Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 2 giugno 2025 - Santi Marcellino e Pietro (Letture di oggi)

L'ametista è una pietra preziosa molto singolare, di colore viola, che manda dei bagliori dorati e presenta dei puntini color rosso vivo. Questa pietra simboleggia la vita di Gesù Cristo che fu color viola per la povertà  e l'umiltà ; che mandò fiamme e bagliori dorati nella sua predicazione e nel compimento dei miracoli, e presentò dei punti color rosso vivo nella sua passione. Questa ametista il giusto deve racchiuderla nel nido della sua coscienza. (Sant'Antonio di Padova)

Novena a San Tommaso da Cori

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PRIMO GIORNO. LA CHIAMATA

O potente San Tommaso, con le tue sorelle hai conosciuto la tristezza dell’adolescenza vissuta senza la mamma, salita in Cielo quando eri ancora in tenera età. Sei stato costretto presto ad aiutare il tuo papà nel lavoro e nella custodia del gregge, ma questo non ti ha impedito di impegnarti nello studio e di visitare ogni giorno il Signore nel Santuario della Madonna del Soccorso. Nell’adolescenza hai perso anche il tuo papà, ma la preghiera assidua e l’attaccamento all’Eucaristia alimentavano una fede robusta che ti sorreggeva. Questo ti ha aiutato a sistemare le tue sorelle in onesti matrimoni e lasciare loro un sufficiente patrimonio. Allora nel tuo cuore si è fatto spazio per la domanda: “Che cosa vuole il Signore da me?”. E da lì è salita una voce interiore: “Vieni dietro a me”. Caro Padre Tommaso, donaci il tuo aiuto e ottieni anche per noi le tue virtù. O Signore Gesù, tu vedi il mio cuore, conosci la mia situazione oggi, le mie difficoltà, i miei dolori, le mie speranze e i miei desideri, le persone che porto nel cuore a causa dell’amore o della preoccupazione. Come San Tommaso mi trovo in cose più grandi di me, che da solo non riesco a governare: gli affetti, i bisogni materiali, la salute, la mia povera fede. Come San Tommaso, anch’ io ti chiedo: cosa vuoi da me, Signore? Voglio seguirti, ma non capisco come: indicami tu la strada! Dammi la mia vita, la mia felicità! Attraverso la preghiera e l’impegno quotidiano aiutami ad ascoltare la tua voce ogni giorno. Grazie Gesù buono, perché mi guidi sempre e non mi abbandoni mai.

INTERCESSIONE DI SAN TOMMASO
O Dio, tu hai ispirato a San Tommaso da Cori di cercarti nella solitudine e di nutrire una squisita carità verso il prossimo. Concedi a noi, sul suo esempio, di essere protesi verso i beni del Cielo e di restare attenti alle necessità dei fratelli. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

PROPOSITO DI OGGI
Prima di ogni impegno offro le mie opere in preghiera al Signore Gesù.

San Tommaso da Cori

Nato a Cori (Latina) il 4 giugno del 1655, Tommaso ha conosciuto un'infanzia segnata dalla perdita prematura della mamma prima e del papà poi, rimasto solo a quattordici anni ad accudire la sorella più piccola. Farà il pastore, imparando la saggezza delle cose più semplici. Sposate le sorelle, il giovane sarà libero di seguire quell'ispirazione che da qualche anno custodiva nel silenzio del cuore: appartenere completamente a Dio nella vita religiosa francescana. Aveva potuto conoscere i Frati Minori nel suo stesso paese presso il convento S. Francesco. Sistemate in onesti matrimoni le due sorelle e reso libero da ogni preoccupazione, fu accolto nell'Ordine e inviato ad Orvieto (PG) per compiervi l'anno di noviziato. Professata la Regola di S. Francesco e compiuti gli studi teologici, divenne sacerdote nel 1683. Fu immediatamente nominato vice maestro dei novizi nel convento della SS. Trinità d'Orvieto, tanto i superiori riconobbero da subito le sue doti.

Dopo poco tempo Fra Tommaso udì parlare dei Ritiri che iniziavano a fiorire nell'Ordine e dell'intenzione dei superiori della Provincia Romana di instaurarne uno nel convento di Civitella (oggi Bellegra). La sua richiesta fu accolta e il giovane frate bussò così alla porta del povero convento nel 1684, dicendo: " Sono Fra Tommaso da Cori e vengo qui per farmi santo! ". In un linguaggio forse lontano dal nostro, egli esprimeva la sua ansia di vivere radicalmente il Vangelo secondo lo spirito di S. Francesco.

Da allora, Fra Tommaso dimorerà a Bellegra fino alla morte, eccezion fatta per lo spazio di sei anni (1703-1709) nei quali sarà Guardiano nel convento di Palombara, dove instaurò il Ritiro, sul modello di quello di Bellegra. Scrisse per l'uno e per l'altro delle Regole, che per primo osservò scrupolosamente, consolidando con la parola e con l'esempio la nuova istituzione dei due Ritiri.

I lunghi anni trascorsi a S. Francesco di Bellegra si possono riassumere in tre punti:

Preghiera

S. Tommaso da Cori fu sicuramente - come si è detto di S. Francesco-non tanto un uomo che pregava, quanto un uomo fatto preghiera. Questa dimensione ha animato la vita intera del fondatore del Ritiro. L'aspetto più evidente della sua vita spirituale fu senz'altro la centralità dell'Eucarestia, testimoniata da Tommaso nella celebrazione eucaristica, intensa e partecipata, e nella preghiera silenziosa d'adorazione nelle lunghe notti del Ritiro dopo l'ufficio divino celebrato alla mezzanotte. La sua vita di preghiera fu segnata da una persistente aridità di spirito. L'assenza totale di una consolazione sensibile nella preghiera e nella sua vita d'unione con Dio, si protrarrà per ben quarant'anni, trovandolo sempre sereno e totalizzante nel vivere il primato di Dio. Veramente la sua preghiera si è configurata come memoria Dei che rende concretamente possibile l'unità della vita nonostante le molteplici attività.

Evangelizzazione

S. Tommaso non si è chiuso nel Ritiro, dimenticando il bene dei suoi fratelli e il cuore della vocazione francescana che è apostolico. È stato chiamato a buon diritto l'apostolo del Sublacense, avendone percorso le contrade e i paesi nell'annuncio instancabile del Vangelo, nell'amministrazione dei sacramenti e nella fioritura al suo passaggio di miracoli, segno della presenza e vicinanza del Regno. La sua predicazione era chiara e semplice, suadente e forte. Non è salito sui pulpiti più illustri del tempo: la sua personalità ha potuto donare il meglio di sé nell'ambito ristretto della regione del Lazio, vivendo la sua vocazione francescana alla minorità e alla scelta concreta per i più poveri.

Squisita carità

S. Tommaso da Cori è stato per i suoi fratelli padre dolcissimo. Di fronte alle resistenze d'alcuni confratelli dinanzi alla sua volontà di riforma e di radicalità nel vivere l'ideale francescano, il Santo ha saputo rispondere con pazienza e umiltà, ritrovandosi anche da solo a badare al convento. Aveva ben compresa che ogni vera riforma inizia da se stessi.

Il notevole epistolario che c'è giunto dimostra l'attenzione di Tommaso alle più piccole attese e bisogni dei suoi frati e dei tanti amici e penitenti e frati che si rivolgevano a lui per averne un consiglio. Nel convento dimostrava il suo spirito di carità nella disponibilità a qualsiasi necessità, anche la più umile.

Ricco di meriti, si addormentò nel Signore l' 11 gennaio 1729.

S. Tommaso da Cori splende tra noi e in Roma, di cui è compatrono, soprattutto nella sua sete di un ideale cristiano e francescano puro e vissuto nell'essenziale. Una provocazione per tutti noi, per non prendere alla leggera il Vangelo e le sue esigenze totali.

Fonte: https://www.vatican.va/news_services/liturgy/saints/ns_lit_doc_19991121_tommaso-da-cori_it.html
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