Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 5 settembre 2025 - Santa Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu) (Letture di oggi)

Di rado peccano coloro ai quali mancano le attrattive del peccato; e più presto si rivolgono alla grazia quelli che nulla hanno al mondo con cui sollazzarsi. Perciò, felice la sofferenza che ci orienta verso le cose migliori! Così, quelli che non godono l'abbondanza delle cose mondane, quelli che hanno una salute fisica cagionevole, con maggiore facilità  rispondono all'invito divino. Succede che qualcuno, fortemente attaccato a questa terra, a un certo momento, non potendo tener dietro al mondo, viene dal mondo disprezzato e abbandonato. E Cristo lo incontra, perché egli va in cerca di quelli che il mondo copre di disprezzo e di abbandono, e lo attira al suo amore e lo nutre con la sua divina parola. (Sant'Antonio di Padova)

Novena alla Santa Famiglia

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Primo giorno

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

O Dio, vieni a salvarmi Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre. Lodato sempre sia il santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria.

Vi salutiamo umilmente, o amabilissima Santa Famiglia, Gesù, Maria, Giuseppe; e peri i gravi disagi e sacrifici sofferti nella grotta di Betlemme, fate che la nostra famiglia viva sempre unita a voi in spirito di umiltà, di pazienza e rassegnazione.

Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Lodato sempre sia il santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria.

Preghiamo

O Dio, nostro Padre, che nella Santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fà che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perchè riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo figlio, che è Dio e vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Santa Famiglia di Nazareth

Il Natale ci ha già mostrato la Sacra Famiglia raccolta nella grotta di Betlemme, ma oggi siamo invitati a contemplarla nella casetta di Nazareth, dove Maria e Giuseppe sono intenti a far crescere, giorno dopo giorno, il fanciullo Gesù. Possiamo immaginarla facilmente (gli artisti l’hanno fatto spesso) in mille situazioni e atteggiamenti, mettendo in primo piano o la Vergine santa accanto al suo Bambino, o il buon san Giuseppe nella bottega di falegname dove il fanciullo impara anche il lavoro umano, giocando. Ma possiamo anche intuire l’avvenimento immenso che a Nazareth si compie: poter amare Dio e amare il prossimo con un unico indivisibile gesto! Per Maria e Giuseppe, infatti, il Bambino è assieme il loro Dio e il loro prossimo più caro. Fu dunque a Nazareth che gli atti più sacri (pregare, dialogare con Dio, ascoltare la sua Parola, entrare in comunione con Lui) coincisero con le normali espressioni colloquiali che ogni mamma e ogni papà rivolgono al loro bambino. Fu a Nazareth che gli «atti di culto dovuti a Dio» (quelli stessi che intanto venivano celebrati nel grandioso tempio di Gerusalemme) coincisero con le normali cure con cui Maria vestiva il Bambino Gesù, lo lavava, lo nutriva, assecondava i suoi giochi. Fu allora che cominciò la storia di tutte le famiglie cristiane, per le quali tutto (gli affetti, gli avvenimenti, la materia del vivere) può essere vissuto come sacramento: segno reale e anticipazione di un amore Infinito.

Fonte: https://www.santiebeati.it/dettaglio/22175

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