Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 2 giugno 2025 - Santi Marcellino e Pietro (Letture di oggi)

San Filippo Neri «dirigeva spiritualmente un giovane che, malgrado un certo sforzo, non riusciva a vivere castamente. Le sue cadute si trascinavano da tempo ed egli, persa ogni fiducia in se stesso e lasciati i sacramenti, era prossimo alla disperazione. Allora il Santo gli comandò una cura straordinaria: per almeno una quindicina di giorni di seguito, il giovane doveva accostarsi alla Comunione, a costo di confessarsi ogni mattino, se fosse ancora caduto in peccato. L'impegno di ricevere il Signore quotidianamente, costi quello che costi, ottenne il risultato sperato, e dopo aver imparato ad amare maggiormente Gesù Eucaristia, si fece sacerdote...». (San Filippo Neri)

Novena a Santo Stefano protomartire

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Primo giorno

I. Glorioso s. Stefano, che, appena convertito alla fede, foste riempito di tutti i doni dello Spirito Santo, e vi consacraste con tanto ardore alla diffusione del Vangelo da meritare d’essere trascelto a primo cooperatore degli Apostoli, a primo Diacono della Chiesa,ottenete a noi tutti la grazia di sempre ricevere con gran frutto i sacramenti a cui ci accostiamo, o di esternare la nostra riconoscenza con l'adoperarci nel miglior modo per la santificazione dei nostri prossimi.

Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

II. Glorioso s. Stefano, che, favorito da Dio d’una eloquenza a cui non poterono mai resistere i più accaniti nemici dell’Evangelo, lungi dall’intimorirvi per le loro minacce, seguitaste sempre con maggior zelo a predicar dappertutto la divinità del Nazareno, o la necessità indispensabile d’abbracciar la sua fede per arrivare a salute, ottenete a noi tutti la grazia d’essere sempre perseveranti e nelle pratiche di pietà, e nell’adempimento dei nostri particolari doveri, malgrado tutti gli scandali e le persecuzioni del mondo.

Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

III. Glorioso s. Stefano, che, oppresso da una grandine di sassi, fino a farvi tutto nuotare nel vostro sangue, aveste la consolazione tutta nuova di vedere il cielo aperto sul vostro capo e Gesù Cristo medesimo che dal trono della sua gloria vi incoraggiava a sostener per lui il martirio, e in tanto estremo non faceste altro che domandare misericordia o perdono per i peccati dei vostri lapidatori, ottenete a noi tutti la grazia di sostener sempre con perfetta rassegnazione tutte le traversie della terra, di amar sempre di cuore tutti coloro dai quali avessimo ricevuto qualche torto, e di essere sempre pronti a difendere anche con il sangue tutte le verità della fede, onde potere anche noi vedere aperto quel cielo a cui, siccome a nostra patria, sospiriamo continuamente.

Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Santo Stefano protomartire

Subito dopo il giorno di Natale viene festeggiato il primo cristiano martire. Si chiama Stefano e di lui non si conoscono né luogo né data di nascita. L’evangelista San Luca narra la sua storia nel libro delle Sacre Scritture Atti degli Apostoli. Stefano è un giovane di bell’aspetto, saggio, colto, intelligente, laborioso. Vive a Gerusalemme, ma le sue origini sarebbero greche. Fa parte del gruppo di cristiani che dopo l’ascensione di Gesù in Cielo vive in comunità, dove i beni vengono messi tutti insieme e amministrati per i bisogni di ognuno.
Un giorno gli apostoli, impegnati a predicare il messaggio evangelico fra la gente, nominano sette aiutanti affinché provvedano a distribuire il cibo a vedove e orfani. Il primo ad essere scelto è il giovane Stefano. Egli pensa ai poveri con diligenza e amore, ma ha anche la facoltà di parlare talmente bene da riuscire ad ottenere numerose conversioni tra gli ebrei. E compie vari miracoli di guarigione.
Verso l’anno 35, le autorità religiose che avevano accusato e crocifisso ingiustamente Gesù sono le stesse che adesso, con invidia, accusano Stefano di blasfemia. Il giovane, con il suo eloquio incanta tutti e riesce a discolparsi da ogni calunnia. Ad un certo punto il suo volto si illumina tanto da farlo sembrare un angelo. Mentre i sacerdoti del tempio ebreo lo processano, Stefano ha una visione e dichiara davanti a tutti: «Contemplo i Cieli aperti e Gesù che siede alla destra di Dio», e accusa i suoi avversari di aver ucciso Gesù. La folla, furibonda, lo afferra e lo trascina fuori Gerusalemme per lapidarlo. Lui risponde ripetendo le stesse parole di perdono di Gesù in croce: «Dio ti affido la mia anima e non imputare loro questo peccato». Assieme ai suoi assassini c’è anche un altro giovane, Saulo, che assiste al linciaggio. Diventerà Paolo, il santo che, da persecutore dei cristiani, si trasformerà in grande evangelizzatore.
Da quel momento i cristiani fuggiranno da Gerusalemme per andare di città in città a far conoscere Gesù. La devozione per Stefano si diffonde in tutto il mondo, così come i tanti miracoli di guarigione avvenuti per sua intercessione. Ad Ancona, nella Chiesa di Santa Maria della Piazza, è custodita una delle pietre lanciate contro di lui. Stefano è protettore di piastrellisti e muratori. Viene invocato contro emicrania, amnesia e calcoli renali e per proteggere la testa.

Fonte: https://www.santiebeati.it/dettaglio/22050

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