Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 19 settembre 2025 - Nostra Signora di La Salette (Letture di oggi)

Ogni volta che vedi una persona sulla sedia a rotelle o un cieco, un sordomuto o una persona storpia che si trascina per strada, pensi a come sarebbe felice se avesse ciò di cui è priva. A te quelle cose non mancano, eppure non sei felice. Allora quando ti alzi al mattino, renditi immediatamente conto di come sei fortunato: hai le gambe, le mani, la bocca, gli occhi... Prova ad immaginare che un giorno al tuo risveglio, non sei più in grado di vedere né di ascoltare né di muoverti. Invece, ogni volta ti alzi in perfetto stato e non ne sei consapevole né grato. Possiedi grandi tesori, ma siccome ti manca qualche soldo in più, qualche comodità  in più, te ne stai lì a mugugnare. Allora, impara a ringraziare il Signore per tante belle cose e ti sentirai pervaso da un senso di sottile beatitudine. (Don Nikola Vucic)

Madre Teresa di Calcutta - Giorno 19

Nonostante la nostra nullità



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Penso che Dio voglia dimostrare la sua grandezza servendosi della nullità. Nonostante tutti i nostri di­fetti, Dio è innamorato di noi e continua a servirsi di voi e di me per accendere la luce dell'amore e della compassione nel mondo.

Ogni volta che Gesù ha voluto dimostrare il suo amore per noi è stato rifiutato dagli uomini. Quan­do stava per nascere, i suoi genitori chiesero un sem­plice giaciglio e non lo ebbero perché erano poveri. L'albergatore gettò uno sguardo al vestito di Giusep­pe, il falegname, pensò che non sarebbe stato in gra­do di pagare e lo rifiutò. Ma la madre terra aprì la sua grotta e accolse il Figlio di Dio.

Nell'imminenza della passione e risurrezione, Gesù venne rifiutato dal suo popolo. Non vollero saperne di lui; gli preferirono Cesare. Non vollero saperne di lui; gli preferirono Barabba. Infine, sembrò che il suo stesso Padre non volesse saperne di lui, dato che era ricoperto dei nostri peccati. Nella sua solitudine, Gesù gridò:

«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».

Per Dio non esiste il passato; tutto è presente. Per cui anche oggi nel mondo Gesù è coperto dei nostri peccati e si presenta nascosto sotto le sembianze della mia sorella, del mio fratello. Sono disposto ad ac­coglierlo?

Nella nostra vita, Gesù viene come pane di vita per essere mangiato, per essere consumato da noi. E questo il suo modo di amarci. Gesù viene nella no­stra vita come l'affamato, come l'altro, sperando di essere sfamato con il pane della nostra vita, di essere amato dal nostro cuore, di essere servito dalle nostre mani.

Così facendo, dimostriamo di essere stati creati a im­magine e somiglianza di Dio, dato che Dio è amore e che quando amiamo siamo come Dio. E quanto Ge­sù intendeva dire quando disse: «Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».