Novena alla Beata Edvige Carboni

PRIMO GIORNO: L’amore alla Chiesa e ai sacerdoti
O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, e ora, e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
INNO
A te, sposa del Crocifisso,
figlia di Francesco di Assisi
e discepola di Paolo della Croce,
si innalzino oggi le nostre lodi.
Tu passasti nel mondo nascosta,
ma grande agli occhi di Cristo.
Ora che hai raggiunto la meta
continua a vegliare su di noi.
Amata da Cristo, con lui crocifissa,
vivesti più in cielo che in terra.
Patisti e perdonasti tanti fratelli:
insegnaci ad amare i nemici.
Veglia sulla Chiesa, sposa di Cristo,
sul clero e sui governanti.
Per la tua preghiera si rafforzi in loro
la fede, la speranza e l’amore.
Tu amasti la famiglia, i poveri,
i malati e i lontani da Dio:
continua dal cielo a proteggere
quanti invocano oggi il tuo nome.
A Te, sia lode, o Cristo,
immagine del Padre,
che sveli nei tuoi santi
la forza dello Spirito. Amen.
Dagli scritti della Beata Edvige: “Il Signore cerca vittime per salvare la Chiesa dai cattivi cristiani, che stanno cercando di abbatterla, ma state sicuri che la Santa Chiesa sempre trionferà; ci saranno martiri, ma la Chiesa trionferà. Soffrite per la Chiesa”.
Beata Edvige, figlia diletta della Chiesa, prega per noi.
O Beata Edvige, durante la tua vita terrena hai sempre amato la Chiesa, sacramento di salvezza per tutti i popoli. Con la tua preghiera sostieni il Papa e i Pastori perché diano esempio di fede e di virtù e siano ricchi di bontà e di amore. Ti affidiamo (la nostra parrocchia che è la tua e) tutte le comunità cristiane del mondo. Affidiamo alla tua intercessione il nostro Vescovo e i sacerdoti perché siano sempre fedeli al mandato di Cristo, siano santi e strumenti di Grazia, dediti al servizio del popolo di Dio, all’annuncio della Parola e alla preghiera.
Ascolta le nostre invocazioni, o Beata Edvige, e chiedi al Signore che susciti ancora anime generose che accettino di lavorare nella sua vigna. Ottieni dal Signore per la sua Chiesa di essere sempre fedele al mandato di Gesù e ricorda a tutti che Cristo è lo stesso, ieri, oggi e sempre. Accordaci, infine, la grazia che, per i tuoi meriti, osiamo chiedere. Amen. (Si chieda la grazia).
Gloria al Padre.
LITANIE
Signore, pietà, Signore, pietà.
Cristo, pietà, Cristo, pietà.
Signore, pietà, Signore, pietà.
Cristo, ascoltaci, Cristo, ascoltaci.
Cristo, esaudiscici, Cristo, esaudiscici.
Padre del cielo, Dio, abbi pietà di noi.
Figlio, Redentore del mondo, Dio, abbi pietà di noi.
Spirito Santo, Dio, abbi pietà di noi.
Santa Trinità, unico Dio, abbi pietà di noi.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi.
Edvige, consolatrice del Cuore di Gesù, prega per noi.
Consolatrice del Cuore di Maria, prega per noi.
Diletta figlia di Maria Ausiliatrice, prega per noi.
Innamorata di Gesù Eucarestia, prega per noi.
Effigie della Passione di Cristo, prega per noi.
Immagine di Gesù Crocifisso, prega per noi.
Amante delle piaghe di Gesù, prega per noi.
Amante del Prezioso Sangue di Gesù, prega per noi.
Consumata d’amore a Gesù, prega per noi.
Ferita da una freccia d’amore, prega per noi.
Sottomessa alla volontà di Dio, prega per noi.
Vittima d’amore per i peccatori, prega per noi.
Visitata dagli angeli, prega per noi.
Figlia diletta di San Giuseppe, prega per noi.
Discepola di Francesco di Assisi, prega per noi.
Discepola di Paolo della Croce, prega per noi.
Discepola di Giovanni Bosco, prega per noi.
Amica dei Santi del cielo, prega per noi.
Figlia diletta della Chiesa, prega per noi.
Lucerna sul candelabro, prega per noi.
Lievito e sale del Vangelo, prega per noi.
Giglio sulla croce, prega per noi.
Gemma di santità, prega per noi.
Donna evangelica, prega per noi.
Donna di fede, prega per noi.
Donna di speranza, prega per noi.
Donna di carità, prega per noi.
Esempio di umiltà, prega per noi.
Esempio di castità, prega per noi.
Esempio di fortezza, prega per noi.
Esempio di obbedienza, prega per noi.
Esempio di mitezza, prega per noi.
Esempio di preghiera costante, prega per noi.
Esempio di penitenza, prega per noi.
Esempio di lavoro, prega per noi.
Generosa nell’accogliere, prega per noi.
Generosa nel perdonare, prega per noi.
Forte nelle prove della vita, prega per noi.
Forte nella lotta contro satana, prega per noi.
Sostegno della famiglia, prega per noi.
Sollievo degli ammalati, prega per noi.
Aiuto dei bisognosi, prega per noi. Aiuto delle anime del purgatorio, prega per noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo ascoltaci, o Signore.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo abbi pietà di noi.
V. Prega per noi, o Beata Edvige.
R. Per diventare degni delle promesse di Cristo. Preghiamo. Dio onnipotente ed eterno, che hai associato alla passione del tuo Figlio la beata Edvige, rendendola fedele discepola, concedi anche a noi per sua intercessione, di rimanere sempre uniti a Cristo per attingere ai frutti della sua risurrezione. Egli è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Le visite celesti iniziano presto nella sua vita, fin da bambina. Edvige incontrava il suo Angelo Custode che le diceva quanto Dio la volesse tutta per sé, perciò a 5 anni si consacra interamente a Lui con il voto di castità. Anche se è costretta a lasciare la scuola alla quarta elementare, la sua infanzia trascorre serena, con Gesù Bambino che ogni tanto si stacca dalle braccia di Sua Madre nel vecchio quadro della Vergine col Bambinello che c’è in casa, per scendere a giocare con lei.
Le cose cambiano bruscamente quando la mamma muore, nel 1910. Edvige ha 30 anni e deve caricarsi tutta la famiglia sulle spalle. “Risulta volesse entrare tra le Figlie di San Vincenzo, però le condizioni di vita non glielo hanno permesso – aggiunge il porporato – dopo la mamma malata, ha dovuto assistere una zia, uno zio, la nonna, e alla fine una sorella e il padre con cui si trasferì a Roma”.
Ma Edvige era preparata alla sofferenza. Quando aveva ricevuto la Prima Comunione, rivelando al suo confessore l’intenzione di entrare in convento, questi le aveva detto che anche assistere la sua famiglia era servire il Signore. Così lei si era rassegnata al lavoro come ricamatrice per mantenere i fratelli agli studi. Ma non le bastava. Faceva la catechista, puliva la parrocchia, assisteva i poveri e gli ammalati, e poi entrò anche nel Terz’Ordine Francescano: “Questo voler cercare è indice di quell’anelito interiore di essere totalmente dono a Dio e ai fratelli – continua il cardinale – non poteva rimanere inattiva, sentiva dentro di sé l’impulso di dedicarsi agli altri che viene dallo Spirito”.
La nuova Beata sorride sempre, parla poco e a voce bassa. Ma di lei iniziano a parlare gli altri. I sacerdoti e le persone che soccorre le sono grati, ma quando cominciano i fenomeni di levitazione, di bilocazione, quando la vedono cadere in trance, immobile per ore in chiesa o avere esperienze mistiche, molti hanno paura. O invidia.
Poi, il 14 luglio 1911, Gesù dalla croce le parla e le dice che dovrà soffrire ancora, e molto. Sta per donarle una grazia ancora più grande: quella di condividere con Lui il dolore della Passione attraverso le stimmate. Edvige le nasconde, ma quando le piaghe sanguinano le macchie si vedono. Molti parlano male di lei, la evitano. Edvige, per tutta risposta, prega sempre di più. Nel 1925 viene sottoposta a un processo canonico: per molti sarebbe un’umiliazione profonda, ma lei vive tutto con serenità e offre il dolore dello spirito, oltre a quello del corpo, a Gesù crocifisso.
Edvige vive nel periodo delle due guerre mondiali e della rivoluzione atea comunista in Russia. “Si deve sempre infondere conforto e speranza”: questo è il suo motto mentre inizia ad aiutare le giovani vedove della guerra e le future spose senza dose. Glielo ha chiesto Gesù in persona, come la Madonna – che nel frattempo era apparsa ai tre pastorelli di Fatima – le chiede di pregare il Rosario e di offrirsi per la consacrazione della Russia. “Chi arde, incendia”, dice a tutti coloro che le chiedono come faccia a fare tutto, volontaria anticipatrice dell’apostolato dei laici, tema che sarà affrontato solo nel Concilio Vaticano II.
Muore all’improvviso il 17 febbraio 1952; in occasione della Beatificazione i suoi resti sono stati trasportati nella chiesa di San Giorgio Martire a Pozzomaggiore.
Di lei ci restano uno splendido diario e un grande esempio di chi, come conclude il card. Becciu, “vive bene il Vangelo, vive la carità, la dedizione agli altri e un’intensa comunione con Dio”.
Fonte: https://www.causesanti.va