Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 2 giugno 2025 - Santi Marcellino e Pietro (Letture di oggi)

Un'anima che possiede lo Spirito Santo gusta un sapore nella preghiera che fa, SI da trovare il tempo sempre troppo breve; non perde mai la santa presenza di Dio. (Santo Curato d'Ars (San Giovanni Maria Vianney))

Novena a Santa Gemma Galgani

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Primo giorno - È nata una bambina

Primo giorno - È nata una bambina

"Prevenuti dall'esempio e dalla preghiera comune dei genitori, i figli, anzi tutti quelli che vivono insieme nell'ambito familiare, troveranno più facilmente la strada di una formazione veramente umana della salvezza e della santità." (Conc. Vaticano II, La Chiesa nel mondo attuale 48).

PRIMA ORAZIONE

Gemma nasce nel paesino di Borgonuovo di Camigliano - Capannori, all'ora dell'Angelus Domini del 12 marzo 1878. I suoi genitori si chiamano Enrico Galgani e Aurelia Landi. I Galgani - famiglia unita e credente - costituiscono un focolare molto felice. Il Dott. Enrico è chimico farmacista. Possiede una farmacia a Camigliano.
Gemma è battezzata con i nomi aggiunti Umberta Pia all'indomani della sua nascita, nella parrocchia di San Michele. Lo zio Maurizio scelse per lei il nome di Gemma, non molto gradito a tutti. Fu don Olivo Dinelli a sentenziare: "Speriamo che anche questa bambina sia una Gemma di paradiso".
Anni più tardi, don Pietro Quilici, il parroco che battezzò Gemma, soleva ripetere: "Vi rendete conto di cosa significa aver avuto il privilegio di aver battezzato una santa?"
All'età di due anni, Gemma frequenta già l'asiloscuola delle sorelle Vallini a Lucca. Sin da molto piccola, appariva come "privilegiata da Dio". Le sorelle Vallini dicevano di lei: "Sin dai due anni dimostrava un'intelligenza talmente precoce che sembrava si fosse sviluppato già in lei l'uso della ragione".
Nella casa dei Galgani si vivono la fede, la felicità e la gioia. Il dott. Enrico prediligeva la sua Gemma in modo non nascosto. "Il babbo assecondava tutti i miei desideri. Durante la mia grave malattia, lo vidi piangere molte volte". La signora Aurelia, la mamma, insegnò a sua figlia a credere e a pregare... "Ancora, mamma, ancora. Parlami ancora di Gesù", le diceva la fanciulla. "Mia mamma", scriveva Gemma più tardi, "è stata colei che da piccola mi ha fatto desiderare il paradiso...".
Il 26 maggio 1885 Gemma riceve il sacramento della Cresima. In quell'occasione Dio chiede da lei un grande sacrificio: sua madre morirà presto.
Frequenta ora la scuola delle religiose Zitine. È ancora molto bambina. Esse la preparano con molta cura per la prima comunione. "Datemi Gesù", diceva, "vedrete che divento più brava". Fece il ritiro spirituale dalle suore. In quel ritiro fu particolarmente colpita da queste parole del predicatore, don Raffaele Cianetti: "Chi si ciba di Gesù deve vivere la sua stessa vita".
Gemma si comunicò per la prima volta domenica 19 giugno 1887... "Mi sento incapace di descrivere l'esperienza del mio primo incontro con Gesù. Quel giorno capii che le delizie del cielo non sono come quelle della terra".
L'ambiente familiare sano, la formazione cristiana della scuola, i tre sacramenti ricevuti nella sua infanzia, segnarono per sempre l'anima e la vita di Gemma.

SPUNTI DI RIFLESSIONE

• Nella vita ciò che alle volte chiamiamo "essere o non essere fortunati" è parola vana. Esiste la vita come un dono di Dio, un amore col quale Dio sceglie, ama ed è sempre presente in ciascuno.
• L'albero si conosce dai frutti. Famiglie credenti e praticanti, come quella di santa Gemma, danno sempre i migliori frutti. La famiglia è la prima e principale scuola della vita e della fede.

PREGHIERA DEI FEDELI

Santa Gemma visse la sua fede come una amicizia e un incontro gioioso con il Signore sin da piccola. Perchè tutti i bambini trovino nelle loro case il clima propizio di cui hanno bisogno per vivere la fede, preghiamo.

Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.

I genitori di santa Gemma assunsero l'educazione cristiana dei loro figli come occupazione e preoccupazione fondamentale. Perché tutti i genitori credenti prendano sul serio in prima persona la formazione e l'impegno cristiano dei propri figli, preghiamo.

Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.

Sin da molto piccola, santa Gemma già conosce e riflette sulla vita e la passione del Signore. Perché anche noi dedichiamo qualche momento ogni giorno a conoscere e approfondire il mistero della vita, morte e risurrezione di Gesù, preghiamo.

Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.

PREGHIERA FINALE

Signore, per tua predilezione santa Gemma visse da molto piccola una vita angelica. Nella sua famiglia cristiana trovò l'aiuto migliore e il clima adeguato per lo sviluppo della grazia sacramentale e per conoscere e amare Gesù. Aiutaci a valorizzare la famiglia come il primo santuario dove si vivono la fede, la speranza e l'amore.

Che la mia famiglia sia come quella di Gesù di Nazaret. Come la famiglia di santa Gemma. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Si può recitare anche un Pater Ave, Gloria.)
Gemma Galgani fu colpita dalla sofferenza fin dalla più tenera età: aveva solo 7 anni quando morì sua madre. Ma la famiglia fu colpita da altri lutti: la morte del fratello Gino, seminarista, poi quella del padre. I fratelli Galgani finirono sul lastrico e Gemma venne accolta da una zia. Anche la sua stessa esistenza fu segnata dalla malattia: osteite alle vertebre lombari e otite mastoidea. Rimase a letto semiparalizzata per diversi mesi. In quel periodo lesse la biografia di san Gabriele dell’Addolorata, dalla quale rimase molto colpita. Invocò allora Santa Maria Margherita Alacoque e dopo una novena, guarì. Era il 1899.

La giovane Gemma sentiva profondamente il desiderio di consacrarsi al Signore ma per diverse ragioni non le venne data la possibilità di farsi religiosa claustrale. Questo però non le impedì di immergersi nella contemplazione di Gesù Crocifisso. L’8 giugno del 1899, l’Ottava del Corpus Domini e vigilia della festa del Sacro Cuore di Gesù, ricevette le stimmate, che si ripeteranno periodicamente dalla sera del giovedì alle ore 15 del venerdì. Per un certo periodo si manifesteranno quasi tutti i giorni. Alcuni ebbero perplessità sull’autenticità di questi segni, ma padre Germano Ruoppolo, postulatore generale dei passionisti e grande studioso di mistica, la difese. Forte espressione della sua vita mistica anche i colloqui con Gesù, Maria, l’Angelo custode e San Gabriele dell’Addolorata. Questi colloqui vengono riportati nell’epistolario, nel Diario e nell’Autobiografia.

Ospite a Lucca in casa Giannini, questa sarà per lei come una famiglia fino alla morte. Nel maggio del 1902 a Gemma furono diagnosticati i sintomi della tisi. Dovette quindi trasferirsi in un altro appartamento, anche se vicino a quello dei Giannini. La sua morte avvenne il sabato santo, l’11 aprile del 1903, quando già le campane avevano annunciato la Risurrezione di Cristo. A beatificarla 30 anni dopo fu Pio XI . Fu canonizzata nel 1940 da Pio XII che la definì “stella del suo Pontificato”.

Fonte: https://www.vaticannews.va/it/santo-del-giorno/04/11/santa-gemma-galgani--vergine-lucchese--terziaria-passionista.html
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