Le apparizioni di Medjugorje - Giorno 15
Quarto giorno (sabato 27 giugno 1981)

Janko:Vicka, ecco, siamo
arrivati al quarto giorno. Forse esso è stato un po' più
facile.
Vicka:Macché più facile!
Tutto al contrario.
Janko: Come mai?
Vicka:Quel
giorno ci hanno chiamati e ci hanno portati alla stazione di polizia,
a Citluk (distante 5 chilometri).
Janko: Perché?
Vicka:Lo sai il perché. Non certo per pregare con
noi. Ma io adesso non parlerei di questo.
Janko: Va bene,
sono d'accordo. Ma poi vi hanno riportato tranquillamente a
casa?
Vicka:Sì, ma soltanto quando siamo fuggiti da
soli.
Janko:- Che cosa stai dicendo ora?
Vicka:Dall'ufficio di polizia ci hanno portato dai medici,
per una certa visita. Come se noi fossimo dei malati o dei drogati o
che so io. Chissà che cosa hanno inventato.
Janko:Ma
davvero vi hanno sottoposto ad una visita medica?
Vicka:Eh,
padre mio, sì e no. Loro sapevano che siamo più sani di
loro, ma hanno ugualmente voluto farci una specie di visita.
Janko:Chi vi ha visitato?
Vicka:Un certo
medico. Non l'avevo mai visto prima, e se Dio vuole non lo vedrò
mai più [Ante Vujevic].
Janko:Mi meraviglio che voi
ragazze non vi abbia visitato una dottoressa, se c'era lì.
Vicka:Una in realtà era stata invitata a farlo; ma
essa, saggiamente, non ha voluto accettare.
Janko:Bene! Ma
dimmi, per esempio, in che modo si è svolta la tua visita.
Vicka:Prima di tutti, ed è stata la cosa peggiore,
hanno introdotto Ivan. Erano già passate le quattro del
pomeriggio. Lui, poveretto, ragazzo buono e timido com'è, si è
lasciato maltrattare per più d'un'ora.
Janko:Che
cosa gli avrà chiesto il medico?
Vicka:Non saprei.
Il medico parlava, parlava; Ivan invece taceva. Allora sono entrata
io.
Janko:Probabilmente ti hanno chiamato.
Vicka:Macché!
Sono semplicemente entrata e ho detto: «Avete finito una buona
volta?». Loro avevano chiamato Mirjana; invece sono entrata io.
Janko:E il medico?
Vicka:M'ha detto che non
toccava a me, ma ha aggiunto che mi sedessi. Io gli ho risposto:
«Grazie a Dio, io sono sana e giovane. Posso stare in
piedi».
Janko:E così è iniziata la
visita?
Vicka:Macché visita! Gli ho detto: «Quando
avrò bisogno di una visita verrò da sola. Piuttosto, la
volete finire?».
Janko:E lui?
Vicka:Lui si
è un po' confuso e poi mi ha detto: «Su, stendi le
braccia». Io ho steso le braccia e gli ho detto: «Ecco:
due mani e su di esse dieci dita. Se non ci credi, contale».
Subito dopo sono uscita.
Janko:E poi?
Vicka:Erano
quasi le sei. E pensare dove eravamo noi e dove invece ci aspettava
la Madonna! Abbiamo preso un taxi e via a casa. Io ho detto: «Salite
e andiamo». E così abbiamo fatto. Solo Ivan si è
fermato con un suo cugino.
Janko:Allora, siete andati a
Podbrdo?
Vicka:Certo. A casa abbiamo bevuto un po' d'acqua
e subito via.
Janko:Non avete esitato, dopo tutto quello
che vi era successo?
Vicka:Non avremmo esitato neppure se
ci avessero aspettato con i fucili puntati! Eppure qualcosa ci
turbava.
Janko:Che cosa? Forse la stanchezza? O
qualcos'altro?
Vicka:Niente affatto. Piuttosto non
sapevamo dove andare esattamente e cosa
fare.
Janko:Perché?
Vicka:Perché
non sapevamo dove sarebbe venuta la Madonna. Sai com'è
successo il terzo giorno. Perciò Maria e Jakov sono rimasti
giù, vicino alla strada, per stare attenti dove lei sarebbe
apparsa. E noi siamo andate più in su (il terzo giorno era
apparsa altrove).
Janko:E’ stata una scelta
intelligente.
Vicka:C'eravamo messi d'accordo: chi la vede
per prima, farà un qualche segnale agli altri.
Janko:Per
quanto ne so io, Maria, che era con Jakov, ha visto per prima la luce
ed è corsa su, veloce come il vento. Quelli che erano con lei,
dato che c'erano anche due frati, corsero dietro a lei. Ma loro si
trovavano ancora a metà strada quando Maria era già sul
luogo dell'apparizione. E voi come avete saputo dove si trovava la
Madonna?
Vicka:Anche noi abbiamo visto la luce e siamo
corse. Solo che noi eravamo più vicine.
Janko:Dove,
con esattezza, la Madonna è apparsa in quel giorno?
Vicka:Non
nello stesso posto del primo e del secondo giorno, ma un pò a
sinistra e più in alto.
Janko:Eravate contenti, dopo
tante sofferenze, d'esservi incontrati con la Madonna?
Vicka:Certo
che lo eravamo! Ma c'era tanta gente. Tutti volevano essere più
vicini alla Madonna e a noi. Ci mancava poco che ci schiacciassero. I
nostri uomini ci proteggevano, ma sai com'è quando si muove
una folla: non è facile fermarla.
Janko:Cosa faceva
la Madonna?
Vicka:Per lei era facile. Guardava la gente,
sorrideva. Si volgeva anche in alto, verso Krizevac, e in basso verso
la pianura.
Janko:Quale pianura?
Vicka:Beh, le
nostre proprietà, che noi chiamiamo pianura.
Janko:Qualcuno
ha riferito che in quell'occasione la folla calpestava pure la
Madonna...
Vicka:No, non è vero. Chi può
calpestare la Madonna? Piuttosto hanno calpestato il suo abito o più
precisamente il suo velo.
Janko:E che fece lei? Si è
inquietata?
Vicka:Macché, padre! la Madonna non si
sa inquietare; lei non è come noi. Beata lei! La gente si
accalcava tutta vicino a noi, sapendo che la Madonna era lì
dove eravamo noi. Si affollava e così calpestava anche il suo
velo.
Janko:E lei che ha fatto?
Vicka:Pareva che
scomparisse per qualche momento e poi riappariva
Janko:Va
bene. Ma a cosa serve un velo così lungo?
Vicka:Non
saprei. Non spetta a me chiederle una cosa del genere.
Janko:Neppure
a me, ma mi è venuto spontaneo chiederlo.
Vicka:Ah,
ah, ah [ride di gusto]. Non è proprio così, tu volevi
sapere qualcosa.
Janko:No, non volevo niente. Volevo solo
scherzare su come anche alla Madonna piacciono i vestiti lunghi; si
vede che anche lei è una donna...
Vicka:Certo che è
una donna. Ma tu volevi dire qualcosa.
Janko:Veramente no;
solo che lei è una donna con la D maiuscola!
Vicka:Va
bene, per questa volta ti sei salvato.
Janko:Sì,
Vicka. Possiamo continuare?
Vicka:Si che lo possiamo.
Vediamo cosa vuoi.
Janko:Mi hai raccontato, e io l'ho letto
pure da qualche parte, che in quel giorno la Madonna vi è
apparsa più volte.
Vicka:Tre volte.
Janko:Come
mai?
Vicka:Non lo so; chiedilo a lei. La gente ci ha
disturbato molto.
Janko: Quel giorno la Madonna vi ha
detto qualcosa?
Vicka:Sì, qualcosa sì.
Quello che le abbiamo domandato.
Janko:Che cosa le avete
chiesto?
Vicka:Tante cose.
Janko:Dimmene
qualcuna.
Vicka:Prima di tutto il piccolo Jakov le ha
domandato qualcosa sui frati. Le ha chiesto: «Madonna mia, che
cosa desideri dai nostri frati?».
Janko:Sicuramente
uno dei frati glielo ha suggerito.
Vicka:Sì, di
sicuro.
Janko:E la Madonna gli ha risposto?
Vicka:Certo
che sì. Ha detto: «I frati debbono credere fermamente e
custodire la fede».
Janko: Qualcun altro ha chiesto
qualche altra cosa?
Vicka:Sì. Jakov e Mirjana hanno
domandato alla Madonna di lasciarci un segno, perché si cessi
di sparlare di noi: che siamo bugiardi, drogati, ecc.
Janko:E
cos'ha risposto la Madonna?
Vicka:Ha detto: «Angeli
miei, c'è sempre stata l'ingiustizia. Voi non dovete aver
paura». Ha risposto così.
Janko:Voi altri
sentivate quello che Mirjana e Jakov domandavano?
Vicka:Come
no! Sentivamo sia loro sia la Madonna.
Janko:E la gente lì
intorno?
Vicka:Loro non sentivano la Madonna. Dopo glielo
abbiamo riferito noi.
Janko:Quanto tempo è durata
questa apparizione?
Vicka:Chi ha pensato a questo? E stata
abbastanza lunga.
Janko:Forse fino a che la Madonna non si
è stancata.
Vicka:Noi proprio non ci siamo
stancati. Quando tu guardi la Madonna, non senti nessuna
fatica.
Janko:Però lei è andata via.
Vicka:Sì, ma partendo non ci ha salutato.
Janko:Va
bene, ma non mi sembra una cosa tanto importante.
Vicka:Forse
no, ma per noi si (vuol dire che ritorna).
Janko:Siete poi
andati a casa?
Vicka:Di certo; altrimenti dove andavamo?
Janko:Le avete almeno domandato se ritornerà?
Vicka:Sì; e lei con la testa ha fatto segno che
sarebbe ritornata.
Janko:Ma non vi ha detto
niente?
Vicka:No, solo così.
Janko:Va
bene, Vicka. Da quello che mi ricordo, Ivan quel giorno non era
presente durante l'apparizione.
Vicka:No.
Janko:
Perché?
Vicka:Te l'ho detto. Lui è rimasto a
Citluk con un cugino, mentre noi invece siamo ritornati a casa.
Quando anche lui è rientrato a casa, ha raccontato ai genitori
tutto quello che gli è successo. Loro gli hanno raccomandato
di non andare a Podbrdo, perché era stanco ed era già
tardi.
Janko:Dunque, per quel giorno lui non si è
incontrato con la Madonna?
Vicka:Come no! Lui è
uscito di casa, sulla collina; si è inginocchiato e si è
messo a pregare. E lì gli è apparsa la
Madonna
Janko:Gli ha detto qualcosa? Lo ha rimproverato
perché non è andato su con voi?
Vicka:Macché!
Nessuno di voi può immaginare quanto è buona la Madonna
e come ci comprende. Gli ha detto di essere sereno e coraggioso. Lo
ha salutato ed è partita. Che volevi che facesse quel ragazzo?
Non ha nessuna colpa.
Janko:Va bene. E voi a quell'ora
tornavate a casa?
Vicka:All'incirca. Ma per la strada ci è
apparsa di nuovo la Madonna e ci ha salutato.
Janko:Cosa
vi ha detto?
Vicka:Ci ha detto: «Addio, angeli miei.
Andate nella pace di Dio». Poi è sparita e noi siamo
tornati lentamente a casa. Faceva un caldo terribile. La gente
gridava, correva giù per la collina; perché lì
non c'è nessuna strada.
Janko:Così
finalmente siete arrivati a casa.
Janko: E il vostro umore
com'era?
Vicka:Buono, ottimo!