Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 5 settembre 2025 - Santa Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu) (Letture di oggi)

Vi scongiuro, per la mansuetudine di Gesù e per le viscere di misericordia del Padre celeste, di non raffreddarvi mai nella via del bene. Correte sempre e non vogliate mai fermarvi, sapendo che in questa strada lo star fermo equivale al ritorno sui propri passi. (San Pio da Pietrelcina)

Meditazioni sulla Madre di Dio di Don Giuseppe Tomaselli - Giorno 1

Primo giorno - MARIA É MADRE



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Ave Maria.

Invocazione. - Maria, Madre di mi­sericordia, pregate per noi!

La Chiesa, invitando a salutare la Ma­donna, dopo l'invocazione « Salve Re­gina! » aggiunge « Madre di misericor­dia! »

Non c'è sulla terra un nome più dol­ce di quello di madre, espressione di bontà, di tenerezza e di conforto. Alle madri terrene Iddio Creatore dà un cuo­re grande, atto ad amare ed a sacrifi­carsi per i figli.

La Vergine Santissima è la Madre per eccellenza; la profondità del suo Cuore non si può scandagliare, poiché Iddio la dotò di doni eccezionali, dovendo essere la Madre del Verbo Incarnato ed anche di tutti i redenti.

Nell'atto in cui stava per compiersi la Redenzione. Gesù morendo mirò l'u­manità bisognosa ed amandola sino al­l'estremo limite, le lasciò quanto aveva di più caro sulla terra, la propria Madre: « Ecco tua Madre! » E rivolto a Maria, esclamò: « Donna, ecco tuo figlio! ».

Con queste parole divine la Madonna fu costituita Madre comune, Madre adot­tiva dei redenti, titolo che meritò con i materni dolori, patiti ai piedi della Croce.

L'Apostolo prediletto, San Giovanni, tenne la Santa Vergine a casa sua come una Madre; tale la considerarono gli A­postoli ed i primitivi Cristiani e tale la invocano e l'amano le innumerevoli schiere dei suoi figli devoti.

La Madonna, stando in Cielo presso il trono dell'Altissimo, esercita di conti­nuo e mirabilmente il compito di Madre, memore di ciascuno dei suoi figli, che sono frutto del Sangue del suo Gesù e dei suoi dolori.

La madre ama e per conseguenza se­gue i figliuoli, ne comprende e ne intui­sce i bisogni, ha viscere di compatimen­to, prende viva parte alle loro pene ed alle loro gioie ed è tutta per ognuno di essi.

La Santissima Vergine ama di amore soprannaturale tutte le creature e spe­cialmente quelle rigenerate alla grazia con il Battesimo; le attende con ansia nella gloria eterna.

Ma sapendo che in questa valle di la­crime sono in pericolo di perdersi, implo­ra da Gesù grazia e misericordia, affinché non cadano in peccato o subito si rialzino dopo la colpa, affinché abbiano la forza di sopportare i travagli della vita terrena ed abbiano il necessario anche per il corpo.

La Madonna è Madre, ma più che tutto è Madre di misericordia. Ricorria­mo a lei in ogni nostra necessità, spirituale e temporale; invochiamola con fi­ducia, mettiamoci nelle sue mani con se­renità e riposiamo sotto il suo manto con sicurezza, come dolcemente riposa il bim­bo tra le braccia della mamma.

Esempio
Un giorno si presentò a D. Bosco un medico valente, ma incredulo, e gli dis­se: La gente dice che lei guarisce da ogni malattia.

- Io? No!

- Eppure me l'hanno assicurato, ci­tandomi anche il nome delle persone ed il genere delle malattie.

- Lei s'inganna! Si presentano a me tanti per avere grazie e guarigioni; ma io raccomando di pregare la Madonna e di fare, qualche promessa. Le grazie si ottengono per intercessione di Maria, che è Madre amorosa.

- Ebbene, guarisca anche me e cre­derò anch'io ai miracoli.

- Da quale malattia lei è travagliato? -

Dal male caduco; sono epilettico. Gli assalti del male sono frequenti e non posso uscire senza essere accompagnato. Le cure valgono a nulla.

- Allora - soggiunse Don Bosco - faccia anche lei come gli altri. Si metta in ginocchio, reciti con me alcune pre­ghiere, si disponga a purificare l'anima con la Confessione e la Comunione e vedrà che la Madonna la consolerà.

- Mi comandi altro, perché quello che mi dice non posso farlo.

- Perché?

- Perché . sarebbe per me un'ipocri­sia. Io non credo né a Dio, né alla Ma­donna, né a preghiere, né a miracoli. - Don Bosco rimase costernato. Pure tan­to fece che indusse il miscredente ad in­ginocchiarsi e a segnarsi con la Croce. Alzandosi, il medico disse: Mi meravi­glio di saper fare ancora il segno di Croce, che da quarant'anni non faccio più. -

Il peccatore cominciò a ricevere la luce della grazia, promise di confessarsi e, dopo non molto, mantenne la promes­sa. Appena assolto dai peccati, si senti guarito; da allora in poi cessarono gli attacchi dell'epilessia. Riconoscente e commosso si recò alla Chiesa di Maria Ausiliatrice, a Torino, e qui volle co­municarsi, manifestando la sua soddi­sfazione per avere ottenuto dalla Ma­donna la salute dell'anima e del corpo.

Fioretto.
- Perdonare di cuore colo­ro che ci hanno offeso.

Giaculatoria.
- Signore, perdonate i miei peccati, come io perdono chi mi ha offeso!