Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 2 giugno 2025 - Santi Marcellino e Pietro (Letture di oggi)

Non è mai facile testimoniare il Vangelo. Cristo stesso parla di una tensione permanente tra i valori della fede e quelli del mondo: "Ecco, io vi mando come pecore in mezzo a lupi!" Ma questo non vuol dire che ci faremo divorare o intimidire. Gesù ha vinto il mondo e saprà  essere il nostro rifugio sempre. Qui non si tratta di disprezzare il mondo, ma di combattere il male. Bisogna essere prudenti e intelligenti per custodire ciò che di più prezioso abbiamo. Da una parte dobbiamo essere adulti nella fede e dall'altra però bisogna conservare il cuore puro e fiducia del bambino. Anche in un mondo segnato dal male il nostro cuore può rimanere puro se appartiene a Dio. E Dio darà  grazia in proporzione alle difficoltà : più i tempi sono duri più le grazie saranno abbondanti. (Don Nikola Vucic)

Novena all'Angelo Custode

?
$c "; } ?>

Primo giorno

O fedelissimo Esecutore dei consigli di Dio, santissimo Angelo mio Custode, che fino dai primi momenti della mia vita vegliate sempre sollecito alla custodia dell'anima e del mio corpo; io vi saluto e vi ringrazio, unitamente a tutto il coro degli Angeli dalla divina bontà destinati a custodi degli uomini: e istantaneamente vi prego di raddoppiare la vostra premura per preservarmi da ogni caduta nel presente pellegrinaggio, affinché l'anima mia si conservi sempre così pulita, così pura quale voi stesso procuraste che, divenisse per mezzo del santo battesimo.

Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste.

Prega per noi, beato angelo di Dio. Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo

Maria Valtorta: La missione dell'Angelo Custode

16 luglio 1947.

Dice S. Azaria:
«La missione dell’Angelo Custode si crede, da parte della gente, che cessi con la morte del custodito. Non è così sempre. Cessa, è cosa conseguente, alla morte del peccatore impenitente e con sommo dolore dell’angelo custode di colui che non si pentì. Si trasfigura in gloria gioconda ed eterna alla morte di un santo che dalla Terra passa al Paradiso senza soste purgative. Ma continua quale era, come protezione che intercede e ama il suo affidato, per coloro che a Terra passano al Purgatorio per espiare e purificarsi. Allora noi, gli angeli custodi, oriamo con la carità per voi davanti al trono Dio, e uniti alle nostre orazioni d’amore presentiamo i suffragi che sulla Terra vi applicano parenti e amici.

Oh! tutto non posso dire di quanto sia vivo, attivo, dolce il legame che ancora ci unisce a voi purganti. Come madri che spiano il ritorno della salute in un figlio che fu malato ed è convalescente, come spose che contano i giorni che le separano dalla riunione con lo sposo prigioniero, così noi. Noi, neppur per un attimo, non cessiamo di osservare la divina amorosa Giustizia e le vostre anime che si mondano fra i fuochi d’amore. E giubiliamo vedendo l’Amore sempre più placato verso voi, e voi sempre più degne del suo Regno. E quando la Luce ci ordina: “Vai a trarlo fuori per portarlo qui”, più ratti che saette noi ci precipitiamo a portare un attimo di Paradiso, che è fede, che è speranza, che è conforto a coloro che ancora restano a espiare, là nel Purgatorio, e stringiamo a noi l’anima amata per la quale operammo e soffrimmo, e risaliamo con lei insegnandole l‘osanna paradisiaco.

I due dolci attimi nella missione dei custodi, i due più dolci attimi, sono quando la Carità ci dice: “Scendi, ché un nuovo uomo è generato e tu lo devi custodire come gemma che mi appartiene”, e quando possiamo salire con voi al Cielo. Ma il primo è meno del secondo. Gli altri attimi di gioia sono le vostre vittorie sul mondo, la carne e il demonio. Ma come si trema per la vostra fragilità da quando vi si prende in custodia, così sempre si palpita dopo ogni vostra vittoria, perché il Nemico del Bene è vigile a tentare di abbattere ciò che lo spirito costruisce. Perciò gioioso, perfetto nella sua gioia è l’attimo in cui entriamo con voi nel Cielo. Perché nulla più può distruggere ciò che è ormai compiuto.

E ora, anima mia, rispondo ad un tuo intimo chiederti se Dio è contento che nella tua casa sia un altro Custode. O tu, che non ci fai mai domande ma tieni aperto il tuo spirito sul quale il tuo desiderio scrive talora i suoi più forti interrogativi a tua stessa insaputa, senza che la tua volontà, trattenuta dal chiedere da quel degno rispetto che troppo pochi hanno verso il Soprannaturale che si abbassa su voi, sappi che è dolce rispondere a chi è come te, e darti conforto, anima cara a Dio e tormentata dagli uomini.

Sì. Dio è contento. Contento perché nella tua casa è un angelo felice dì vegliare un’anima testé creata, gemma di Dio, e contento perché Gesù è Colui che amava i pargoli... e il resto lo dico all’anima tua, e resti fra noi come un segreto così bello che è inutile svelano al mondo che non sa comprendere le gioie di Dio e delle anime di Dio.»  

Maria Valtorta: Altre azioni dell'Angelo Custode

20 agosto.
Dice S. Azaria,
ancora seguendo le sue spiegazioni sugli Angeli Custodi (l'altra è del 16 luglio 1947 ): «Un'altra azione dell'Angelo Custode è quella di essere costantemente e meravigliosamente attivo presso Dio, del quale ascolta gli ordini e al quale offre le azioni buone del custodito, presenta e appoggia le suppliche, intercede nelle sue pene; e presso l'uomo al quale soprannaturalmente fa da maestro che guida nel sentiero diritto, senza soste, con ispirazioni, luci, attraimenti verso Dio.
Oh! i nostri fuochi, che sono i fuochi della Carità che ci ha creati e che ci investe dei suoi ardori, noi li convergiamo sui nostri custoditi, così come fa il sole sulla zolla che chiude un seme per intiepidirla e farlo germinare, e poi sullo stelo per irrobustirlo e farlo divenire fusto e pianta robusta. Coi nostri fuochi noi vi consoliamo, scaldiamo, irrobustiamo, illuminiamo, ammaestriamo, attraiamo al Signore. Che se poi il gelo ostinato dell'anima e la sua durezza ostinata non si lascia da noi penetrare e vincere, che se poi l'armonia caritatevole dei nostri insegnamenti non viene accolta ma anzi sfuggita per inseguire la fragorosa musica infernale che sbalordisce e fa folli, non di noi è la colpa. Di noi è il dolore per il fallimento della nostra azione d'amore sull'anima che amiamo, con tutte le nostre capacità, dopo Dio.

Noi siamo dunque sempre presso il nostro custodito, sia che sia un santo o un peccatore. Dall'infusione dell'anima nella carne alla separazione dell'anima dalla carne, noi siamo presso la creatura umana che l'Altissimo Signore ci ha affidata. E questo pensiero, che ogni uomo ha presso un angelo, dovrebbe aiutarvi ad amare il prossimo vostro, sopportarlo, accoglierlo con amore, con rispetto, se non per se stesso, per l'invisibile Azaria che è seco lui e che, come angelo, merita sempre rispetto e amore.

Se pensaste che a ogni vostra azione verso il prossimo, oltre l'Occhio onnipresente di Dio, presiedono e osservano due spiriti angelici i quali gioiscono o soffrono di ciò che fate, come sareste più buoni sempre col prossimo vostro! Pensate: voi accogliete una persona, l'onorate ovvero la mortificate, l'aiutate o la respingete, peccate con lei o la traete dal peccato, ne siete istruiti e la istruite, la beneficate o ne siete beneficati... e due angeli, il vostro e il suo, sono presenti e vedono non solo le vostre azioni palesi ma la verità delle vostre azioni, ossia se le fate con vero amore, o con finto amore, o con astio, con calcolo e così via.

Date un'elemosina? I due angeli vedono come la date. Non la date? I due angeli vedono il perché vero di perché non la date. Ospitate un pellegrino o lo respingete? I due angeli vedono come lo ospitate, vedono ciò che è spiritualmente vero nella vostra azione. Visitate un malato? Consigliate un dubbioso? Confortate un afflitto? Onorate un defunto? Richiamate alla giustizia uno smarrito? Date aiuto a chi ne ha bisogno? A tutte le opere di misericordia sono testimoni due angeli: il vostro e quello di colui che riceve la vostra misericordia o se la vede negata. Vi viene a trovare, o a importunare, qualcuno? Pensate sempre che non ricevete lui solo, ma il suo angelo con lui.E perciò abbiate sempre carità. Perché anche un delinquente ha il suo angelo, e l'angelo non diviene delinquente se delinquente è il suo custodito.

Accogliete perciò con amore chiunque, anche se è un amore prudentemente riservato, sulle difese, anche se è un amore severo per far comprendere, al vostro prossimo che vi visita, che la sua condotta è riprovevole e vi addolora e che la deve cambiare non tanto per piacere a voi quanto per piacere a Dio. Accogliete con amore. Perché se respingete l'uomo che vi è antipatico, o indesiderabile, importuno in quel momento, o che sapete perfido, respingete pure l'ospite invisibile ma santo che è seco lui e che dovrebbe farvi gradito ogni visitatore, perché ogni prossimo che viene da voi porta fra le vostre mura o a voi vicino l'angelo che è suo custode.

Dovete vivere presso chi non vi piace? Prima di tutto non giudicate. Non sapete giudicare. L'uomo non giudica con giustizia che rarissimamente. Ma anche giudicando con giustizia, in base a elementi positivi ed esaminati senza prevenzioni e astii umani, non mancate alla carità, perché oltre che al prossimo voi manchereste verso l'angelo custode di quel prossimo. Se sapeste considerare così, come più facile vi sarebbe superare antipatie e rancori, e amare, amare, compiere le opere che vi faranno dire da Gesù Signore e Giudice: ?Vieni alla mia destra, te benedetto.

Su, un piccolo sforzo, una continua riflessione sempre, questa: vedere, con l'occhio della fede, l'angelo custode che è al fianco di ogni uomo, e agire sempre come se ogni vostra azione fosse fatta all'angelo di Dio che testimonierà presso Dio. Egli, l'angelo custode di ogni uomo - io ve lo assicuro - unito al vostro dirà al Signore: ?Altissimo, costui sempre fu fedele alla carità, amando Te nell'uomo, amando il mondo soprannaturale nelle creature, e per questo amore spirituale sopportò offese, perdonò, fu misericorde verso ogni uomo, a imitazione del Figlio tuo diletto i cui occhi umani, pur mirando i suoi nemici, vedevano al loro fianco, con l'aiuto dello spirito suo santissimo, gli angeli, i loro afflitti angeli, e li onorava, aiutandoli nel tentativo di convertire gli uomini, per glorificare con essi Te, Altissimo, salvando da Male quante più creature possibile.

Io voglio che tu, che giubili perché venendo qui il Signore trova un angelo di più ad adorarlo, io voglio che come tu credi alla presenza dell'angelo del nascituro, così creda alle mie parole e ti comporti con tutti coloro che a te vengono, o con i quali hai contatti d'ogni forma, come ti ho detto, pensando all'angelo loro custode per superare stanchezze e sdegni, amando ogni creatura con giustizia per far cosa grata a Dio e di onore all'angelico custode. E di aiuto anche all'angelico custode.

Medita, anima mia, come vi onora il Signore, e come noi angeli vi onoriamo, vi diamo modo di aiutare noi - Egli, il Divino, e noi suoi spirituali ministri - con la parola atta a rimettere sulle vie giuste un vostro simile e soprattutto con l'esempio di una condotta ferma nel Bene. Ferma, che non si piega a indulgenze e compromessi per non perdere l'amicizia di un uomo, premurosa unicamente di non perdere quella di Dio e dei suoi angeli. Sarà dolore, talvolta, dover essere severa perché la gloria di Dio e i suoi voleri non siano calpestati da un uomo. Procurerà forse sgarbi e freddezze. Non te ne preoccupare. Aiuta l'angelo del prossimo tuo e troverai anche questo in Cielo.

Fonte: Scritti del 1947. Centro Editoriale Valtortiano.



mail mail telegram facebook twitter twitter