Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 2 giugno 2025 - Santi Marcellino e Pietro (Letture di oggi)

Non confidare mai in te stessa, ma abbandonati alla mia piena volontà . Metti l'amor proprio all'ultimo posto, affinché non corrompa le tue azioni. Lascia che ciascuno agisca secondo i propri gusti. Dal canto tuo comportati secondo i miei desideri. Se avrai patito qualche dispiacere, fa' tutto il bene che puoi alla persona che te lo causò. E se verrai rimproverata, resta in silenzio. Non scoraggiarti mai, perché sarebbe verso di me un ingratitudine. Non esaminare con curiosità  le vie per cui ti sto guidando. Quando ti senti stanca e l'avvilimento batte alla tua porta, fuggi via da te stessa e vieni a rifugiarti nel mio cuore. Non ritirarti dalla lotta: molte volte basta anche solo del coraggio per vincere le tentazioni in modo che non osino più assalirti in seguito. Lotta sempre con la convinzione che io sono con te. Non lasciarti guidare dai tuoi sentimenti, perché non sempre hai forze per padroneggiarli; tutto il merito sta nella tua volontà . Vedi che io non t'inganno con promesse di consolazione; al contrario, ti voglio preparare alla lotta. Ricorda che ti trovi in un'arena, dove dai spettacolo di te alla terra e al cielo. (Santa Faustina Kowalska)

Novena al Santo Curato d’Ars (Giovanni Maria Vianney)

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Primo giorno - L'amore di Dio

San Giovanni-Maria Vianney tu sei stato colpito dall'immenso amore di Dio verso ognuno di noi. Stupito da questa bontà infinita, tu hai voluto esserne il testimone infaticabile: "Ah, se sapeste quanto Dio vi ama..." Di giorno in giorno hai voluto rimanere fedele alla raccomandazione ricevuta prima di partire per Ars: "Non c'è molto amore per il Buon Dio, tu ne aggiungerai!" Nonostante le difficoltà, gustare l'amore di Dio è stata la tua gioia più profonda: "Amare Dio ed essere amati da Dio, che grande felicità!"

Santo Curato d'Ars, tu sai che io vorrei servire meglio Dio, dal quale ho già ricevuto tanto e per questo vorrei conoscerlo ed amarlo di più. Aiutami ad amarlo, nonostante le difficoltà della vita, nonostante le mie povertà e le mie sofferenze. Fammi prendere coscienza dell'amore infinito che Dio ha per me: che io non esiti mai a contare su di Lui.

Ottienimi la grazia di crescere nella fede.

Santo Curato d'Ars, io ho fiducia nella tua intercessione. Prega ed intercedi per me specialmente durante questa novena che recito per... (designare la grazia che si desidera).

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria

“Se comprendessimo bene che cos’è un prete sulla terra, moriremmo: non di spavento, ma di amore”. La vita di San Giovanni Maria Vianney è tutta racchiusa in questo suo pensiero. Noto come “il Curato d’Ars”, Giovanni Maria Vianney nasce l’8 maggio 1786 a Dardilly, vicino Lione. I genitori sono contadini e lo avviano sin da piccolo al lavoro nei campi, tanto che Giovanni arriva all’età di 17 anni ancora analfabeta. Grazie agli insegnamenti materni, però, conosce a memoria molte preghiere e vive un forte senso religioso.

Intanto, in Francia soffiano i venti della Rivoluzione: Giovanni si accosta al Sacramento della Confessione in casa, non in chiesa, grazie a un sacerdote “refrattario” che non ha giurato fedeltà ai rivoluzionari. Lo stesso avviene per la prima Comunione, ricevuta in un granaio, durante una Messa “clandestina”. A 17 anni, Giovanni avverte la chiamata al sacerdozio: “Se fossi prete, vorrei conquistare molte anime”, dice. Ma la strada non è facile, considerate le poche conoscenze culturali. Solo grazie all’aiuto di sacerdoti sapienti, tra cui l’Abbé Balley, parroco d’Écully, viene ordinato presbitero il 13 agosto 1815, all’età di 29 anni.

Tre anni dopo, nel 1818, viene mandato ad Ars, piccolo villaggio nel sudest della Francia, abitato da 230 persone. Qui, dedica tutte le sue energie alla cura dei fedeli: fonda l’Istituto “Provvidenza” per accogliere gli orfani, visita gli ammalati e le famiglie più indigenti, restaura la chiesa, organizza feste patronali. Ma è nel Sacramento della Confessione che la missione del Curato d’Ars si esprime al meglio: sempre disponibile all’ascolto e al perdono, trascorre fino a 16 ore al giorno nel confessionale. Quotidianamente, una folla di penitenti di ogni parte della Francia si confessa da lui, tanto che Ars viene rinominata “il grande ospedale delle anime”. Lo stesso Vianney veglia e digiuna per contribuire all’espiazione dei peccati dei fedeli: “Vi dirò qual è la mia ricetta – spiega a un confratello - do ai peccatori una penitenza piccola e il resto lo faccio io al loro posto”.

Donato interamente a Dio e ai suoi parrocchiani, muore il 4 agosto 1859, all’età di 73 anni. Le sue spoglie riposano ad Ars, nel Santuario a lui dedicato, che ogni anno accoglie 450 mila pellegrini. Beatificato nel 1905 da Pio X, Giovanni Maria Vianney viene canonizzato nel 1925 da Pio XI che nel 1929 lo proclama “Patrono di tutti i parroci del mondo”. Nel 1959, nel centenario della sua morte, San Giovanni XXIII gli dedica l’Enciclica Sacerdotii Nostri Primordia, additandolo a modello dei sacerdoti mentre nel 2009, per il 150.mo anniversario dalla sua scomparsa, Benedetto XVI indice un “Anno sacerdotale”, per “contribuire a promuovere l’impegno d’interiore rinnovamento di tutti i sacerdoti, per una loro più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi”.

Fonte: https://www.vaticannews.va
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