Sotto il Tuo Manto

Sabato, 21 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga (Letture di oggi)

"Convertitevi perché il Regno dei cieli è vicino!" Convertirsi significa cambiare la mente, il cuore, i pensieri. La conversione è un cammino, è il ritorno a Dio. La buona notizia è che in questo cammino non siamo soli: il Regno dei cieli è vicino, cioè il Signore è vicino a noi. Convertirsi è cambiare lo sguardo: la fede non cambia il paesaggio, ma cambia il modo di vedere le cose. La conversione inizia con la fine di un periodo. Se, al contrario, ci si ostina di rimanere legati al passato, si entra nel cerchio diabolico della ossessione che non ti fa più andare avanti. Se vuoi convertirti e diventare quello che sei e quello che il Signore vuole da te, devi staccarti dal tuo passato, seguire la corrente più profonda della tua anima e abbandonarti con fiducia in Dio. Purtroppo, molti non intraprendono il cammino di conversione per non perdere la apparente tranquillità  di una vita comoda. Dopo essersi garantiti una sicurezza economica e una condizione sociale agiata - al difficile ma sorprendente e appagante cammino di fede - preferiscono una vita vuota, comoda e piatta. (Don Nikola Vucic)

Novena al Sacro Cuore di Gesù

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Quarto giorno

1. Cuore adorabile di Gesù, dolce mia vita, nei presenti miei bisogni ricorro a Te, per soccorso e affido alla Tua potenza, alla Tua sapienza, alla Tua bontà, tutte le angustie del mio cuore, ripetendo mille volte: “O Cuore Sacratissimo, fonte di amore, per i miei presenti bisogni, pensaci Tu!”

Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Dolce cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.

2. Cuore amatissimo di Gesù, oceano di misericordia, ricorro a Te, per aiuto, nelle mie presenti necessità e, con pieno abbandono, affido alla Tua potenza, alla Tua sapienza, alla Tua bontà, la tribolazione che mi opprime, ripetendo ancor mille volte: “O Cuore tenerissimo, unico mio tesoro, per i miei presenti bisogni, pensaci Tu!”

Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Dolce cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.

3. Cuore amorosissimo di Gesù, delizia di chi Ti invoca, nella impotenza in cui mi trovo, ricorro a Te, dolce conforto dei tribolati, affido alla Tua potenza, alla Tua sapienza, alla Tua bontà tutte le mie pene e ripeto ancor mille volte: “O Cuore generosissimo, riposo unico di chi spera in Te, per i miei presenti bisogni, pensaci Tu!”.

Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Dolce cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.

La solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù – Giornata per la Santificazione dei sacerdoti - viene celebrata il venerdì dopo la solennità del Corpus Domini. Quasi a suggerirci che l’Eucaristia/Corpus Domini, non è altro che il Cuore stesso Gesù, di Colui che, con “cuore” si prende “cura” di noi.

Il 20 ottobre 1672 il sacerdote normanno Giovanni Eudes celebra per la prima volta la festa. Ma già in alcune mistiche tedesche del Medioevo - Matilde di Magdeburgo (1212-1283), Matilde di Hackeborn (1241-1298) e Gertrude di Helfta (1256-1302) - e del Beato domenicano Enrico Suso (1295 – 1366), si era coltivata la devozione al Sacro Cuore di Gesù. Ma a diffonderne il culto, contribuiranno le rivelazioni ricevute dal Signore tramite la religiosa visitandina di Paray-le-Monial, Margherita Maria Alacoque (1647-1690). Margherita Alacoque vive nel convento francese di Paray-le-Monial sulla Loira, dal 1671. Ha già fama di grande mistica quando, il 27 dicembre 1673, riceve la prima visita di Gesù che la invita a prendere all’interno del consesso dell’Ultima Cena il posto che fu di Giovanni, l’unico apostolo che fisicamente riposò il suo capo sul petto di Gesù. “Il mio cuore divino è così appassionato d’amore per gli uomini che non potendo più racchiudere in sé le fiamme della sua ardente carità, bisogna che le spanda. Io ti ho scelta per questo grande disegno”, le dice. L’anno successivo Margherita ha altre due visioni: nella prima c’è il cuore di Gesù su un trono di fiamme, più lucente del sole e più trasparente del cristallo, circondato da una corona di spine; nell’altra vede Cristo sfolgorante di gloria, con il petto da cui escono fiamme da ogni parte, tanto da sembrare una fornace. Gesù le parla ancora e le chiede di fare la Comunione ogni primo venerdì per nove mesi consecutivi e di prostrarsi a terra per un’ora nella notte tra il giovedì e il venerdì. Nascono così le pratiche dei nove venerdì e dell’ora Santa di Adorazione. In una quarta visione poi, Cristo chiede l’istituzione di una festa per onorare il Suo Cuore e per riparare, attraverso la preghiera, le offese da Lui ricevute. La festa è resa obbligatoria per tutta la Chiesa a partire dal 1856 con Pio IX. Nel 1995, san Giovanni Paolo II istituì in questo stesso giorno la Giornata mondiale di preghiera per la santificazione del clero, affinché Il sacerdozio sia custodito nelle mani di Gesù, anzi nel suo cuore, per poterlo aprire a tutti.

Fonte: https://www.vaticannews.va

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