Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 9 giugno 2025 - Beata Anna Maria Taigi (Letture di oggi)

Signore, mi chiedo che cosa è la santità  per me? È la consapevolezza della mia debolezza abitata dalla Tua grazia; è l'umiltà  di ritenermi in tutto bisognoso del Tuo amore. È per dimostrare il mio amore per Te, non andrò in cerca di cose mondane né di consolazioni terrene. La mia prova d'amore sarà  combattere i miei difetti, evitare il peccato e migliorarmi ogni giorno per Te. Dimmi, Signore, che cosa sarebbe la mia vita senza il Tuo amore?! (Don Nikola Vucic)

Le apparizioni di Medjugorje - Giorno 9

La parrocchia di Medjugorje



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La Vergine Maria con questi messaggi ha istruito decine e decine di milioni di fedeli sparsi nel mondo, ha ricordato le Verità di Fede che molti Sacerdoti non predicano più e che da parte dei fedeli non si approfondiscono più; ha indicato i Sacramenti come fonte di Grazia e di salvezza, ripetendo l'invito ad adorare l'Eucaristia e a confessarsi spesso; ha ca­techizzato la Chiesa, oggi bisognosa di molte preghiere.

In moltissime parrocchie del mondo non si prega più, non c'è devozione all'Eucaristia, né l'Adorazione Eucari­stica; prima della Santa Messa non si recita il Santo Rosario; non c'è disponibilità di molti parroci a confessare i fedeli e non si parla più di Confessione; non si predica più il Van­gelo, non se ne parla nelle omelie, ma vengono trattati pre­valentemente problemi sociali e profani. In molte parrocchie non c'è più vita cristiana.

C'è una falsa interpretazione delle parole di Gesù e quan­do si parla di Lui, prevale l'aspetto naturalistico e permissi­vo. Non lo dicono chiaramente, i discorsi lasciano intendere che oggi Gesù permette tutto, anche i peccati più gravi. Mol­ti Sacerdoti presentano questa teoria, falsa e modernista.

Così la Madonna è apparsa nella parrocchia di San Gia­como a Medjugorje per rimediare al silenzio che c'è in molte parrocchie, per parlare al posto di chi dovrebbe parlare ma rimane muto e lascia libero il lupo di divorare le pecorelle del suo gregge. Molte parrocchie non hanno Gesù come Dio.

Ecco perché la Madonna sceglie una parrocchia per ri­cordare la santità di questo luogo, che è la Casa del Signore e deve essere considerata come un luogo sacro e di preghie­ra. E se è sacro, vi deve regnare lo Spirito Santo, si deve vi­vere e credere come vuole Gesù nel Vangelo, tutto deve ruo­tare attorno all'Eucaristia.

Gesù Eucaristia deve essere al centro della vita parroc­chiale, con la sua adorazione giornaliera, con la sua imita­zione, con la confidenza totale per vivere abbandonati alla sua volontà.

Solo dinanzi a Gesù Eucaristia scopriamo la volontà del Signore su di noi, Egli ci fa capire chiaramente le sue scelte che spesso sono contrarie ai nostri piani molto umani.

La Volontà di Dio ci porta a vivere sobriamente, con le cose necessarie, senza ricercare il di più. Anzi, bisogna ado­perarsi per favorire l'apostolato, bisogna diffondere i buoni libri spirituali. A cosa serve lasciare molti soldi in deposito se poi non si porterà nulla nell'aldilà?

Noi siamo attaccati alle cose materiali, ed anche se San Paolo ci dice di "cercare le cose di lassù, pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra" (Col 3,1-2), è impossibi­le staccarsi dalle cose materiali senza la Grazia di Dio. Quindi, senza la conversione del cuore. La Madonna ha molto insistito sulla necessità e l'urgenza della conversione.

Verrà il giorno in cui ci si staccherà da tutto, perché Dio avrà staccato la spina della vita... E tutto ciò che si era accu­mulato dove andrà a finire? Di certo, nessuno si porterà nulla nell'aldilà. Soltanto alcuni abiti. Dopo non ci sarà più tempo di chiedersi quale era la volontà di Dio, perché il tempo per decidersi sarà finito. Interroghiamoci cosa ci chiede adesso il Signore Gesù. Cosa ci dice attraverso la sua amabile e dol­cissima Madre. Gesù ci invita ad abbandonare tutto ciò che ci impedisce la vera conversione del cuore. Di togliere l'af­fetto sulle cose materiali, distaccarci con il cuore da ogni forma di egoismo, ricchezza e potere.

Dobbiamo accontentarci delle cose necessarie, il di più bisogna donarlo ai poveri. Non dobbiamo vivere per accu­mulare beni materiali, perché dopo non serviranno più.