Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 2 giugno 2025 - Santi Marcellino e Pietro (Letture di oggi)

Nelle persone a noi care ogni cosa ci pare scusabile; ma in quelle che non lo sono, qualunque cosa facciano, vi troviamo sempre da ridire. (San Francesco di Sales)

Novena a San Giuseppe per la pace nel mondo

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Primo giorno

Invocazione iniziale

In questa novena a San Giuseppe, acclamiamo a Cristo Signore.

Inno

La tua vita Giuseppe, in umiltà trascorse, ma di Gesù e Maria tu bellezza godevi. Sereno il Figlio di Dio sul tuo cuore posava e sorridendo obbediente il legno ti portava.

(Un testo biblico e un testo di un Santo o di un Papa per ogni giorno della novena)


Preghiera a San Giuseppe

Glorioso Patriarca San Giuseppe, il cui potere rende possibili le cose impossibili, vieni in mio aiuto in questi momenti di angustia e difficoltà. Prendi sotto la tua protezione le situazioni tanto serie e difficili che ti raccomando…

Per l’umanità… (Per la fine di tutte le guerre e perché la pace regni nel mondo, per i rifugiati…)

Per la Chiesa… (per il Santo Padre, per la santità dei sacerdoti, per i cristiani perseguitati…)

Per la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria dell’Ucraina e della Russia, luce e forza per Papa Francesco e per tutti i Vescovi del mondo.

Per la pace e la giustizia nella propria nazione…

Per le necessità personali…… affinché giungano a felice soluzione.

Mio ben amato Padre: tutta la mia confidenza è posta in Te. Che non si dica che ti ho invocato invano. E dato che Tu puoi tutto davanti a Gesù e a Maria, mostrami che la tua bontà è tanto grande come il tuo potere. Amen

Testo biblico: Giuseppe d’Egitto è immagine di Giuseppe sposo di Maria

«Allora il Signore fu con Giuseppe: a lui tutto riusciva bene. Poi tutto il paese d'Egitto cominciò a sentire la fame e il popolo gridò al faraone per avere il pane. Allora il faraone disse a tutti gli Egiziani: - Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà» (Gn 39, 2; 41,55).

Dagli scritti su San Giuseppe di Santa Teresa di Gesù

«Io invece presi per mio avvocato e patrono il glorioso San Giuseppe e mi raccomandai a lui con fervore. […] Finora non mi ricordo di averlo mai pregato di un favore che egli non mi abbia concesso. […] Mentre ad altri santi sembra che il Signore abbia concesso di soccorrerci in una singola necessità, ho sperimentato che il glorioso san Giuseppe ci soccorre in tutte. Pertanto, il Signore vuol farci capire che allo stesso modo in cui fu a lui soggetto in terra – dove san Giuseppe, che gli faceva le veci di padre, avendone la custodia, poteva dargli ordini - anche in cielo fa quanto gli chiede. Non ho conosciuto persona che gli sia sinceramente devota e gli renda particolari servigi, senza vederla più avvantaggiata nella virtù, perché egli aiuta molto le anime che a lui si raccomandano. Già da alcuni anni, mi pare, nel giorno della sua festa io gli chiedo sempre qualcosa e sempre mi vedo esaudita. Se la mia richiesta esce un po’ dalla retta via, egli la raddrizza per il mio maggior bene. [...] Chi non dovesse trovare un maestro che gli insegni l’orazione, prenda questo glorioso santo per guida e non sbaglierà nel cammino» (Vita, 6, 6-8).

Un Padre Nostro.

Preghiera finale

O Dio onnipotente, che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione alla custodia premurosa di san Giuseppe, per sua intercessione concedi alla tua Chiesa di cooperare fedelmente al compimento dell’opera di salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo.

La prima definizione di Giuseppe che incontriamo nel vangelo di Matteo è “giusto”. Il promesso sposo di Maria, davanti all’inesplicabile gravidanza della sua fidanzata, non pensa al proprio orgoglio o alla propria dignità ferita: pensa invece a salvarla dalla cattiveria della gente, a salvarla dalla lapidazione a cui poteva essere condannata. Non vuole ripudiarla pubblicamente, e pensa di licenziarla in segreto. Ma subito, in quella comprensibile angoscia, in quella sofferenza, l’amore di Dio arriva a sollevarlo, un angelo viene a parlargli, ad ispirargli la scelta più giusta, che è sempre quella di non aver paura: “Non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù” (Mt 1,20).

Un angelo accompagna Giuseppe nei momenti più difficili della sua vita, e l’atteggiamento di Giuseppe davanti alle parole del messaggero celeste è sempre di fiduciosa obbedienza: prende Maria come sua sposa e quando l’angelo, dopo la nascita di Gesù, torna ad avvertirlo del pericolo della persecuzione di Erode, fugge di notte con la sua famiglia in Egitto, un paese straniero, dove deve ricominciare tutto da capo, procurarsi nuovamente un lavoro (da Matteo, al capitolo 13, apprendiamo anche del suo mestiere d’artigiano, quando gli abitanti di Nazareth, scettici, si domandano: “Non è forse il figlio del carpentiere?”), riguadagnarsi la fiducia dei vicini. E quando l’angelo torna ancora ad avvisarlo della morte di Erode e gli ingiunge di tornare nel paese d’Israele, prende con sé moglie e figlio e si rifugia in Galilea, a Nazareth, ancora su consiglio dell’angelo.

È indubbio che Giuseppe abbia amato Gesù con tutta la tenerezza che un padre ha per il proprio figlio: tutto ciò che Giuseppe fa è per proteggere ed educare questo misterioso bambino, obbediente e saggio, che gli è stato affidato. Educare Gesù: l’immensa sproporzione del compito di dire al Figlio di Dio ciò che è giusto e ciò che non lo è. Deve essere stato umanamente difficile, dopo averlo cercato angosciosamente per tre giorni, durante i quali, senza avvertire né lui né sua madre, Gesù era rimasto nel tempio a discutere con i dottori della legge, sentir dire a quel ragazzino dodicenne: “Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?” Ma forse è lo smarrimento che ogni padre prova quando si accorge che i propri figli non gli appartengono, e che il loro destino è nelle mani di Dio.

Giuseppe non appare in nessuno dei quattro vangeli durante la vita pubblica di Gesù, né sul Calvario, né al momento della Resurrezione. Se ne può dedurre perciò che sia morto prima che Gesù iniziasse la sua predicazione. Secondo la tradizione, Giuseppe sarebbe morto avendo accanto a sé Maria e Gesù, e per questa ragione è invocato anche come protettore dei morenti, dal momento che tutti noi preghiamo di lasciare questa terra avendo accanto Gesù e sua Madre.

Fonte: https://www.vaticannews.va/it/santo-del-giorno/03/19/san-giuseppe--sposo-della-beata-vergine-maria--patrono-della-chi.html
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