Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 5 settembre 2025 - Santa Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu) (Letture di oggi)

"Voi stessi date loro da mangiare" Tutti sappiamo fare i conti, anche gli apostoli: "non abbiamo che cinque pani e due pesci; ma che cosa è questo per tanta gente?" 5 contro 5000: è una goccia d'acqua in un deserto bruciato. Conoscendo Gesù e la sua compassione per le persone, non mi stupisce il miracolo in sé. Quello che mi stupisce sono proprio quei 5 pani, e che Gesù li abbia voluti:" portatemeli qui." Mi pare di poter scoprire in questo gesto un insegnamento tanto profondo da rendere possibile lo stesso "miracolo di moltiplicazione" in tante occasioni della vita, quando di fronte ai bisogni immensi qualcuno è in grado di mettere a disposizione il poco che può offrire. (Don Nikola Vucic)

Novena a San Filippo Smaldone

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Primo giorno

Signore Gesù, ti ringrazio per la Beatificazione del tuo sacerdote Filippo Smaldone, fondatore delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori, padre e maestro dei sordomuti.

Fa' che la sua santità sacerdotale rifulga sempre di più agli occhi della Chiesa e concedi a noi di imitare, nella nostra vita, le sue virtù.

Moltiplica le vocazioni sacerdotali e religiose e fa' che l'ardore di carità del Beato Filippo possa dilatarsi in tutto il mondo. Degnati, Signore, di concederci, per la sua intercessione, la grazia che, umilmente, ti domandiamo. Amen.

Il santo Filippo Smaldone è stato un apostolo dei sordomuti per i quali aprì un istituto a Lecce nel 1885. Era nato a Napoli 37 anni prima e aveva vissuto le difficoltà dell'apostolato nel periodo di costruzione della nazione italiana. Già da studente di teologia si era dedicato ai sordomuti partenopei. Poi era stato trasferito a Rossano Calabro. Tornò poi a Napoli dove fu ordinato prete nel 1871. Visitava gli ammalti in ospedale, e durante un'epidemia si ammalò anche lui, ma fu guarito per intercessione della Madonna di Pompei. Andato a Lecce, fondò la Congregazione delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori. L'opera si espanse anche a Bari e a Roma. Oltre ad aiutare le persone colpite nella voce e nell'udito per ciò che riguardava i loro bisogni materiali e spirituali, don Smaldone fu consigliere e confessore di molti sacerdoti e seminaristi. Morì a Lecce il 4 giugno del 1923 ed è beato dal 1996. (Avvenire)
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