Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 2 giugno 2025 - Santi Marcellino e Pietro (Letture di oggi)

Il silenzio interiore è molto difficile, ma noi dob­biamo fare lo sforzo di pregare. Nel silenzio trovere­mo nuova energia e una unione vera con Dio. La sua forza diverrà  la nostra per compiere bene ogni cosa e così avverrà  per l'unione dei nostri pensieri con i suoi, per l'unione delle nostre preghiere con le sue preghie­re, per l'unione delle nostre azioni con le sue azioni, della nostra vita con la sua vita. Tutte le nostre parole saranno inutili a meno che provengano dall'intimo di noi stessi. Le parole che non danno la luce di Cristo aumentano in noi il buio. (Madre Teresa di Calcutta)

Novena all'Amore Misericordioso (Madre Speranza di Gesù)

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Primo giorno

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Preghiera introduttiva

Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu invece, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato ma con le tue parole: "domandate ed otterrete" mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che imploro in questa novena e soprattutto la grazia di cambiare la mia condotta e d'ora innanzi di testimoniare la mia fede con le opere, vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.

Meditazione sulle prime parole del Padre nostro:

"Padre" è il titolo che conviene a Dio, perché a Lui dobbiamo quanto è in noi nell'ordine della natura e in quello soprannaturale della grazia che ci fa suoi figli adottivi. Vuole che lo chiamiamo Padre perché, come figli, lo amiamo, gli obbediamo e lo onoriamo, e per ravvivare in noi l'amore e la fiducia di ottenere quanto gli domandiamo.

"Nostro", perché avendo Dio un solo Figlio naturale, nella sua infinita carità ne volle avere molti adottivi ai quali comunicare le sue ricchezze e perché, avendo tutti lo stesso Padre ed essendo fratelli, ci amassimo gli uni gli altri.

Domanda

Gesù mio, a te ricorro in questa tribolazione. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà. Per il tuo amore e la tua misericordia perdona le mie colpe; e anche se indegno di ottenere ciò che ti domando, esaudisci pienamente i miei desideri se è per la tua gloria e per il bene della mia anima. Nelle tue mani mi abbandono: fa' di me ciò che a te è gradito.

(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere con questa novena)

Preghiera


Gesù mio, sii per me Padre, custode e guida nel mio pellegrinaggio affinché nulla mi turbi e non sbagli il cammino che conduce a Te.

E tu, Madre mia, che con tanta delicatezza e premura ti sei presa cura del buon Gesù, educami e aiutami nel compimento del mio dovere, conducendomi per i sentieri dei comandamenti. Dì per me a Gesù: "Ricevi questo figlio, te lo raccomando con tutta l'insistenza del mio cuore materno".

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria

Madre Speranza di Gesù Alhama Valera nacque a Santomera (Murcia-Spagna) il 30 settembre 1893. Il 15 ottobre 1915 entrò religiosa nel convento di clausura delle “Figlie del Calvario” a Villena (Spagna). Questa Congregazione nel 1920 venne aggregata all’Istituto delle “Missionarie Claretiane”. La notte di Natale del 1930 uscita da questo Istituto, fondò, a Madrid, la Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso. Il 15 agosto 1951 fondò, a Roma, la Congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso. Consacrò e dedicò tutta la sua vita al Signore e alla missione di farlo conoscere ad ogni persona come un Padre e una tenera Madre. Al termine di una vita consumata nel servizio a Dio, ai sacerdoti e ai più bisognosi, morì a Collevalenza (PG) il giorno 8 febbraio 1983. Il 23 aprile 2002, la Chiesa, avendo riconosciuto l’eroicità delle virtù, l’ha dichiarata Venerabile. Il 31 maggio 2014, la Chiesa l’ha proclamata Beata. Il processo di canonizzazione continua il suo corso.
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