Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 23 giugno 2025 - San Giuseppe Cafasso (Letture di oggi)

Molte persone vivono nell'inquietudine perché non pregano. Per resistere alla paura e alla sfiducia, devi pregare con semplicità  di un bambino. La luce che la preghiera riporta al tuo cuore è più forte di quella che deriva dalla ragione. Quante volte ti è capitato di entrare nella preghiera con tanta preoccupazione e di uscirne con cuore placato, senza che nulla di particolare fosse accaduto. La situazione esteriore è sempre quella, i problemi sono ancora lì, ma il tuo cuore è cambiato e puoi affrontarli nella pace... Lo Spirito Santo ha lavorato nel segreto. (Don Nikola Vucic)

Giugno, mese del Sacro Cuore di Gesù - Giorno 23

23 giugno - DI FRONTE A TANTO MALE



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- Quando S. Giovanni Battista dal fondo della prigione mandò due suoi discepoli a Gesù per domandargli se fosse veramente il Redentore promesso, Gesù per tutta risposta si appellò ai frutti del suo zelo: - Andate e riferite a Giovanni che i ciechi vedono, gli storpi camminano, i morti risorgono, i poveri sono evangelizzati. Gesù vuole la nostra salvezza: Egli vive e opera per noi; per noi muore sulla croce.

Non ti senti infiammato da queste parole di Gesù? Gesù brucia di zelo. E tu? Guarda il mondo. Non ti senti il cuore preso da una morsa, di fronte a tanto male dei nostri giorni? Non piangi al vedere intorno a te tanta rovina di anime, tanto scempio dell'innocenza? Non senti il fremito imperioso di seguire l'invito di Gesù e di unirti alle anime buone e generose per far argine a tanto male, per offrire le tue forze e la tua vita a zelare la gloria di Dio e la salvezza delle anime?

È, forse troppo piccolo il campo che Gesù ha affidato al tuo zelo? I ciechi vedono. - Quante anime intorno a te sono piene di mille pregiudizi sulla religione e sulle eterne verità. Ti impegni nel dir loro una parola di fede, nel cancellare i loro errori? Ricordi la parola di Gesù che il buon seme presto o tardi germoglierà?

- Semina molto, semina a larghe mani il bene; non andrà perduto in terra, fruttificherà sempre per il cielo. Gli storpi camminano. - Quanti difetti nelle persone che tu conosci, che tu ami! Quante cattive inclinazioni, e forse quanti scandali! Tu sai che la carità fraterna obbliga tutti alla fraterna correzione.

Il lavoro tante volte sarà ingrato: tante volte non sarai corrisposto o corrisposto malamente; altre volte, per raffreddarti nello zelo, prenderanno la scusa che sei un po' gracile, che perdi troppo tempo, che devi metterti in società, che non devi fuggire le convenienze del mondo, che devi attendere al tuo lavoro, alla tua casa. Che importa? Il premio sarà proporzionato non al frutto, ma alla fatica. D'altra parte perché il bene sia meritorio deve esplicarsi in mezzo alle difficoltà.

Tante volte sarai anche biasimato. Che importa? Non devi piacere agli uomini, ma a Dio. Spesso dovrai fare dei sacrifici. Che importa? Dio li vede, li conta ad uno ad uno e basta. Lavora! Tu devi essere l'apostolo della tua famiglia, della tua parrocchia. I tuoi parenti, gli amici, i conoscenti, i poveri, i fanciulli, sono il popolo che devi convertire, che devi correggere, condurre al bene, e sempre edificare col tuo buon esempio.