Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 2 giugno 2025 - Santi Marcellino e Pietro (Letture di oggi)

Quanto più profonda è nel cuore la radice d'umiltà , tanto più in alto salirà  la perfezione delle tue opere. (Sant'Antonio di Padova)

Novena a Santa Maria Francesca

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Primo giorno

O Dio vieni a salvarmi.Signore vieni presto in nostro aiuto.

Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

O fortunata Maria Francesca,Voi,prima di uscire alla luce foste prevenuta dalla Divina Grazia,volendo il Signore che alla vostra madre fosse predetto qual tesoro di santità chiudeva nel seno.Ed è vero,che ben presto ne deste segni ammirabili,fanciulla di solo quattro anni,imparaste così bene l'arte di orare,che passavate molte ore del giorno e della notte in teneri colloqui col vostro Dio.Noi ringraziamo la Divina bontà per avervi tanto segnalata. Ammirando in Voi così bel fervore in età sì tenera,ci copre il volto un vergognoso rossore. Mentre abbiamo perduto il più bel tempo della nostra vita dietro mille mancanze e peccati. Deh! S.Maria Francesca,Voi che sapeste tanto bene impiegare i vostri primi anni,otteneteci che il resto della nostra vita lo consumiamo unicamente in servire ed amare il Sommo Bene.Affinché amandolo e servendolo quaggiù in terra,possiamo sperare per vostra intercessione di glorificarlo insieme con Voi per tutta l'eternità nel Paradiso.Amen. 

Preghiera a Santa Maria Francesca delle cinque piaghe

Mi congratulo con Voi, o prima Vergine Santa della città di Napoli, gloriosa S. Maria Francesca, per i copiosi favori dal cielo a Voi compartiti; e vi prego a moltiplicare su di me gli effetti della vostra carità e protezione, con l'ottenermi dal Signore quella grazia, che tanto io desidero (qui si chiede la grazia). Ed acciochè vi impegnate con le vostre preghiere innanzi a Dio ad ottenermela, io adoro, benedico e ringrazio la SS. Trinità per le tante grazie che vi fece, specialmente con l'avervi, non ancora uscita alla luce, fatta preannunciare con due distinte profezie, qual poi foste una Santa; inoltre adorare Gesù Sacramento fin dal seno materno, adornata di doni e virtù sovrumane, ed onorata dalla sua familiarità e compagnia quasi per tutta la vostra vita, decorandovi di tutti i tratti, della sua Passione, fregiando il vostro cuore di quella somma carità serafica verso Dio ed il prossimo. Deh adunque o diletta Sposa di Gesù Cristo, se il vostro Sposo tanto vi amò, fatemi sperimentare gli effetti della vostra protezione ora che state alla sua presenza, per trovare la pace del mio cuore nel conseguimento della grazia richiesta.

Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Prega per noi S. Maria Francesca.Affinché diventiamo degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo: O Dio Tu volesti che la santa vergine Maria Francesca diventasse conforme all'immagine del Figlio Tuo Crocifisso,per i meriti suoi e la sua intercessione concedi a noi che trasformati nella stessa immagine del Crocifisso mentre siamo sulla terra,meritiamo di essere glorificati con lei in cielo.Per Cristo nostro Signore.

Anna Maria Gallo nacque a Napoli il 25 marzo 1715 da piccoli commercianti di mercerie. Ricevette la Prima Comunione all’età di sette anni. Nacque e visse nei famosi “Quartieri spagnoli” di Napoli, zona popolosa e non certamente rinomata; trattasi di tanti vicoletti intersecati a scacchiera ove le truppe spagnole vicereali del ‘600 venivano ‘accquartierati’ in casette di 1-2 stanze, alte massimo 1 piano a poca distanza dal Palazzo Reale, pronti ad intervenire alla prima chiamata. In seguito quasi finita l’occupazione spagnola, queste case furono sopraelevate di altri piani, visto che era proibito costruire fuori le mura della città e tolte le truppe entrarono i cittadini per abitarci.
Il nome di questo rione, a ridosso della strada principale di Napoli, via Toledo, formato da un reticolato di alti palazzi ma in vicoli stretti e senza luce viene ancora chiamato “sopra i Quartieri”, la popolazione abita praticamente a brevissima distanza dalle finestre e balconi del muro di fronte; aldilà dell’origine storica, c’è il reale problema del soccorso in caso di pericolo, soprattutto d’incendio, perché le autobotti dei Vigili del fuoco non passano.
All’epoca della nostra Santa non c’era solo un pericolo per la promiscuità e la violenza sviluppatosi, ma vi era anche un fervore di opere religiose con conventi e chiese i cui Ordini si stabilivano lì, per poter dare concreto aiuto spirituale e materiale ai fedeli.
La ragazza man mano che cresceva mostrò una pratica religiosa delle virtù cristiane tale da essere soprannominata la “santarella” conobbe e si fece guidare dal futuro santo Giovan Giuseppe della Croce, alcantarino del convento di s. Lucia al Monte, la cui chiesa Anna Maria frequentava.
A sedici anni vincendo le resistenze e le percosse del violento padre, che la voleva sposa di un ricco giovane, che l’aveva chiesta, Anna Maria entrò nell’Ordine della Riforma di s. Pietro d’Alcantara, vestendone l’abito e pronunciando i prescritti voti, cambiando il nome di battesimo in quello di Maria Francesca delle Cinque Piaghe, rimanendo nel mondo secolare. Suo Direttore spirituale era il padre Giovanni Pessiri, il quale in seguito ammise la religiosa insieme alla Terziaria Maria Felice, nella sua casa in vico Tre Re a Toledo, dove rimase per 38 anni fino alla morte. L’edificio prese in seguito il nome di convento per la dimora delle suore, ma esso non era stato costruito per questo uso e quindi ha ancora oggi tutte le caratteristiche di un’abitazione comoda per famiglia di tre stanze tramutate in cappella e opere annesse.
La vita di s. Maria Francesca è tutto un susseguirsi di sofferenze fisiche e morali, che in continuità si accanirono contro di lei, donate a Cristo come pegno per i peccatori; la sua casa divenne meta continua di fedeli fra i quali s. Francesco Saverio Bianchi a cui predisse la santità.
Ebbe il dono della profezia e ancora vivente si operarono fatti prodigiosi cui il popolo li considerò come miracoli. Ancora oggi a distanza di oltre due secoli, il popolo accorre a chiedere grazie come è attestato da due lapidi all’esterno della casa-cappella, la seconda è per lo scampato disastro della II guerra mondiale che con i suoi 105 bombardamenti su Napoli, risparmiò i ‘Quartieri’ e il suo denso popolo. Nella cappella vi è ancora la sua sedia di dolore su cui, specie le donne desiderose di avere un figlio devotamente si siedono ad impetrare la grazia. Morì il 6 ottobre 1791 a 76 anni e il suo corpo riposa nel Santuario-Casa della Santa in Vico Tre Re a Toledo. Ai funerali partecipò una grande folla e giunta la bara alla chiesa questa fu presa d’assalto da chi voleva ad ogni costo un reliquia, dovettero intervenire le Guardie del Corpo del Re. Fu beatificata il 12 novembre 1843 da papa Gregorio XVI e canonizzata il 29 giugno 1867 dal Pontefice Pio IX, prima santa napoletana della Chiesa.

Fonte: https://www.santiebeati.it/dettaglio/90242
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