Novena alla Vergine dei Poveri di Banneux

Primo giorno
Vergine dei Poveri, accompagnaci a Gesù unica sorgente di grazia e insegnaci la docilità allo Spirito Santo, perché divampi quel fuoco d'amore che è venuto a portare per l'avvento del Regno.
Vergine dei Poveri, salva le nazioni: ottienici di essere guidati da saggi governanti e la grazia che tutti i popoli, rappacificati tra loro e concordi, formino un unico ovile sotto un solo pastore.
Vergine dei Poveri, chiedi la guarigione per quanti soffrono, sostieni chi li serve con amore, donaci la grazia di appartenere solo a Cristo e liberaci da ogni pericolo.
Vergine dei Poveri, conforta gli ammalati con la tua presenza; insegnaci a portare con Gesù la nostra croce quotidiana e fa' che ci impegniamo lealmente al servizio dei poveri e dei sofferenti.
Vergine dei Poveri, intercedi presso il tuo Figlio e ottienici tutte le grazie necessarie per la nostra salvezza, per quella delle nostre famiglie, di coloro che si raccomandano alle nostre preghiere e dell'intera umanità.
Vergine dei Poveri, noi crediamo in te e, confidando nella tua intercessione materna, ci abbandoniamo alla tua protezione. Ti affidiamo il cammino che la Chiesa sta percorrendo in questo terzo millennio, la crescita morale e spirituale dei giovani, le vocazioni religiose, sacerdotali, missionarie e l'opera della nuova evangelizzazione.
Vergine dei Poveri, che hai detto: «Credete in me, io crederò in voi», ti ringraziamo perché ci accordi la tua fiducia. Rendici capaci di scelte conformi al Vangelo, aiutaci a gestire la nostra libertà nel servizio reciproco e nell'amore di Cristo per la gloria del Padre.
Vergine dei Poveri, colmaci di grazie, donaci la tua benedizione come hai fatto con Mariette a Banneux imponendo le tue mani sul suo capo e trasforma la nostra vita. Fa' che nessuno si lasci soggiogare dalla schiavitù e dal peccato, ma sia consacrato a Cristo, unico Signore.
Vergine dei Poveri, Madre del Salvatore Madre di Dio, ti diciamo grazie per la tua disponibilità alla volontà divina che, nella sua bontà, ci ha donato il Redentore. Ti ringraziamo perché ascolti le nostre invocazioni presentandole a Gesù, unico mediatore. Insegnaci a benedire il Padre in ogni circostanza della nostra esistenza e a vivere fruttuosamente l'Eucaristia, cibo di vita eterna.
Vergine dei Poveri, ti presentiamo in particolare questa intenzione... affinché tu interceda presso il Signore ottenendoci, secondo la sua volontà e per la tua mediazione materna, la grazia che imploriamo. Amen.
INVOCAZIONI ALLA MADONNA DEI POVERI
Vergine dei Poveri, accompagnaci a Gesù, sorgente della grazia.Vergine dei Poveri, salva le nazioni.
Vergine dei Poveri, dai sollievo agli ammalati.
Vergine dei Poveri, allevia la sofferenza.
Vergine dei Poveri, prega per ciascuno di noi.
Vergine dei Poveri, noi crediamo in te. Vergine dei Poveri, credi in noi.
Vergine dei Poveri, noi pregheremo molto.
Vergine dei Poveri, donaci la tua benedizione. (+)
Vergine dei Poveri, Madre del Salvatore Madre di Dio, grazie!
La Vergine dei Poveri, un messaggio pieno di speranza
Mariette Beco, un volto, una biografia, una donna come tante: è lei, la veggente delle apparizioni mariane di Banneux, in Belgio. Dietro alle apparizioni della Madonna - si sa bene, la storia lo insegna - c’è sempre un “destinatario” particolare. Nel 1933, nel piccolo villaggio delle Ardenne, in una frazione chiamata La Fange (Il Fango), appare proprio a Mariette la “Signora” che si presenterà come “la Vergine dei poveri”. All’epoca aveva 11 anni, Mariette, nata in una famiglia umile. La Madonna si rivolge sempre ai “semplici di cuore”, lo sappiamo bene. Ma cosa accadde il 15 gennaio di quel 1933, in quel paesino sperduto del Belgio?La nostra storia comincia verso la fine dell’anno precedente, il 1932. In quel tempo, si era sparsa la voce di un’apparizione della Madonna a cinque fanciulli a Beauring, a sud della provincia di Namur. Gli abitanti del piccolo villaggio cominciarono una novena: volevano da Maria Vergine un segno, una conferma di tali apparizioni. La novena doveva finire il 16 gennaio del 1933. E la sera del 15 gennaio il segno - tanto atteso - venne dato a Banneux.
Quel 15 gennaio era una domenica, il giorno del Signore. Mariette vede nel piccolo giardino della sua casa una “Signora fatta di luce”. Il padre, Julien Beco, a cui viene riferito dalla piccola l’avvenimento, non crede alle sue parole. Lui, scontroso, aveva altri pensieri. Infatti, disoccupato da diverso tempo (lavorava nel campo della metallurgia), aveva un forte risentimento verso il Signore e verso la Vergine Maria. Il crocifisso della sua casa, addirittura, era stato coperto da un drappo. La Madonna scelse proprio questo “habitat” familiare così difficile per poter apparire e portare il suo messaggio di speranza. “Sono la Vergine dei poveri e a tutti coloro che soffrono vengo ad alleviare la sofferenza”, così le parlò la Signora. Assieme a questa “presentazione”, due giorni dopo, ci fu anche l’indicazione di una sorgente. Come sempre, Maria, vuole dare un segno tangibile per tutti. Per tutti coloro che non possono partecipare alle apparizioni in prima persona. E così avvenne anche in questo caso.
Infatti, il 18 gennaio, alle sette di sera, Mariette si trova di fronte a una seconda apparizione. La piccola bambina esce di casa e va ad inginocchiarsi vicino al cancello della sua abitazione. Attende la Signora. L’attende recitando il Santo Rosario. Fra due alti pini, ecco la nuova apparizione: Maria, fa cenno alla bambina di seguirla. Avviene un altro fatto straordinario: la Madonna le chiede di immergere la mano in un corso d’acqua che si trova nelle vicinanze. “Questo ruscello è riservato a me”, le dirà. Subito dopo, fra quegli stessi pini, scompare. Quella sorgente divenne presto la fonte per “tutte le nazioni, per tutti gli ammalati”. Queste parole le furono rivelate nell’apparizione del 19 gennaio.
Fino al 2 marzo 1933, ci furono ben otto visite da parte della Vergine alla piccola Mariette. Nell’ultima, la Signora si congedò così: “Io sono la Madre del Salvatore, la Madre di Dio. Prega molto”. L’autenticità delle otto apparizioni avvenute a Banneux fu riconosciuta in una lettera pastorale di monsignor Louis-Joseph Kerkhofs, vescovo di Liegi, il 22 agosto 1949. Monsignor Kerkhofs aveva ricevuto dalla Santa Sede l’incarico di occuparsi del caso.
Già nel 1934 era nata a Banneux l’“Unione internazionale di preghiere”: tanti Paesi del mondo si univano, ogni sera, nella recita del Rosario alla Vergine dei poveri. Banneux è divenuto, da allora, un forte centro di spiritualità mariana, meta di innumerevoli pellegrinaggi di tutti coloro che cercano guarigioni spirituali e fisiche.
Così si esprimerà Giovanni Paolo II, durante una visita al luogo mariano, il 21 maggio 1985: “Sono più di cinquant’anni che non solo gli ammalati, ma l’immenso popolo dei poveri si sente a casa propria a Banneux. Vengono a cercare qui conforto, coraggio, speranza, l’unione con Dio nella loro prova. Vengono a lodare e a invocare qui la Vergine Maria, sotto l’appellativo particolare e bellissimo di nostra Signora dei poveri. Sono a ragione convinti che una tale devozione corrisponda al Vangelo e alla fede della Chiesa: se Cristo ha definito la sua missione come l’annuncio della buona novella ai poveri, come potrebbe sua Madre non essere accogliente verso i poveri?”.
Luogo poco conosciuto, eppure carico di storia e di spiritualità. Una località sperduta, dimenticata dal mondo, scelta da Maria per dare il proprio messaggio ai sofferenti. Ancora una volta - come in altre occasioni - la Vergine sceglie persone del “quotidiano”, non straordinarie. In questo caso una bambina di undici anni, umile e per niente “dotta”. Perché? Semplice. È il Vangelo di Matteo, al capitolo 11 a fornirci una più che valida spiegazione: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”.
Fonte: https://lanuovabq.it/it/la-vergine-dei-poveri-un-messaggio-pieno-di-speranza