Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 5 settembre 2025 - Santa Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu) (Letture di oggi)

Sii una di quelle persone che sono un dono per chi le incontra, che fanno star bene gli altri, che sono una medicina per l'anima. La tua vita possa essere un poema pieno d'amore e di gratitudine verso il Signore che ti guida con tanta benevolenza. Chi gode della tua presenza, possa toccare con mano quanto buon Dio riesca a costruire castelli d'amore attraverso di te. Chi vive nella carità , assomiglia a quella giostra che ospita i bambini per un giro gioioso. Il Signore ti dia tanta grazia affinché tu possa essere una nota allegra nella sinfonia della vita. (Don Nikola Vucic)

Novena a San Francesco di Sales

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Primo giorno

I. O vero prodigio di scienza e di purità, glorioso s. Francesco, che, sprezzando i comodi e lo ricchezze del vostro stato, fin dai primi anni non attendeste che alla mortificazione continua della vostra carne; e perciò non contento di affliggerla con digiuni e coi cilici, e di respingere valorosamente le più pericolose tentazioni, la consacraste per sempre a Dio con voto di perpetua verginità: otteneteci dal Signore la grazia di combatter costantemente tutti i sensuali appetiti, affinchè, conservandoci come voi casti ed illibati fino alla morte, possiamo come voi conseguire la beatitudine promessa a tutti i mondi di cuore. Beati mundo corde, quoniam ipsi Deum videbunt.

Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

 San Francesco di Sales

Nasce il 21 agosto del 1567 a Thorens-Glières, in Francia, da nobile e antica famiglia di Boisy, nella Savoia. Si forma nei migliori collegi francesi, poi asseconda il volere del padre, che sogna per lui la carriera giuridica, e va a studiare diritto all’Università di Padova. Qui matura un certo interesse per la teologia. Si laurea con il massimo dei voti e rientrato in Francia nel 1592 si iscrive all’ordine degli avvocati. Ma il suo più grande desiderio è ormai farsi prete, sicché l’anno dopo, il 18 dicembre, viene ordinato sacerdote e tre giorni dopo, all’età di 26 anni, celebra la sua prima messa. Nominato arciprete del capitolo cattedrale di Ginevra, Francesco manifesta doti di zelo e di carità, di diplomazia e di equilibrio. Nell’imperversare del calvinismo, si offre volontario per rievangelizzare la regione dello Chablais. Nella predicazione cerca il dialogo, ma si scontra con porte chiuse, neve, freddo, fame, notti all’addiaccio, agguati, insulti e minacce. Studia allora la dottrina di Calvino per comprenderla a fondo e per spiegare meglio le differenze con il credo cattolico e anziché ricorrere alla sola predicazione e alla disputa teologica, escogita il sistema di pubblicare, far affiggere in luoghi pubblici o lasciare porta a porta fogli e manifesti esponendo le singole verità di fede in maniera semplice ed efficace. Le conversioni non sono molte, ma cessano l’ostilità e il pregiudizio verso il cattolicesimo. Francesco si stabilisce poi a Thonon, nella capitale dello Chablais, e qui si dedica, tra l’altro, alle visite ai malati, ad opere di carità e a colloqui personali con i fedeli. Chiede poi di essere trasferito a Ginevra, città simbolo della dottrina calvinista, col desiderio di recuperare quanti più credenti alla Chiesa cattolica.

L’episcopato a Ginevra e l’amicizia con Giovanna Francesca Fremyot de Chantal

Nel 1599 viene nominato vescovo coadiutore di Ginevra, tre anni dopo la diocesi è totalmente nelle sue mani, con sede ad Annecy. Francesco vi si spende senza riserve: visita parrocchie, forma il clero, riordina monasteri e conventi, non si risparmia nella predicazione, in catechesi e iniziative per i fedeli. Sceglie il catechismo dialogato e la sua perseveranza e dolcezza nella direzione spirituale guidano svariate conversioni. Nel marzo del 1604, durante la predicazione quaresimale a Digione, conosce Giovanna Francesca Fremyot de Chantal con la quale istaura una bella amicizia dalla quale origina anche un carteggio epistolare di direzione spirituale. A lei, nel 1608, dedica Filotea o Introduzione alla vita devota. Filotea è il nome ideale di chi ama o vuole amare Dio; Francesco concepisce il testo per riassumere in maniera concisa e pratica i principi della vita interiore e per insegnare ad amare Dio con tutto il cuore e con tutte le forze nella quotidianità. L’idea è quella di formare a una vita pienamente cristiana coloro che vivono nel mondo e devono assolvere compiti civili e sociali. Lo scritto ha un successo enorme.

La nascita della Congregazione della Visitazione di Santa Maria

La lunga ed intensa collaborazione tra Francesco e Giovanna fa scaturire grandi frutti spirituali. Tra questi la Congregazione della Visitazione di Santa Maria fondata nel 1610 ad Annecy con lo scopo principale di visitare e soccorrere i poveri. Otto anni dopo la congregazione diviene un ordine contemplativo (oggi le monache vengono chiamate visitandine); ne detta le costituzioni, ispirandosi alla regola di S. Agostino, lo stesso Francesco. Ma la de Chantal, dispone poi che le sue religiose si occupino anche dell’educazione e istruzione delle fanciulle, specialmente di famiglie agiate. Nel 1616 Francesco scrive Teotimo o Trattato dell’amor di Dio, opera di straordinario spessore teologico, filosofico e spirituale, pensata come una lunga lettera indirizzata all’amico “Teotimo” che presenta ad ogni uomo la sua vocazione essenziale: vivere è amare. Il testo vuole indicare le vie migliori perché ciascuno possa realizzare un incontro personale con Dio. Francesco di Sales muore il 28 dicembre del 1622 a Lione, all’età di 55 anni, e il 24 gennaio dell’anno dopo le sue spoglie vengono traslate ad Annecy.

Fonte: https://www.vaticannews.va/it/santo-del-giorno/01/24/san-francesco-di-sales--vescovo-di-ginevra--dottore-della-chiesa.html

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