Sotto il Tuo Manto

Giovedi, 18 settembre 2025 - Santa Sofia (Letture di oggi)

Inizia la Settimana Santa. Entriamo nel Mistero della Passione del Signore. Non si può rimanere insensibili davanti alla sofferenza di Gesù. Ognuno di noi è implicato nella Sua agonia. Tanto più comprendi questa sofferenza quando, nell'ora della prova, desideri anche tu una presenza amica. Tocca a te scegliere in che veste entrare nella Passione: nella veste di Cireneo che si affianca a Gesù per portare con Lui la croce, o nella veste di Veronica che Gli asciuga il volto, o del centurione che si batte il petto o di Maria che sta attonita sotto la Croce. Oppure vorresti entrare nella Passione in veste di Giuda che tradisce, di Pilato che si lava le mani o di tutti coloro che osservano da lontano? Ma no! Tu seguirai Gesù da vicino. Lo seguirai con attonito stupore, con amore e dolorosa partecipazione fino alla Risurrezione. (Don Nikola Vucic)

Madre Teresa di Calcutta - Giorno 18

L'amore per Dio e per il prossimo



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Gesù ha detto: «Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato». Queste sue parole non dovrebbero esse­re solo una luce per noi, ma una vera fiamma che consuma l'egoismo che ci impedisce di crescere in santità. Gesù ci ha amato fino alla fine, fino all'estre­mo dell'amore, fino alla croce. Questo amore deve procedere dall'interno, dalla nostra unione con Cri­sto. Deve essere la sovrabbondanza del nostro amo­re per Dio. Amare deve essere per noi così naturale come vivere e respirare, giorno dopo giorno, fino alla morte. Teresa del Bambin Gesù ha detto: «Quando agisco e penso con carità, sento che è Gesù che ope­ra in me». Per capire e praticare tutto questo abbia­mo bisogno di molta preghiera, di una preghiera che ci unisce a Dio e che ci spinge continuamente verso li altri. Le nostre opere di carità non sono null'altro che il riversarsi all'esterno dell'amore di Dio che c'è dentro di noi. Per questo, chi più è unito a Dio più ama il suo prossimo.

Trasformate il vostro lavoro in preghiera, facendolo con Gesù, per Gesù e a Gesù.

Chiediamoci:

Prego?

Come prego?

Quanto prego?

Sento il bisogno di pregare? Mi sforzo di pregare bene?

Quando non riesco a pregare, cerco di aiutarmi con un libro? Cerco di pregare più a lungo e più spesso quando faccio fatica a pregare? In quei momenti cer­co di pregare con più fedeltà?

Se fate fatica a pregare, continuate a supplicarlo:

«Gesù, vieni nel mio cuore, prega in me e con me, in modo che possa imparare da te a pregare». Pre­gando di più, pregherete meglio. Quando pregate, aiutatevi con tutti i vostri sensi. In realtà, non esiste che una sola preghiera vera, sostanziale: Cristo stes­so. Esiste una sola voce capace di innalzarci sulla fac­cia della terra: la voce di Cristo. La sua voce unisce e collega in sé tutte le voci che salgono dagli uomini in preghiera.

Spesso le nostre preghiere non sono efficaci, perché non fissiamo la nostra mente e il nostro cuore in Cri­sto. E solo attraverso di lui che le nostre preghiere pos­sono salire fino a Dio. Spesso la preghiera più intensa

può essere un semplice profondo fervente sguardo a Gesù. La preghiera più perfetta è quella del contadino di Ars: «Io guardo lui e lui guarda me».