Sotto il Tuo Manto

Giovedi, 18 settembre 2025 - Santa Sofia (Letture di oggi)

L'uomo non riesce a comprendere che il mondo migliore per presentarsi davanti a Dio è quello di avere le mani vuote. Infatti, questo è il paradosso del Natale: non si tratta di dare ma di ricevere. Una storia narra che, nella notte di Natale, i pastori accorrevano alla grotta portando i doni a Gesù Bambino. E mentre tutti si prodigavano con generosità , stava là  un pastore che non portava nulla. Era troppo povero. Stava lì in disparte, si vergognava. A un certo punto Giuseppe e Maria si trovarono in difficoltà  a ricevere tutti quelli regali. Soprattutto Maria che doveva reggere il Bambino. Allora vedendo quel pastore con le mani vuote, gli chiese di avvicinarsi... e gli mise Gesù tra le mani. Il pastore, accogliendo il divino Bambino, si rese subito conto di aver ricevuto un dono immenso. Si senti amato e grato per il dono immeritato. E cominciò a mostrare agli altri Gesù. Se le tue mani sono vuote, questo Natale è per te. Accoglilo con l'amore e la Sua luce brillera' nel tuo cuore. (Don Nikola Vucic)

Meditazioni alla Vergine Addolorata di San Bonaventura - Giorno 5

Giovedì



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Per la grave angustia e tormento, che afflisse il vostro spirito, o Vergine Santissima, quando presso la croce, contemplavate il benedetto vostro Figliuolo, che in mezzo agli acerbissimi suoi dolori emetteva quel­l'alto e prodigioso suo grido, voi raccoman­dava diletta sua Madre al discepolo Giovanni, e consegnava nelle mani del Padre il suo santissimo Spirito; soccorreteci, ve ne preghiamo, nell'ora estrema del viver nostro, e specialmente allora, quando la nostra lingua divenuta ormai stupida e priva di moto, impotente sarà ad invocarvi; quan­do i nostri occhi offuscati più non vedranno la luce del giorno e le orecchie divenute sorde saranno chiuse per sempre ai discorsi del mondo, e quando infine mancherà del tutto il vigore die nostri sensi, ricordatevi allora, o pietosissima Signora nostra, delle umili suppliche, che alle orecchie di vostra pietà e clemenza noi indirizziamo, e accorre­te in nostro aiuto, in quell'ora orribile di estrema nostra necessità. Voi raccomandate al dilettissimo vostro Figliuolo il nostro spiri­to; affinchè per la vostra potente mediazione possiamo essere da Lui sottratti ai tormenti, e sgombri da ogni spavento giungiamo sicu­ri al bramato riposo della Patria Celeste. Per grazia dello stesso Signor nostro Gesù Cristo, Vostro Figliuolo, il quale Padre e con lo Spirito Santo vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Così sia.

GIACULATORIA: Deh! sia per noi la morte, o Madre pia, dolce riposo e pace. Così sia.