due mani levarsi dall’oscurità che, emanando raggi pieni di luce, si dirigevano su di lui, fino a toccargli il viso.Contemporaneamente l’uomo ebbe la sensazione che quella mano gli strappasse qualcosa davanti agli occhi. Poi avvertì un dolore e chiuse gli occhi. Quando li riaprì, vide una luce radiosa illuminarsi sempre più e in essa ebbe l’impressione di distinguere la figura della «bella Signora», in tutta la sua folgorante bellezza celeste. Una simile bellezza così ancestrale lasciò pieno di stupore e profondo rispetto l’incallito nemico del cattolicesimo e soprattutto del culto mariano. Bruno, di fronte a quest’apparizione celeste, si sentì immerso in una soave letizia come mai prima d’ora la sua anima aveva avuto modo di conoscere. Nell’apparizione stupenda la Madre di Dio portava una tunica di color bianco raggiante, tenuta intorno ai fianchi da una cintura rosa e un velo verde sul capo che scendeva fino al suolo lasciando sciolti i capelli neri. La Mamma del Redentore poggiava i suoi piedi nudi su una roccia di tufo. Nella mano destra teneva un libro grigio piccolo che stringeva al petto con la mano sinistra. Mentre l’uomo era così assorto in quella contemplazione udì levarsi una voce nell’aria:
«Io sono la Vergine della rivelazione. Tu mi perseguiti. Adesso basta! Entra nel santo ovile. Il Dio promesso è, e resta immutabile: i nove venerdì del santo Cuore, che tu hai celebrato, spinto dall’amore della tua moglie fedele prima che tu prendessi definitivamente la via dell’errore, ti hanno salvato».

A sentire queste parole Bruno ebbe la sensazione che il suo spirito si fosse librato ed egli fosse immerso in un’indicibile gioia. Mentre rimaneva in quello stato, si levò tutt’intorno un profumo soave, tenue e indescrivibile, pieno di mistero e di purificazione che trasformò l’antro in una grotta incantevole e celestiale, gli escrementi e le immondizie sembrarono scomparire ed essere coperte per sempre da quel meraviglioso effiuvio odoroso. Prima di accomiatarsi Maria SS. istruì a lungo Bruno, lasciò un messaggio per il papa e infine pronunciò ancora queste parole: -

«Io desidero lasciarti una prova che quest’apparizione viene direttamente da Dio, così tu non puoi avere nessun dubbio ed escludere che essa provenga dal nemico dell’Inferno. Questo è il segno: appena incontri per la strada o in chiesa un prete, rivolgigli queste parole: “Padre io devo parlare con lei! “. Se quello risponde: “Ave Maria, figlio mio cosa vuoi?”, allora pregalo di ascoltarti perché tu sei stato scelto da me. A lui puoi manifestare cosa c’è nel tuo cuore affinché egli possa raccomandarti e introdurti a un altro prete:quello sarà il prete giusto per il tuo caso! Poi sarai ammesso dal Santo Padre, il Sommo Pontefice dei cristiani, e gli trasmetterai il mio messaggio. Una persona che io ti mostrerò ti introdurrà da lui. Molti, ai quali tu narrerai questa storia, non ti crederanno, ma non lasciarti influenzare».

Infine la meravigliosa Signora si girò e si allontanò tra le rocce in direzione di San Pietro. L’uomo potè solo scorgere il suo mantello. Maria SS. aveva mostrato al Cornacchiola che il libro nella sua mano era una Bibbia! Gli volle mostrare, che era qui realmente come veniva rappresentata nella Bibbia: Vergine, Immacolata e Assunta in Cielo! Ripresosi dall’avvenimento mistico, il padre con i suoi tre figli presero in silenzio la via del ritorno; prima di rientrare a casa fecero una sosta nella chiesa di Tre Fontane dove Bruno imparò da Isola, sua figlia, l’Ave Maria che non ricordava più. Quando iniziò a recitare la preghiera si sentì muovere da una commozione e da un pentimento profondo; pianse e pregò per molto tempo. All’uscita dalla chiesa, comprò per i suoi figli cioccolate e disse loro calorosamente di non raccontare a nessuno quella storia. I ragazzi però, giunti a casa, non poterono trattenersi dal narrare alla madre la vicenda. La moglie di Bruno aveva subito riconosciuto il cambiamento del marito e aveva sentito il meraviglioso odore che emanava dal marito e dai bambini; lei perdonò interiormente Bruno per tutto quello che le aveva fatto subire negli anni precedenti. La prova - Dopo alcune delusioni subite dal Cornacchiola (tra i sacerdoti interrogati nessuno aveva risposto come la Madonna gli aveva indicato), la moglie gli consigliò di rivolgersi alla vicina parrocchia. Allora il marito così fece, però non ne parlò subito al parroco, che lo conosceva come nemico della Chiesa, ma a un altro prete che gli diede la comunione. Quando quest’ultimo udì la richiesta dell’uomo, gli rispose con la frase tanto attesa da Bruno e lo inviò dal parroco come la persona più adatta ad ascoltarlo. Conseguentemente a quest’incontro la coppia Comacchio- la si comunicò, prese parte alle lezioni di catechismo nella parrocchia e fu di nuovo accolta nella Chiesa.
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